Seth Killian di Capcom ha rilasciato un'intervista ad EGM in cui ha parlato delle differenze tra la realizzazione di un gioco (con ovvio riferimento a Street Fighter) in 2D e uno in 3D. Ciascuna delle due metodologie ha i proprio punti di forza, ma secondo Killian Capcom è riuscita a portare nella seconda i pregi della prima.
"Quello che era così eccitante in quei picchiaduro 2D - ha detto - era il livello di dettaglio, le piccole animazioni e cose così. Era tutto realizzato in modo bellissimo. Penso che se guardate i giochi 3D di Capcom, troverete lo stesso livello di cura, dettaglio e precisione, e penso che alla fine sia quello a cui la gente reagisce più del fatto che sia in 2D o in 3D."
"Con il 3D è inoltre più facile animare le nuove Super o Ultra combo. Se hai un modello per il personaggio, puoi realizzarle attraverso la nuova animazione. Stendi una traccia per le nuove mosse e la fai seguire al modello senza dover disegnare ogni singolo frame. Ai tempi degli sprite in 2D, ogni tanto dovevamo imbrogliare. Del tipo, okay, se questo tizio va a fuoco, tutti dovevano avere lo stesso corpo in fiamme, e così potevamo riutilizzare l'animazione. Oppure il calcio rotante in aria di Guile aveva gli stessi frame della sua spazzata a terra semplicemente capovolti. Dovevi imbrogliare un sacco, e al tempo è stato fatto un gran lavoro, ma era il modo di pensare."
"Ora non dobbiamo più imbrogliare - ha concluso - quindi penso che ci sia molta più flessibilità. Ma penso che la cura e la precisione che storicamente avete visto nei picchiaduro 2D di Capcom sia ancora presente coi modelli 3D."