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Recensione Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

Rare ritorna su Xbox 360: platform o racing?
Massimiliano Balistreri Di Massimiliano Balistreri(12 novembre 2008)
Presentato per la prima volta in occasione dell'evento Microsoft che venne dedicato ad Xbox 360 in quel di Barcellona nel 2006, il nuovo Banjo (per la precisione il terzo episodio della serie) vede oggi finalmente la luce, con buona pace di tutti coloro che l'hanno a lungo atteso.
Coloro, e immaginiamo siano tanti, che visto il nome che porta, ripensando agli antichi fasti su Nintendo 64, si aspettavano da Rare un nuovo grande platform potrebbero rimanere parzialmente delusi, visto che questo Nuts & Bolts non è un platform, o perlomeno non nella classica foggia in cui ce lo aspetteremmo.

Il titolo infatti, pur mantenendo stretti legami col passato, per quanto riguarda i personaggi, la storia e numerosi elementi di contorno, presenta innumerevoli contaminazioni da parte del genere racing game. Si, avete letto bene. Ci troviamo di fronte ad un mix più o meno riuscito, tra un platform e un gioco di auto (o per meglio dire mezzi di svariato genere), condito da ampie dosi di umorismo e stile tipico Rare.
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 1
La contaminazione paltform in alcuni frangenti è evidente
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 2
L'acqua è davvero ben realizzata
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 3
Verso l'infinito e oltre
Prima che i più integralisti tra i nostri lettori arriccino il naso e mettano Banjo sulla lista nera ci sembra corretto dire che seppur la scelta di Rare possa risultare più o meno condivisibile, occorre essere abbastanza onesti nell'ammettere che il risultato di quello che ci troviamo di fronte è abbastanza buono da meritare almeno una chance di essere apprezzato come si conviene.

Le vicende narrate sono ambientate in una sorta di curiosa città chiamata Shodown Town, che rappresenterà la vostra base di partenza per muovervi alla scoperta di tutto l'universo circostante. Il vostro scopo consisterà nel portare a termine con successo tutta una serie di sfide, per affrontare le quali avrete bisogno di innumerevoli veicoli più o meno assurdi e assolutamente personalizzabili, per mezzo uno strumento che vi permetterà di assemblarli combinando i vari elementi a mo di lego.

Al di là de leit motiv principale, ovvero le competizioni, tutto il gioco risulta un inno al collezionismo. Si parte con le note musicali, che sono una vera e propria forma di moneta corrente all'interno dei confini di Showdown City, per arrivare ai cosiddetti Jiggy, una sorta di grossi pezzi di puzzle, che risulteranno fondamentali per aprire le porte che vi condurranno a nuove zone da esplorare e sfide da raccogliere.
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 4
Alcuni effetti di luce sono davvero notevoli
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 5
Pronti all'avventura!
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 6
Lavorando con l'editor vengono fuori dei mezzi a dir poco assurdi
Se da una parte le note saranno importanti per acquisire nuove componenti per rendere i vostri veicoli adatti alle nuove sfide, il collezionare i Jiggy risulterà importante per fornire un indice al vostro progresso all'interno del gioco, nonché per scalare le classifiche delle leaderboard mondiali e spernacchiare i vostri amici, che vi guarderanno da dietro.

Addirittura il completamento delle sfide centrando l'obiettivo di determinati tempi vi porterà particolari trofei, i quali a loro volta potranno essere barattati con Jiggy: tutto questo per far capire quanto essi siano importanti nell'economia del gioco stesso. I migliori inoltre, precisamente quelli che detengono i primi 10 tempi sulle varie sfide, saranno premiati da Rare con la possibilità di uploadare i replay delle proprie performance, in modo che tutti gli altri possano ammirarne le capacità tecniche nonché l'efficacia e la fantasia mostrata nell'assemblare i veicoli usati nell'impresa.

A completare il quadro delle attività disponibili ci saranno delle particolari prove denominate Jinjo, le quali vi elargiranno apposite monete da spendere in negozio per acquistare oggetti speciali.
Gran parte del vostro tempo nel gioco lo trascorrerete nel Workshop, ovvero il garage nel quale lavorerete sulla costruzione e sul tuning dei mezzi con cui lanciarvi in imprese leggendarie. Oltre a vari pezzi e componenti sarà possibile acquistare anche i progetti, nonché trasformare in progetti i veicoli da voi precedentemente “truccati”.

Dal punto di vista grafico Nuts & Bolts è realizzato molto bene, in maniera assolutamente coerente con lo stile Rare, che gli utenti Xbox 360 sono abituati a conoscere, avendo avuto modo di avere a che fare con titoli come Kameo e Viva Pinata. Quindi tonalità di colore molto calde e sgargianti, strutture molto cartoon style e personaggi ben caratterizzati oltre che divertenti e talvolta sguaiati. Da registrare alcuni cali di framerate abbastanza fastidiosi e la telecamera, non sempre incline nel venirci incontro in modo da far osservare al meglio al giocatore i vari oggetti e le strade percorribili nel vasto mondo di gioco.

Il comparto audio risulta valido, con musichette sufficientemente orecchiabili ed effetti sonori cartooneschi apprezzabili, anche se alla lunga il modo di “parlare” dei protagonisti, che emettono curiosi versi al posto delle parole, potrebbe portare il giocatore alla noia. Il titolo presenta anche un solido supporto al multiplayer, con svariate modalità per ogni gusto. Se appena preso il gioco penserete però di catapultarvi subito online rischiereste di rimanere delusi, visto che senza aver racimolato un buon numero di progetti di veicoli adeguatamente performanti e con adeguati parti per i necessari upgrade difficilmente potreste risultare in qualche modo competitivi.
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 7
Ecco uno dei progetti che vi ritroverete tra le mani
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 8
Sorpasso sul filo di lana
Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts - Immagine 9
I protagonisti del gioco
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Banjo Kazooie: Nuts & Bolts rappresenta un discretamente riuscito esempio di ibrido tra platform e racing game, dove la seconda componente risulta decisamente preponderante rispetto alla prima. I puristi dei precedenti Banjo e amanti del gioco quando era un platform nel più classico senso del termine potrebbero rimanere delusi, anche se il titolo comunque riesce a dispensare divertimento e un giusto senso di sfida, impreziosito dalle fasi esplorative, che vi porteranno ad assecondare il bisogno di collezionismo più sfrenato che il gioco vi richiederà per essere svolto in tutta la sua completezza.
Un piacevole diversivo insomma, che forse rischia di passare un po' in sordina nel marasma di titoli di ottima qualità che stanno uscendo a frotte in questo periodo sulla console di casa Microsoft. Rimane la constatazione da parte nostra, in parte amara, che il genere platform game nudo e crudo, col quale noi giocatori più stagionati siamo cresciuti negli anni, stia inesorabilmente scomparendo. E sinceramente non è semplice farsene una ragione.
voto grafica8
voto sonoro7,5
voto gameplay8
voto durata8