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Recensione Assassin's Creed III

Connor insorge in casa Nintendo
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(11 dicembre 2012)
Gli avversari godono di un certo grado di gioco di squadra: attaccano simultaneamente (ma sarete ancora in grado di contrastarli tutti col giusto tempismo) o sfruttando le aperture mentre siete impegnati a colpirne un altro. Spesso capita che due-tre avversari ingaggino la mischia mentre altri più numerosi prendono la mira col moschetto: in casi come questi, se non si riesce a raggiungere i fucilieri prima che aprano il fuoco, può sempre tornare utile afferrare un avversario e utilizzarlo come scudo umano. Storicamente, la diffusione delle armi da fuoco rese sconveniente l'utilizzo delle armature: per tutta la sua vicenda Connor, pur cambiando diversi abiti avrà sempre il medesimo indicatore delle vita, il quale però si rigenererà automaticamente in breve tempo se riuscirà ad evitare i conflitti.

Anche in ACIII, come in Brotherhood e Revelations, sarà possibile arruolare degli Allievi Assassini. Ce ne sono sei specifici, completi di nome, cognome e background: ciascuno di essi è legato a un settore di Boston e New York e per poterlo aggiungere alle proprie file è necessario completare tutte le quest “liberazione” (dai Templari) di quel settore. Ciascuno di questi adepti arriverà con un'abilità speciale che, una volta sbloccata, sarà resa disponibile a tutta la piccola armata: la prima è naturalmente l'omicidio, ma in seguito è possibile utilizzare i propri seguaci per agitare le folle, per cecchinare dai tetti, per “stuzzicare” le guardie e farsi inseguire, per piazzarsi in agguato nei vari nascondigli, fino a creare una finta scorta di soldati che vi permetta di infiltrarvi in zone sorvegliate sottoforma di falsi prigionieri.
Assassin's Creed III - Immagine 10
Le missioni dell'Aquila costituiscono fuor di dubbio l'innovazione più interessante dell'episodio
Assassin's Creed III - Immagine 11
La folla operosa di New York
Assassin's Creed III - Immagine 12
Utilizzando il dardo da caccia potrete letteralmente impiccare i nemici
Uno degli elementi che costituisce una novità assoluta per la serie è la possibilità di salpare a brodo della propria nave (battezzata Aquila) per svolgere delle missioni in mare aperto. Di base, il natante ha un ruolo limitato (eppure presente) nella storia, ma capitolo dopo capitolo saranno anche rese disponibili nuove rotte navali per i propri convogli commerciali, oltre a essere sbloccata una mini-trama legata all'influenza templare in mare. Superare queste missioni garantirà, tanto per cambiare, oggetti e denaro extra, oltre a ridurre il rischio che i propri convogli commerciali siano aggrediti dai pirati.

La resa grafica è notevole: il motore grafico Anvil Next offre una cura molto profonda soprattutto nella realizzazione dei modelli e dei visi, anche se tra i soldati è impossibile scorgere differenze all'interno della stessa tipologia e dello stesso schieramento (un granatiere Inglese sarà uguale a tutti gli altri granatieri Inglesi). Abbiamo menzionato i visi perché è possibile notare un particolare studio effettuato per renderli il più simile possibili non solo alla fisionomia dei soggetti, ma addirittura allo stile dei dipinti settecenteschi.

Il cavallo di battaglia dell'Anvil Next è però la gestione degli effetti climatici: ciclo giorno-notte, pioggia, nebbia e bufere di neve saranno inoltre capaci di alterare la percezione nostra e del nemico. A seconda del capitolo della storia, il mondo si ricoprirà di una fredda coltre, rendendo lenti e faticosi i movimenti, soprattutto tra le valli della Frontiera. Il tutto è reso ottimamente, garantendo un minimo di varietà alle numerose escursioni, e con un impatto complessivo forse addirittura migliore rispetto alle altre console HD, soprattutto in forza dei 1080p.
Assassin's Creed III - Immagine 13
L'arco è utilissimo in caccia, un po' meno nel combattimento tradizionale
Assassin's Creed III - Immagine 14
Un artwork di Connor che salta tra gli alberi
Assassin's Creed III - Immagine 15
La Frontiera è ricchissima di elementi
L'intero gioco è doppiato e sottotitolato in Italiano, con un risultato discreto sebbene non manchi qualche sbavatura; per chi preferisse è comunque possibile attivare i doppiaggi in altre lingue, tra cui l'originale Americano. La colonna sonora predilige l'utilizzo di temi d'epoca, e pertanto entrando in una taverna vi capiterà sovente di risentire determinati brani; a questi si aggiungono marce militari, qualche canto marinaresco e uno dei nativi americani, più le musiche tematiche dei vari capitoli di storia. In sostanza però la maggior parte del lavoro lo fanno i suoni ambientali, rendendo la colonna sonora non particolarmente spiccata.

Così come le controparti su console concorrenti, anche la versione Wii U di ACIII risulta un po' carente sotto il profilo dei tutorial, e per questo motivo la curva di apprendimento può risultare un po' ripida nonostante, di fatto, l'arsenale di Connor sia più limitato rispetto a quello di Ezio. Tanto ripida la curva di apprendimento quanto morbida quella della trama, purtroppo: Connor compare solo dalla Sequenza 4 e le cose decollano effettivamente solo nelle Sequenze 5-6, quando il mondo si apre all'esplorazione libera (o quasi) e si rendono disponibili le missioni secondarie che costituiscono la vera linfa del gioco (e per avere liberamente a disposizione New York dovrete attendere addirittura le Sequenze 8-9).

Il gioco celebra profondamente la Rivoluzione Americana, la quale è un argomento che occupa sicuramente un grande spazio nei libri di scuola Statunitensi ma che per il resto del mondo rimane un po' sconosciuta; per molti potrebbe addirittura risultare più interessante la vicenda di Desmond, la quale comunque a livello di gameplay, pur offrendo le sue missioni, rimane secondaria ed è “solo” l'epilogo di altri quattro giochi. In compenso, il prodotto è zeppo di attività collaterali: cacce al tesoro, forti da conquistare, caccia, commercio, pagine di almanacchi da cercare e armi speciali da fabbricare... tutti elementi che contribuiscono a prolungare le ore di gioco ancora e ancora: se volete correre dall'inizio alla fine delle dodici Sequenze di storia siete naturalmente liberi di farlo, ma con tutto rispetto per Connor, per la sua vicenda e per la Rivoluzione Americana, vi perdereste il meglio che il gioco ha da darvi...

AC3 è anche MultiPlayer, ma non è azzardato affermare che le due esperienze di gioco siano talmente distanti da costituire de-facto due giochi distinti - addirittura cambia l'interfaccia grafica dei menù. Il concetto di base del gioco consiste nell'individuare le prede da uccidere senza essere a propria volta individuati dagli inseguitori sulle nostre tracce; che poi questo concept si applichi al tutti contro tutti, che preveda l'utilizzo di un radar o della semplice capacità visiva, che venga sfruttato per il capture the flag o per il gioco a squadre, sono sofismi. Il contesto del gioco prevede l'uccisione sul singolo colpo e la possibilità di difendersi “stordendo” l'avversario che cerca di ucciderci.

Ovviamente, le mappe e i personaggi proposti sono ispirati alla nuova ambientazione coloniale ed il comparto di abilità speciali e di modalità è stato espanso dai capitoli precedenti: messi sotto stress, i server rispondono in maniera efficiente anche col massimo numero di giocatori in partita (8). Particolarmente interessante risulta la nuova modalità Branco: un gruppo composto da fino a quattro giocatori (ma disponibile anche in solitario) combatte contro il tempo per uccidere i bersagli, accumulando i punti necessari per avere ulteriore tempo; progredendo nelle “sequenze” vengono richieste uccisioni sempre più complesse, in una sorta di arcade-mode via via più impegnativo.

Concludendo, Assassins's Creed III si comporta su Wii U al pari delle versioni su altre piattaforme, con in più una resa grafica un filo più pulita e la possibilità di sfruttare il GamePad come interfaccia aggiuntiva o direttamente come schermo di gioco ed “in meno” la mancanza dei precedenti capitoli su un'unica piattaforma (problema in vero secondario). Veramente un ottimo titolo per inaugurare la nuova console Nintendo.
Assassin's Creed III - Immagine 13
L'arco è utilissimo in caccia, un po' meno nel combattimento tradizionale
Assassin's Creed III - Immagine 14
Un artwork di Connor che salta tra gli alberi
Assassin's Creed III - Immagine 15
La Frontiera è ricchissima di elementi
12
8,5
Assassin's Creed III conclude una saga, né più né meno. Lo fa con una ricostruzione storica ai livelli di quelle a cui ci hanno abituato i predecessori, con un sistema di gioco che ritocca ed evolve, senza snaturarlo, quello tradizionale, con un ambiente vasto e zeppi di occupazioni e sotto-giochi, tra cui le avventure in mare. Lo fa anche con un nuovo motore grafico, molto bello e che su Wii U rende anche meglio rispetto ad hardware più “vecchio”, e riproponendo il multiplayer, aggiunta “on the road” nel concept del gioco. Il risultato? Un capitolo che ha qualcosa di più e qualcosa di meno rispetto agli altri, un capitolo da giocare assolutamente se si sono amati gli altri e che conclude gli altri - anche se purtroppo questi non sono disponibili agli utenti Nintendo. Questo è Assassin's Creed III - se vi par poco...
voto grafica8,5
voto sonoro7
voto gameplay8,5
voto durata8