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Recensione Batman Vengeance

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (21 dicembre 2001)
Dopo le storie di Frank Miller e i due film di Tim Burton, la serie animata di Batman ha contribuito a mantenere vivo l'interesse per il personaggio seguendo la scia delle iniziative precedenti e aggiungendo uno stile molto personale. Lo stile semplicistico e geometrico abbinato al mix tra architetture gotiche e atmosfera anni '40 hanno stregato, oltre ai fan del cavaliere oscuro, anche una nuova generazione di spettatori contribuendo a rendere duraturo il successo nel tempo dell'eroe della DC Comics. In precedenza lo sviluppo di titoli su licenza dedicati alla serie animata era toccato a Konami che con Batman & Robin sui 16bit aveva fatto faville. Il testimone passa ora a Ubi Soft che ha messo a punto una strategia multipiattaforma per il suo Batman: Vengeance
Batman Vengeance - Immagine 1
Un bel gancio mette KO qualunque avversario
Di fatto, la medesima storia era stata usata come spina dorsale di un gioco omonimo per Game Boy Advance anche se, per ovvi motivi, la versione per PlayStation 2 è completamente diversa dal punto di vista strutturale. La premessa narrativa vede il Joker e la sua spalla-amante Harley Quinn perseguitare una ragazza per ignoti motivi. Troverà sulla sua strada (casualmente?) Batman che si troverà nel bel mezzo di un intricato mistero, poiché dopo qualche breve indagine si rende conto che legalmente la persona che tanto interessa al Joker non esiste..
UNA STRUTTURA DI GIOCO COLLAUDATA
Dopo uno scattoso e non particolarmente convincente filmato introduttivo, inizia una parentesi giocabile necessariamente semplice che fa da anticamera allo svolgimento della storia. Mentre si prende il controllo di Batman con i titoli di testa che appaiono sullo schermo la cosa che viene in mente è "Spider-Man!". Non preoccupatevi, alla Ubi Soft non hanno sbagliato a disegnare lo sprite, ma si sono ispirati in maniera evidente al successo di Activision, sia per soluzioni in ambito visuale che per sistema di controllo. La visuale in terza persona ovviamente fa meno fatica a seguire il cavaliere oscuro, del resto si tratta di un personaggio dinamico, ma comunque dotato di una mobilità inferiore rispetto al ragnetto della Marvel. In buona sostanza ci troviamo di fronte ad un classico platform 3D le cui variazioni dipendono dallo sfruttamento delle potenzialità del protagonista. Oltre che difendersi con le arti marziali, Batman è in grado di usare il suo mantello per planare dopo un salto o, addirittura, per farsi scudo dei colpi dei nemici
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