Tiscali

Recensione Anachronox

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (23 luglio 2001)
Anachronox, oltre ad essere il nome del pianeta dove il buon Boots professa la sua attività di detective privato, è il titolo del nuovo gioco sviluppato dagli ION Storm per la Eidos (ricordate DeusEx? Ecco: sono loro!): inutile dire che da questo connubio sarebbe futile aspettarsi meno di un capolavoro! Ma iniziamo dal principio.

THE USA-JAP RPG
Che Anachronox sia un RPG (gioco di ruolo) è fuori di dubbio: in esso, infatti, ci troveremo impegnati a guidare i vari personaggi (ben sette, di cui Boots è solo il primo, nonché inequivocabile protagonista) attraverso le numerose ambientazioni, risolvendo enigmi, sostenendo combattimenti, dialogando con la gente che ci circonda, operando scelte, impegnandoci in mini-giochi del tipo più disparato pur di superare gli svariati ostacoli che ci separeranno dal prosieguo della trama. Ma come i più "navigati" videogiocatori certamente sapranno (ed agli altri lo dico io) esistono due principali scuole di videogiochi di ruolo: quella americana e quella giapponese. La prima ha la caratteristica di avere una grafica il più possibile simile alla realtà (limitatamente all'ambientazione scelta, naturalmente) e di mantenere l'azione sempre sullo stesso motore grafico, sia questo isometrico, 3D o cos'altro; inoltre, i sotto-quest sono in genere concepiti come completamente indipendenti dalla trama principale, e dunque totalmente opzionali (Daggerfall e Baldur's Gate, con la loro vastità, ne sono tipici esempi).
Anachronox - Immagine 5
Questa è Fatima, o meglio: quello che ne rimane, mentre riposa all'interno del Cordicom LifeCursor di Boots... praticamente la vostra interfaccia!
La scuola giapponese, invece, per quanto talvolta affini la grafica alla realtà (FinalFantasy8), è tendenzialmente ricca di giochi "SuperDeformed" o "Manga", ossia che s'ispirano ai fumetti ed ai cartoni animati, e prevede un drastico cambio di schermata in presenza di combattimenti; i sotto-quest hanno inoltre la caratteristica di stravolgere la struttura stessa del gioco pur mantenendosi parte integrante del quest principale, oppure si estendono lungo tutta l'avventura in estenuanti ricerche super-frammentate (FinalFantasy7, con corse sui Chocobo o la ricerca dei MasterMateria è l'esempio più immediato).
Essendo Ananchronox (finalmente torniamo a parlare di lui...) un gioco americano al 100%, sarebbe logico pensare che faccia parte del primo filone, ma gli ION Storm hanno dimostrato ancora una volta la loro genialità concependo un gioco che riunisca in se le caratteristiche di entrambi i filoni. Così avremo sempre la stessa grafica sia durante il gioco "normale" che durante i combattimenti, ma durante quest'ultimi cambierà l'interfaccia di gioco (ne riparlerò più avanti); i personaggi e gli ambienti saranno talmente ben studiati da sembrare veri, ma al tempo stesso talmente assurdi da sembrare usciti da un cartone animato di quelli che vanno in onda sulle Pay-TV alle 4 di notte; la trama principale e la gestione dei sotto-quest saranno del tipo giapponese, ma in ogni frangente l'ambientazione sarà tipicamente hollywoodiana...
Insomma: Anachronox si può definire esclusivamente (e con onore) come il primo USA-JAP RPG, dato che unisce proficuamente le caratteristiche di entrambe le filosofie.

SCI-FI DI TUTTI I GENERI
L'ambientazione del gioco attinge a piene mani dai più grandi e applauditi capolavori della letteratura e/o della cinematografia americana. Aggirandomi tra le vie criminose del pianeta Anachronox zeppe di drogati, di poliziotti e di data-terminali corazzati, non potevo fare a meno di ripensare a Gibson, a Sterling, a Dick e ai loro romanzi CyberPunk, mentre discutendo alla pari con le più strane razze aliene mi sembrava di trovarmi in un bar della Federazione Spaziale concepita da Roddenberry per la sua serie StarStrek, ed ancora viaggiando in iperspazio mi sentivo il protagonista di un capolavoro del "maestro" Isaac Asimov.
Anachronox - Immagine 7
Anche se è solo un'immagine olografica, Fatima mantiene tutto il suo sex-appeal
Ma nonostante tutto ciò, niente mi toglie dalla testa che l'autore a cui più di tutti gli story-boarder si sono ispirati sia Douglas Addams: questo geniale e vulcanico scrittore inglese, purtroppo non eccessivamente noto nel nostro paese, ha racchiuso gli stessi riferimenti nel suo ciclo della "Guida Galattica per gli Autostoppisti", aggiungendo però umorismo e follia in dosi tali da rendere i suoi romanzi tra i più divertenti che mi sia mai capitato di leggere. In Anachronox non c'è tutto questa comicità (dopotutto, il gioco deve mantenere una certa serietà per risultare veramente interessante), ma preparatevi comunque a scene dall'esagerata carica umoristica, ed alle trovate più maniacali che vi sia mai capitato di vedere in un videogioco.
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