Bisogna però dire che il tutto è reso funzionale al raggiungimento dei nostri obiettivi principali, anche quello che sembra essere un diversivo rispetto all'azione di gioco: intraprendere le missioni di “soccorso” dei cittadini infastiditi dalle guardie cittadine ci rivelerà la presenza di vigilantes (uomini che bloccano chi ci sta inseguendo) o eruditi (monaci nei quali ci possiamo confondere per superare i posti di guardia).
Le bandiere disseminate in varie città concorrono al conteggio degli obiettivi secondari: una volta effettuate 15 di queste azioni ci viene aggiunta una barra di sincronia, ovvero una tacca di energia; tenetela d'occhio, perché se arriverete all'ultima tacca la visuale diventerà sfocata e dovremo necessariamente sfuggire dai nemici, e persa quest'ultima ci sarà la morte (o de-sincronizzazione del ricordo).
Dopo la buona riuscita di un contrasto, in genere il nemico finirà al tappeto con la nostra spada nel suo torace
La corsa acrobatica, quella che useremo per scappare dai nemici, si rivela il migliore espediente del gioco (ce lo aspettavamo, dato che la fuga è una soluzione sempre migliore del confronto diretto), ma abbiamo tristemente notato come Altair tenda spesso ad aggrapparsi a una sporgenza o a salire su una cassa, quando invece la nostra intenzione era di tirare dritto e lasciarsi indietro le guardie.
Questa confusionec'è anche quando si viene bloccati in fuga dalle guardie e si è costretti ad estrarre la spada e difendersi dai colpi nemici: in questi frangenti una volta su due, a causa della lenta capacità di reazione di Altair, una sciabolata sulla spada non siamo riusciti proprio a risparmiarcela.
Il confronto con le guardie è in linea con la filosofia del gioco: tentare ripetuti affondi e attacchi forsennati è un ottimo modo per farsi infilzare al primo confronto, quindi l'aspetto da privilegiare è quello difensivo, aspettando che siano le guardie ad attaccarci per poi contrattaccare con la giusta combinazione al momento adatto. Avanzando di grado si sbloccano nuovi approcci, come la rottura della guardia, la possibilità di divincolarsi se si viene afferrati, il lancio dei pugnali.
La manovra di contrattacco è comunque la più spettacolare, anche per la regia che corona il tutto: l'inquadratura diventa diagonale e si avvicina all'azione, mentre Altair esegue una veloce serie di mosse (solo in parte influenzate dal nostro premere sul tasto di attacco del mouse) che finiscono con la morte o momentaneo K.O. del nemico agganciato. Spettacolarità e pianificazione sono elementi imprescindibili del gameplay, attorniati da una fantastica regia che corona il tutto e da una trama fresca e piena di colpi di scena.
Una pecca abbastanza evidente rimane tuttavia la ripetitività di fondo, accompagnata a difetti minori come l'impossibilità di uscire fuori da alcuni canoni di combattimento (non si possono raccogliere le armi dei nemici, ad esempio) e minata da alcune imprecisioni nella risposta ai comandi, che potrebbero in qualche occasione far storcere il naso.
Questo naturalmente influisce sulle ore che dedicheremo al gioco: la mancanza di una modalità multiplayer è già un grosso handicap (e i modi di implementarla ci sarebbero stati, nonostante la natura del titolo, pensiamo a quanto fatto in Splinter Cell Double Agent). La stessa campagna principale non è inoltre arricchita da novità sostanziali nella struttura di gioco, se si eccettua la capacità di mettere in atto tecniche di combattimento più efficaci e letali o di sbloccare qualche arma più potente, tant'è che molti giocatori svolgeranno in fretta le missioni necessarie per accedere al ricordo degli assassinii più importanti per vedere i risvolti di una trama che, lo ripetiamo, è ben congegnata e per nulla banale.
Grafica e Sonoro
Certamente stupefacente la resa grafica: ricchissime le definizioni e gli effetti di abiti e edifici, sinuose le animazioni, abbastanza espressive le animazioni facciali. Effetti di blur e di slow motion accompagnano i momenti chiave della vicenda, mentre le già citate inquadrature scenografiche portano il grado di coinvolgimento al massimo, sopperendo ad una azione di gioco fissata in alcuni canoni precisi ma capace comunque di appassionare fino in fondo.
Ci sono comunque alcuni errori di bad clipping, cioè di compenetrazione tra poligoni (visibili ovunque, da gambe che escono fuori dalle tuniche dei cittadini al modo in cui i personaggi impugnano le armi) e le texture spesso vengono caricate con un certo ritardo, a seconda delle capacità della macchina usata per giocare e della definizione che si vuole usare (ampiamente scalabile, bisogna dirlo). Purtroppo il doppiaggio è malamente sincronizzato coi movimenti labiali dei personaggi, e da adito a imbarazzanti pause tra una battuta e l'altra, per quanto la recitazione sia espressiva e le inflessioni dialettali non siano mai portate ad una esasperazione grottesca.
Inutile dire che fare piazza pulita dei nemici, ordinatamente e con calma, infilzando i nemici uno per uno, ci piace un casino
12
8,5
Buona trama, regia affascinante e buone idee sulla carta, a partire dal sistema di combattimento per arrivare alla gestione delle fasi necessarie a scovare e uccidere i nostri obiettivi. Miscela abilmente elementi di stealth, action ed esplorazione, ma alla lunga risulta ripetitivo. La versione Pc di per sé offre quattro tipologie di missioni in più che è possibile affrontare nel corso del gioco, ed è apprezzabile per l'ampia scalabilità del motore grafico, ma difetta anche su questo frangente di un doppiaggio assolutamente scoordinato e alcuni errori grafici. Le buone premesse per un seguito ci sono tutte.



