Grande merito di ciò è da riscontrare nell'innovativa modalità di gioco “Conquest”, un azzeccato mix tra Team Play e Capture the Flag, in cui le due squadre di soldati (Asse e Alleati, naturalmente) possono dar luogo ad una sfida all'ultimo sangue per la conquista e la successiva difesa di particolari punti di controllo dislocati nelle posizioni critiche per la mappa (cioè quelle in cui, solitamente, il traffico dei giocatori è maggiore): mantenendo il possesso della maggioranza dei punti di controllo presenti, sarà possibile far diminuire il numero dei “tickets” della squadra avversaria; quando questo numero arriverà a zero la squadra verrà dichiarata sconfitta. Come potrete ben immaginare, questo meccanismo di gioco, unito alla miriade di giocatori che si possono trovare contemporaneamente sulla mappa, è subito diventato la caratteristica peculiare del prodotto della Digital Illusions e come era prevedibile non è stato assolutamente modificato in questa espansione.
La domanda fondamentale diventa dunque: “di cosa aveva bisogno Battlefield 1942?”
La risposta alla domanda precedente sarebbe potuta benissimo essere: “Nulla”, ma gli sviluppatori hanno voluto comunque aggiungere ulteriore varietà al gameplay del loro prodotto, oltre a mettere delle “toppe” ai problemini di natura tecnica che affliggevano soprattutto il sonoro del gioco originale. In Secret Weapons of WWII sono contenute, oltre all'ultima patch (versione 1.45) disponibile al momento del rilascio dell'espansione, 8 nuove mappe in cui confrontarsi e un discreto numero di nuovi mezzi e di nuove armi che, come suggerito dal titolo, erano in fase di sperimentazione nei laboratori segreti delle forze in campo nel periodo in cui è ambientato il gioco.
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