La prima l'avrete già notata probabilmente dalle immagini. Se il primo capitolo offriva una timida, ma comunque discreta, esperienza tridimensionale, qui tutto cambia. Non solo non si tratta di un gioco esplorativo come su ps3 e Xbox, non solo non è un action 3D come il primo capitolo su iPhone, qui ci troviamo fra le mani un platform bidimensionale che come metro di paragone più calzante ha i primi Prince of Persia. In quest'ottica anche i comandi sono stati semplificati. In luogo della croce direzionale è presente una barra a scorrimento da destra a sinistra che in definitiva viene utilizzata anche per gli spostamenti in verticale in quei pochi casi, le scalate, in cui questi passaggio di livello non avvengano con salti. Sulla destra sono disposti i pulsanti delle varie azioni. Correre, saltare, accucciarsi e combattere saranno tutte operazioni che potranno essere svolte facilmente e con immediatezza. Soprattutto la parte di combattimento è stata studiata con molta attenzione e consente di eseguire facilmente tutta una serie di movimenti e combo.
Se ad inizio partita vi sembrerà che l'azione si risolva nella tattica "premi-premi-premi", col proseguo delle avventure di Ezio vi accorgerete che è richiesto ben altro livello di tecnica e di maestria. Come accennato precedentemente, un Assassin's Creed con una così diversa impostazione grafica, non poteva che riflettersi in un'azione che si discostasse dal genere esplorativo dell'originale. Il richiamo ai primi Prince of Persia è palese poiché Ezio si trova a correre, saltare, combattere, attraverso degli schemi platform bidimensionali dove la destrezza, la precisione ma anche la velocità la faranno da padroni. Al termine di ogni schema verrete valutati in base a di diversi parametri, ottenendo un voto complessivo. In ogni momento potrete comunque rigiocare uno schema tentando di migliorare il vostro rating. A corollario di ciò è presente un sistema di trofei che vi premieranno in caso di conseguimento di determinati risultati. Alcuni di questi saranno palesi, come la fine di alcuni livelli, altri più fantasiosi o anche segreti. Peccato che la mancanza d'interazione con la rete non vi consentirà di confrontare i vostri risultati con quelli di altri.
La barra sulla sinistra regola i movimenti. I pulsanti sulla destra vi permettono di eseguire le diverse azioni.
Il dettaglio e la ricchezza dei personaggi e delle texture in genere sono stati aumentati ma ciò non toglie che basarsi sulla struttura di una macchina di potenzialità inferiore sia un vicolo serio. Solo pochi titoli di punta, come GTA Chinatown Wars, offrono una struttura così buona da poter mettere in secondo piano questo fattore.. Discorso similare per il comparto audio, dove però gli sviluppatori hanno avuto meno vincoli e si sono potuti concedere un restyling completo e convincente.
Quello che abbiamo fra le mani è quindi un titolo che, pur non raggiungendo vette eccelse, ha sicuramente delle buone qualità. Il suo più grande problema è però la distanza tra quello che è e quello che il pubblico si aspetterebbe da un titolo della serie Assassin's Creed. Ad alcuni potrebbe comunque piacere per la sua natura: un buon platform bidimensionale. Altri potrebbero non accettare di vedere una saga di questo tipo totalmente stravolta.
7
Questa conversione di Prince of Persia...come dite? Non è Prince of Persia? E' Assassin's Creed? Ma qualcuno aveva avvisato i programmatori? Sì perchè dell'azione 3D esplorativa tipica di questa saga non c'è praticamente traccia. Quello che resta è un buon platform bidimensionale, che alterna azione frenetica ad altre sezioni in cui la precisione e l'attenzione per ogni singolo movimento saranno determinanti. La realizzazione tecnica è di buon livello, pur tradendo sempre la sua origine di conversione di un titolo originariamente prodotto per Nintendo DS. Quindi tirando le somme ci si trova tra le mani un titolo con delle buone qualità intrinseche (e qui si spiega il voto superiore alla sufficienza) ma che rischia di deragliare per via della lontanza che ha con la saga originale.



