Relativamente presto, saremo anche in grado di assoldare delle persone per portare a battersi per la nostra causa: la Fratellanza, da cui il titolo del gioco, sarà la nostra arma in più nella lotta contro i Borgia. Potremo inviare Assassini a uccidere questo o quel personaggio, usare le cortigiane per creare diversivi, ordinare ai ladri di eseguire dei furti in nostra vece, mentre noi, nei panni di Ezio, tesseremo la trama del letale ordito contro Cesare e Lucrezia. Questo elemento, che avrebbe dovuto - probabilmente, essere il portante ed il collante di Brotherhood, risulta essere, alla fine, un mero elemento di contorno, affascinante, utilissimo, ma nel complesso, non così rilevante...e la cosa, lo diciamo apertamente, non ci ha per nulla infastidito, avendo inquadrato - forse troppo romanticamente, Ezio come un Eroe solitario in cerca del più antico dei piaceri: la Vendetta.
Allo scopo principale del gioco (ovvero,come ormai chiaro, la caduta dei Borgia), si vanno ad aggiungere una serie di sotto-quest più o meno lunghe e più o meno interessanti. Potremo dedicarci alla rimozione delle bandiere dei Borgia o alla ricerca delle Piume, così come potremo cercare di ricostruire al cento per cento i ricordi di Ezio (attraverso Desmond e l'Animus) rispettando precisi parametri, come uccidere qualcuno entro un certo tempo o non subire neanche un danno durante un lungo assalto. Queste opzioni si tradurranno talvolta nell'accesso a ricordi nascosti (sotto forma di enigmi più o meno intelligenti) di Ezio, ricordi che porteranno a nuove verità e nuove sfaccettature nella vita del nostro protagonista; inoltre, ci sarà concesso, in brevi sessioni, anche di impersonare il buon Desmond, ovvero colui che porta nel suo DNA i ricordi del suo avo, cioè Ezio.
In questo nuovo titolo, che fa quasi da trampolino (ma non vi sveliamo perché : giocatelo e lo scoprirete!) ad un ipotetico (ma quasi certo) Assassin Creed III, non manca anche il comparto multi giocatore, che prevede fino a otto partecipanti sulla Grande Rete. Per citare un esempio, nella modalità “DeathMatch”, ogni “concorrente” avrà come obiettivo quello d'uccidere un altro giocatore. Un'icona sul radar indicherà grosso modo la posizione della vittima, ma senza che questa venga mai esplicitata in modo diretto; tutto si baserà sul sotterfugio, sull'avvicinarsi al bersaglio senza farsi notare e colpire evitando di assassinare erroneamente uno dei cloni gestiti dalla IA che popolano la location. Nel contempo, sarà anche necessario evitare di farsi uccidere, poiché, mentre siamo i predatori di un personaggio, siamo anche prede: un altro giocatore, infatti, sarà sulle nostre tracce, pronto a mandarci nei verdi pascoli...
Prima di chiudere, non possiamo non spendere due parole due sull'ottimo lavoro svolto in fase di doppiaggio, almeno per quanto concerne il personaggio principale e i suoi comprimari. La città è chiassosa, rumorosa e ben animata e, al di la di qualche frase del popolo troppo ricorrente, anche il comparto Audio è davvero una gioia per...le orecchie. Lo stesso dicasi per le musiche, sempre curate, sempre evocative, sempre coinvolgenti. Detto questo, non ci resta che consigliarvi caldamente questa incarnazione di Assassin Creed Brotherhood e di lucidare accuratamente la vostra lama da polso...!
Chiudiamo il nostro commento con una citazione di Orson Welles : “In Italia, per trent'anni sotto i Borgia, ci furono guerra, terrore, assassini e spargimenti di sangue, ma questi produssero Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. " E, aggiungeremmo noi, Ezio Auditore.