Keiji Inafune ha aperto nuovamente bocca contro le compagnie Giapponesi (senza fare riferimenti espliciti, ma con ovvie allusioni vista la sua provenienza) ree di non compensare adeguatamente i loro "dipendenti". Il creatore di MegaMan fa dei parallelismi con il mondo Occidentale, in cui invece gli sviluppatori vengono premiati per il successo dl gioco.
"Per esempio, in USA, MoH è stato un grande successo, ed in risposta a quello CoD è diventato sempre più grande - ha detto ai microfoni di Gamasutra - In questo, naturalmente, ha avuto successo. Ora: ci sono diversi modi in cui il management può compensare i creatori - in termini di come trattano lo studio, o di quanto denaro c'è con cui lavorare - ma alla fine il risultato è quello perché gli sviluppatori si sentono gratificati e vorranno fare ancora meglio col prossimo gioco che realizzeranno. Forse è una sorta di approccio libero che rispecchia l'intera 'libertà' della nazione: ciascuno vede il rispetto con cui è ripagato, e tutti vogliono fare meglio."
"In Giappone, incece, anche se tu svolgi il ruolo dell'eroe, tutto quello che ottieni è un'intervista come questa - non è che il tuo salario cresca o cose del genere. Non ottieni un grande premio per i tuoi sforzi. Hai un enorme mole di responsabilità - la responsabilità di di fare il gioco in modo che venda X copie - ma non molto in termini di rispetto. Ecco perché non possiamo dare i natali agli eroi."
"Persino le persone chei media di oltreoceano pensano siano molto attive e che contribuiscano all'industria, fintanto che lavorano per le varie compagnie, lavorano per salari sorprendentemente bassi. E se cercano di negoziare, la risposta sarà molto probabilmente 'Beh, non abbiamo così tanto bisogno di te'."