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Recensione Battlefield: 1942

Redazione Gamesurf Di Redazione Gamesurf(14 ottobre 2002)
E' infatti caldamente consigliato, soprattutto all'inizio della partita, cercarsi un mezzo di trasporto veloce per occupare nel minor tempo possibile le postazioni di controllo ancora neutrali, prima che esse cadano in mano al nemico. Inoltre, a causa della vastità delle mappe di gioco, pensate per ospitare fino a 64 giocatori contemporaneamente, molto spesso sarete costretti a compiere degli spostamenti a piedi per raggiungere la zona in cui si svolge l'azione partendo dal punto di inserimento.
Battlefield: 1942 - Immagine 12
La battaglia infuria sulla nostra destra.
Battlefield: 1942 - Immagine 13
Una vista dall'alto della via che il nemico ci sta contendendo.
Battlefield: 1942 - Immagine 14
Questa volta proviamo strisciando...
Descritta a grandi linee l'azione di gioco risulta facile descrivere come viene determinato l'andamento della campagna: a seconda dei punti rimasti quando l'avversario avrà raggiunto lo zero sarà possibile ottenere una vittoria, una vittoria importante o una vittoria totale (così come sconfitte degli stessi tipi se vincerà l'avversario) che influenzeranno proporzionalmente la campagna spostando l'inerzia della stessa (rappresentata da una barra gialla). Se subirete troppe sconfitte sarete impossibilitati ad avanzare con la missione successiva e sarete costretti a ripetere la missione appena giocata.
Una nota sull'intelligenza artificiale dei bot, che rappresenta una delle note liete del prodotto della Electronic Arts: naturalmente non si possono paragonare le decisioni prese dai bot a quelle delle controparti umane, ma ciononostante il buon lavoro compiuto dagli sviluppatori fa in modo che il gioco risulti godibile anche se giocato in solitario.

Pensate a come sarebbe stato deprimente trovarsi in mezzo ad una battaglia con 63 bot controllati dalla CPU, se essi avessero avuto la stessa idiozia che palesavano gli avversari in altri fps (uno per tutto Command & Conquer : Renegade): invece in Battlefield 1942, anche i bot rappresentano una sfida non indifferente e che, in ogni caso, mantiene sempre elevato il divertimento.
Le modalità di gioco multiplayer, sono invece, quelle classiche degli fps, a cui viene aggiunta la modalità Conquest su cui è impostato il single player: trovano posto infatti il Deathmatch, il Capture The Flag e la modalità cooperativa, modalità che si possono utilizzare anche in solitario utilizzando l'opzione Partita Rapida.
Battlefield: 1942 - Immagine 16
All'interno di un carro armato.
Battlefield: 1942 - Immagine 17
Vista dall'alto di Omaha Beach.
Battlefield: 1942 - Immagine 18
La campagna della Normandia rappresenta la via più corta verso Berlino.
REALIZZAZIONE TECNICA
Anche la realizzazione tecnica di Battlefield 1942, è all'altezza delle premesse che si erano palesate negli ultimi mesi di sviluppo: la parte grafica riesce a catturare perfettamente il periodo storico che si propone di ricostruire, con modelli ricchi di dettaglio e animati ottimamente. A completare il tutto ci sono le sterminate mappe di gioco, ambientate in locazioni variegate, dai deserti del Nord Africa alle colline della Normandia, alla città semidistrutta di Stalingrado, fino ad arrivare a Berlino; ognuna di queste ambientazioni è all'aperto e sebbene molto spesso non sia divertente doverle attraversare a piedi, la loro vastità dà modo al gioco di presentare una grande varietà di situazioni diverse. Nella norma gli “effetti speciali”: in un gioco ambientato nella Seconda Guerra Mondiale non era lecito attendersi esplosioni spettacolari o effetti di illuminazione particolari, anche in virtù del fatto che l'azione si svolge all'aperto.

Quali possono essere i difetti di Battlefield 1942? Innanzitutto per quanto possa essere bello, il motore grafico del gioco risulta essere oltremodo avido di risorse e, sul computer di prova, è risultato essere praticamente ingiocabile a causa dell'eccessiva scattosità alla risoluzione di 1024x768, comportandosi invece discretamente a 800x600 e girando fluidamente abbassando leggermente i dettagli.
L'aspetto sonoro del gioco è sufficientemente curato, sebbene gli effetti sonori non rappresentino il massimo come varietà, visto che si limitano praticamente al rumore delle armi e a qualche voce fuori campo; inoltre gli effetti hanno la tendenza a sparire per qualche secondo ogni tanto, facendovi vivere l'esperienza di attori di cinema muto. Nella norma anche le musiche, che sono limitate ai menù e che come sempre, rappresentano l'aspetto meno rilevante di un fps.
Battlefield: 1942 - Immagine 19
Il ponte è controllato dai tedeschi.
Battlefield: 1942 - Immagine 20
Un'altra vista dall'alto del paese e dei ponti per il controllo dei quali infuria la battaglia.
Battlefield: 1942 - Immagine 21
Finalmente i nostri compagni sono riusciti ad avanzare verso il checkpoint nemico.
12
8,5
Battlefield 1942 rappresenta una nuova voce nel settore dei first person shooter, che invece di sovrapporsi alle altre, completa il genere. A differenza dei titoli classici che hanno fatto la storia, da Doom in poi, il titolo della Electronic Arts, pone all'apice della piramide che caratterizza il gameplay la strategia e la cooperazione, relegando ad un ruolo di retroguardia l'azione forsennata che caratterizza la maggioranza dei suoi concorrenti.
Questo non vuol dire che Battlefield 1942 sia noioso anzi... semplicemente è un cambio di prospettiva che rappresenta un perfetto mix fra i tactical shooters (come Operation Flashpoint), in cui è necessario osservare prima di avanzare e cercare una copertura prima di sparare, e la velocità di un fps classico. In aggiunta a tutto ciò vengono offerti 35 veicoli diversi che è possibile comandare, un'ambientazione storica sempre affascinante, una buona realizzazione tecnica; l'unico prezzo da pagare (oltre a quello del gioco) è il dover disporre di un computer potente con un acceleratore grafico dell'ultima (o penultima) generazione.
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