Pochi eventi, più della Seconda Guerra Mondiale, hanno saputo ispirare, con giochi più o meno riusciti, i programmatori delle varie software House. Call Of Duty ed il suo avversario più famoso, Medal Of Honor, hanno fatto della WWII il loro cavallo di battaglia, con titoli che, a prescindere dai gusti personali, hanno segnato in maniera indelebile la storia del ludo.
Oggi, City Interactive sforna per noi un nuovo sparatutto in prima persona, ambientato…rullo di tamburi…nel periodo cruciale della Seconda Guerra Mondiale, nei panni di…altro rullo di tamburi…un prode partigiano (più o meno) che opera dietro le linee nemiche. Ma vediamo, più nel dettaglio, cosa aspettarci dall’ultima fatica della C.I.
Il gioco oggi sotto esame si presenta in una lussuosa scatola cartonata, all’interno della quale troviamo il manuale in Italiano (due pagine), ed il CD-Rom (si,avete letto bene:il Cd-Rom) di installazione. Il processo di setup, invero stranamente lungo, ci catapulterà al classico menù iniziale, dove settare i consueti parametri audio, video, comandi et similia.
Ci troviamo nell’anno del signore 1943, in un giorno imprecisato di Settembre. Le armate del Terzo Reich occupano quasi per intero il territorio Europeo; le terre conquistate dai Tedeschi vanno da Brest a Stalingrado. Molti gruppi di resistenza locale operano sotto il naso dei conquistatori, adottando la tattica del “colpisci e fuggi”, unica via d’uscita di fronte alla schiacciante superiorità numerica e tecnologica degli invasori.
In questo clima, il governo britannico ha deciso di inviare uno dei suoi gruppi scelti nell’Europa Centrale. Ucraina, Lituania e Polonia sono i paesi dove il movimento della resistenza vive i suoi momenti di maggior gloria; la task force degli Inglesi opera con i cittadini decisi a rivoltarsi contro i Tedeschi, insegnando loro le più sofisticate tecniche di guerriglia, nonché i migliori e più efficaci metodi per svolgere azioni di sabotaggio e distruzione. Fra queste, le più comuni, trattano di come distruggere ponti o assaltare convogli di rifornimento blindati per ottenere armi e munizioni…oltre all’assalto di alcune banche, nonché la distruzione di una base dove vengono prodotti i missili V2!
In buona sostanza, questo è davvero tutto, per la parte narrativa/gameplay del gioco prodotto da City Interactive, e venduto nei negozi a prezzo budget.
Siamo di fronte ad un classico FPS (First Person Shooter, sparatutto in prima persona), che segue tutti i dettami dal filone: gli otto livelli della campagna in singolo (non c’e’ alcuna opzione multigiocatore), ci vedranno impegnati a ripulire dal nostro monitor tutto quello che si muove, compagni esclusi, naturalmente. Purtroppo, però, B:FoR non vince e non convince sotto nessun aspetto, a cominciare dal comparto video. Il famoso – ormai, famigerato – Chrome Engine non ha mai vantato una particolare leggerezza ed oggi, a fronte dello spettacolo che offre, si attesta inevitabilmente due o tre gradini sotto lo standard attuale. Anche spremendo al massimo le poche opzioni video disponibili, è davvero difficile trovare qualcosa per farsi piacere la sezione grafica. L’interazione con l’ambiente è pressoché assente, mentre mostruosi fenomeni di clipping (ovvero, di compenetrazione dei poligoni) ammorbano l’intera produzione. Il risultato è che i nostri avversari (contro i quali, non conta quale arma usiamo o dove li colpiamo : ci vuole quasi sempre lo stesso numero di colpi, a prescindere dalla distanza), tendono a sparire dal campo di gioco una volta morti, oppure vengono istantaneamente inglobati dal terreno o, ancora, si incastrano letteralmente negli ambienti di gioco, come si può vedere nelle foto sparse qui attorno. Chiude il circo video, la presenza di vari effetti di pop-up (ovvero, gli oggetti, come alberi, arbusti e nemici che compaiono man mano che proseguiamo) che lasciano una certa sensazione di amaro in bocca…
Il feeling con le armi è piuttosto basso, per quanto esse siano state riprodotte con una certa cura. Lo stesso non può dirsi per l’audio, sottotono sia nel doppiaggio, che nella musica, che nei sound-fx.
Purtroppo, il titolo della City Interactive, al di la del prezzo quasi budget, ha davvero poche frecce al suo arco; consigliato essenzialmente a chi vive di FPS a base di WWII.
A prescindere dalla distanza e dal punto di impatto, ci vorrà sempre lo stesso numero di colpi per uccidere un avversario
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Il fato vuole che i giocatori moderni si siano abituati malamente a certe cose : una splendida grafica, una discreta trama, buone musiche, tante armi. Purtroppo, il titolo patrocinato da City Interactive non offre praticamente nessuna di queste cose, riducendosi ad un gioco che, se fosse uscito qualche anno fa, avrebbe probabilmente – solo probabilmente – strappato una sufficienza ma che, al giorno d’oggi, risulta del tutto inadeguato agli standard attuali. Sconsigliato.



