Tiscali

Recensione Al Vertice della tensione

Simone ZannottiDi Simone Zannotti (29 luglio 2002)
Al Vertice della tensione - Immagine 8
Ma che bel bug! il soldato lancia la FlashBang... ma stranamente se la ritrova ancora in mano (vedi riquadro ingrandito)
Un'altra importante differenza tra SOAF e GR stà nelle ambientazioni: le mappe sterminate (e praticamente su un solo piano) di Ghost Recon hanno infatti ceduto il passo a livelli decisamente meno vasti, nei quali l'azione è concentrata per lo più all'interno di edifici e strutture multipiano: la stazione TV del primo livello, ma anche la prigione del quinto (la stessa della Demo) sono un buon esempio di ciò che aspetta il giocatore di SOAF.

Ma torniamo alla gestione della squadra. In qualsiasi momento è possibile prendere il controllo di ciascuno dei nostri tre uomini, e mentre questo avviene possiamo dare ordini di vario tipo ai restanti personaggi “CPU guided”: in particolare possiamo decidere di bloccarli da qualche parte, di fargli assumere una formazione chiusa oppure aperta, di mandarli “all'attacco” per ripulire una zona e di fargli eseguire particolari azioni come aprire una porta, lanciare una granata o gettare una flashbang (una specie di bomba in grado di stordire grazie all'emissione di particolari suoni e di una luce molto intensa).

L'aspetto gestionale si ferma qui, mentre tutto il resto è pura azione individuale...che purtroppo viene spesso compromessa dai nostri stessi compagni di squadra: ricordate infatti cosa succedeva quando, in Ghost Recon, si entrava con una squadra all'interno di un edificio chiuso? Beh, c'era una buona possibilità che uno dei nostri colleghi finisse a terra stecchito a causa della sua Deficienza Artificiale, che lo portava a scoprirsi improvvisamente o a compiere movimenti alquanto incomprensibili e irresponsabili.
Al Vertice della tensione - Immagine 9
Corridoi e passaggi di ogni genere rendono le mappe di SOAF ideali per le partite multigiocatore
Al Vertice della tensione - Immagine 10
L'effetto dei vetri è veramente buono; peccato che non ci siano anche specchi e superfici riflettenti
Al Vertice della tensione - Immagine 11
La preparazione della squadra è limitata alla scelta dell'armamentario più conveniente
Ebbene, la stessa identica cosa succede in SOAF, con l'aggravante che, essendo le ambientazioni prevalentemente al chiuso, questo può capitare molto, molto più spesso che in Ghost Recon, dove ci si muoveva il più delle volte all'aperto.

Aggiungete che in alcune modalità di gioco è necessario concludere la missione con tutti gli uomini sani e salvi, e capirete la rabbia che si prova nel vedere un proprio collega kamikaze uscire improvvisamente allo scoperto per l'ennesima volta, o beccarsi una pallottola da noi stessi per essersi improvvisamente parato tra noi e il nemico...

Una menzione spetta infine alla mappa, la quale è stata totalmente rivoluzionata rispetto a GR: essa infatti appare ora in sovraimpressione sullo schermo, nella parte bassa, ed è centrata sull'uomo che stiamo guidando. Su di essa è sempre disponibile, aggiornato in tempo reale, il percorso da compiere per arrivare al prossimo obiettivo, mentre tutto intorno vi è una piccola cornice che funge da radar per i nemici. Volendo è anche possibile ingrandirla a pieno schermo, zoomare per analizzare meglio alcuni dettagli o eliminarla completamente dalla vista (cosa che si può fare anche con tutti gli altri indicatori).
Al Vertice della tensione - Immagine 12
Il livello della prigione (lo stesso della Demo del gioco) è sicuramente uno dei più riusciti
Al Vertice della tensione - Immagine 13
La mappa può essere ingrandita a tutto schermo
Al Vertice della tensione - Immagine 14
Mmm... situazione molto delicata. Se il tizio dentro la casupola ci scopre, darà l'allarme e l'intera missione andrà a farsi benedire. Voi cosa fareste?
0 commenti