Recensione 007: Everything or Nothing

Nel corso dell'esplorazione degli ambienti capiterà di essere partecipi di alcuni eventi che determineranno, qualora si agisca nella maniera più consona possibile, i cosiddetti “Bond Moments”. Quest'ultimi, oltre a presentare nell'immediato alcune curiose situazioni (ad esempio un salto particolarmente avventuroso o un metodo alternativo per sbarazzarsi di qualche sentinella), una volta ultimati i livelli incrementeranno il punteggio necessario per avere una votazione alta e per ottenere, di rimando, un gold rating (riuscirci non è un'ardua impresa). Giacché le aree di gioco sono ripercorribili in lungo e in largo potrebbe rappresentare una giusta sfida il cercare di raggiungere un punteggio ancora più alto e magari raggiungere il rating di platino che elargirà chiaramente doni più ricchi di quelli aurei. Per giungere ai titoli di coda del titolo sono richieste non più di una quindicina d'ore, invero un mediocre ammontare di ore per soddisfare il video-giocatore (benché i livelli siano ripercorribili in lungo e in largo anche una volta ultimati, nelle tre difficoltà selezionabili e nella ricerca del punteggio perfetto). Tuttavia un valido mezzo per ovviare a questa poca longevità è sperimentare la modalità multiplayer che offre la possibilità a due giocatori di giocare contemporaneamente in slipt screen (una modalità Arena verrà sbloccata in seguito a sedute in cooperativa) e di concludere le missioni proposte (o, in alternativa, di sfidare il tempo).La texturizzazione del volto di James “Brosnan” Bond risulterà gradita per i fan cinematografici che si ritroveranno dinanzi ad un gioco dotato di un buon motore grafico e di una fluidità su schermo che stenta nei rallentamenti soltanto in alcuni concitati momenti (come del resto comprensibile) fra i quali, da segnalare, alcune scene non interattive. Nella considerazione delle composizioni musicali e del parlato, quest'ultimo fortemente caratterizzato dalla presenza di un buon cast, si nota maggiormente una vena di qualunquismo, laddove (come sopra accennato) non si è andati oltre l'accontentare e il fattore riempitivo, a discapito delle potenzialità disponibili (Misaki Ito, Willem Dafoe, Heidi Klum, Judi Dench, Shannon Elizabeth, Mya, Richard Kiel, John Cleese). La magagna sta tutta qui: con un così alto potenziale di volti e voci la sceneggiatura e il copione del gioco risultano oltremodo disadorni e alieni alla meraviglia (merce invero fin troppo rara).

...or Nothing!

Questo titolo, presentato sovente dai suoi sviluppatori con altisonanti ambizioni, non sa andare oltre la soglia della sufficienza, per via di una costante piattezza nell'ambito del suo intero gameplay multi-evento (non c'è una singola sfumatura che risulti essere affascinante). Stupire, meravigliare sono azioni precluse dal qualunquismo dimostrato, laddove con un così prolifico cast di volti e voci non si è andati oltre una banale trama priva di mordente e proposta più per riempire le frettolose sedute ludiche che per svolgere un ruolo aulico e di primo piano. I fan di 007 apprezzeranno senz'altro il fatto di poter controllare il loro poliedrico eroe, i videogiocatori dal palato fine sapranno guardare altrove.