Tiscali

EA racconta di come è morto Need for Speed

"Abbiamo sovraccaricato il team", ammette Riccitiello

Di Davide Ottagono (21 settembre 2010 - 13:25)
Shift 2 Unleashed

Se la saga di Need for Speed ha avuto questa drammatica caduta verso il basso è stata solo colpa di EA, ha ammesso John Riccitiello, boss.




"Sono entrato in EA appena dopo l'uscita di capitoli non proprio irresistibili. La saga di Need for Speed era finita...", ha infatti detto.




"Poi ci è venuta questa idea di mettere i poliziotti nel gioco. Tutto d'un tratto, questa nuova versione di gatto e topo ha fatto impazzire il mondo"




"Anno dopo anno, il franchise è cresciuto, fino ad arrivare ad Underground, con il suo fascino notturno e la particolare illuminazione"




"Dal 2004 al 2007 abbiamo avuto un solo studio, Black Box, al lavoro sulla saga. I capitoli dovevano uscire una volta all'anno, e li abbiamo costretti a lavorare fino alla morte, senza riposo"




"Sono cose che possono accadere in questa industria, ma avremmo dovuto alternarli a qualcun'altro, dando loro due o tre anni di tempo. Da allora, la qualità è calata drammaticamente. Abbiamo iniziato a perdere impiegati, visto che non volevano lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni a settimane, 365 giorni all'anno"




Ora, come sappiamo, c'è Criterion al lavoro su Need for Speed. Finalmente un po' di meritato riposo per il precedente team?

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