In questi due giochi si partiva con macchine di scarso livello, quasi sempre di seconda mano, per partecipare alle gare più infime, accumulare gloria, denaro e premi e poi spendere i propri guadagni per acquistare pezzi di ricambio per la propria auto o anche nuove autovetture per arricchire il proprio garage. Ed in quei casi non soltanto le vittorie erano causa di soddisfazione, ma anche la propria assortita collezione di vetture, da portare in pista, coccolare nel garage e mostrare fieri agli amici. In AM purtroppo non esiste nessun tipo di gestione del denaro, dando la possibilità, fin dall'inizio, di un'ampia scelta per quanto riguarda le autovetture e della illimitata e indisciplinata opportunità di modificare a proprio piacimento uno qualsiasi dei nostri cari bolidi. Solo poche componenti particolari possono essere vinte con il proseguo del gioco. Componenti che peraltro vanno ad aggiungersi ad un contesto di gare non eccessivamente ostiche, anche ai livelli più elevati.
Ad ogni gara portata a termine con successo acquisiremo tonnellate di extra, la maggior parte dei quali però di scarsa influenza. Il grosso degli oggetti vinti (poster, soprammobili, ammennicoli) andrà ad arricchire l'aspetto del nostro garage, fattore che francamente lascia il tempo che trova. Inoltre tra i regali di fine gara troviamo adesivi con cui abbellire le nostre vetture, e raramente anche quegli ultimi, pochi pezzi, capaci di migliorare ulteriormente le prestazioni dei nostri bolidi. Il livello di difficoltà come già accennato in precedenza si attesta su livelli medio-bassi, tanto che, specie la prima quindicina di gare risulterà facile anche per chi non ha mai preso un pad in mano.
Ad arricchire un parco modalità che comprende anche gli ormai celebri arcade e time attack, troviamo anche la sfiziosa modalità VJ e theater, grazie alla quale è possibile gestire e personalizzare i replay delle nostre gare tagliandoli, gestendo le visuali e montandoli a nostro piacimento.
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Grafica in cel shading e un'enorme parco macchine da modificare e preparare a nostro piacimento: ecco i due pilastri di un gioco che a causa di errori, tanto superficiali quanto marchiani a livello di gameplay non riesce a brillare. L'assenza di una gestione manageriale è pesante e si fa sentire. Peccato.



