RTS e console: un rapporto difficile.
E' vero, purtroppo, che la strategia in tempo reale sulle console non ha mai avuto i favori del grande pubblico. Le motivazione sono ovviamente da ricercare nel sistema di controllo, sicuramente non adatto allo scopo e ad una visualizzazione su schermo televisivo che non è altrettanto preciso quanto il fido monitor per PC. Una bella sfida, quindi, per i Zono, chiamati a sovvertire, per quanto possibile, l'opinione comune che RTS e console non possano trovare un ideale punto d'incontro.
Proprio per questo, Extinction non è stato pensato e progettato come il classico RTS alla C&C, per intenderci. Se infatti gli RTS più classici ci mettono di fronte ad una moltitudine di risorse da gestire e edifici/fabbriche da costruire, il titolo Zono si affida invece all'azione pura e semplice. Ogni missione comincerà infatti con un esiguo numero di unità successivamente espandibile grazie ai crediti guadagnati, che permetteranno appunto non solo l'incremento numerico delle unità in gioco, ma anche tutti i vari upgrade che le stesse potranno avere durante il corso della missione. Ogni razza guadagnerà in crediti in modo differente, dando fondo alle attitudini peculiari della propria natura. Se infatti i marines si guadagneranno il pane riattivando alcuni generatori d'ossigeno sparsi per la mappa (ricordate Aliens?), Predators e Alieni si arricchiranno rispettivamente con il combattimento e con la preservazione della propria specie. I Predator, infatti, daranno fondo alla propria natura di combattenti raccogliendo i Trofei delle proprie vittime (avete presente quando il predator estrae la testa e la colonna vertebrale ei cadaveri? ), esattamente come ammirato nelle due pellicole cinematografiche, mentre gli alieni saranno dediti a proteggere la Regina che depone le uova da cui nasceranno i Facehugger che saranno poi i veicoli con cui gli Alieni “ingravideranno” le altre razze, assicurandosi quindi la prosecuzione della propria specie.
Sicuramente il punto fondamentale del titolo è il sistema di controllo, che durante la fasi di gioco ha mostrato tutti i limiti prevedibili e anche qualche sicuro pregio. I limiti sono da ricercare ovviamente in una certa lentezza nello spostamento su mappa e in una selezione non certo precisa delle unità, anche se c'è da dire che i Zono hanno trovato delle soluzioni efficaci per cercare di ovviare a tutto ciò. Sarà infatti possibile impartire ordini di pattugliamento o di waypoint a unità o gruppi di esse, invertire la disposizione delle formazioni, attuando una sorta di “rotazione” tra le unità più danneggiate e quelle invece che godono di migliore salute e addirittura assegnare a ciascuna unità atteggiamenti difensivi o di attacco.
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