Hands On SSX 2011

L'Inverno si avvicina
Siamo all'ennesima rivisitazione di un titolo che nel corso degli anni ha subito critiche e creato diffidenza intorno agli arcade basati sulle gare in snowboard, ma se chi lo sta progettando si diverte anche a raccontarlo, potrebbe fare lo stesso effetto anche sugli utenti. SSX propone una veste grafica basata sulla possibilità di esplorare la Terra in stile Google Earth, per poi sfrecciare su montagne reali grazie ai dati topografici dei satelliti NASA, creando “spot” giocabili nelle varie parti del globo come il Polo Sud, le Alpi, la Siberia e il Kilimangiaro. Troveremo, principalmente, tre differenti modalità single player: Race, Tricks e Survival, oltre alla modalità multiplayer online denominata Global Events. 
Durante lo ShowCase EA tenutosi a Londra abbiamo potuto provare con mano il gioco misurandoci con alcune prove Survival e, come si può capire dal nome, ci siamo dovuto cimentare in discese mozzafiato con percorsi al limite dell'impossibile, tanto da arrivare a dimenticarci del mondo e della fisica a cui siamo abituati per tuffarci in una modalità arcade che, a primo impatto, ha lasciato buone sensazioni. A seconda dei tracciati scelti è possibile cimentarsi in una discesa caratterizzata da voli con la famosa tuta alare di Patrick de Gayardon, il famosissimo atleta esperto in sport estremi che ci ha lasciato nel 1998 proprio nel tentativo di migliorare ulteriormente la tuta (a causa di un malfunzionamento del paracadute), strumento capace di trasformare pericolosissimi salti nel vuoto in adrenaliniche planate.
 
Il tutto lascia sbizzarrire il giocatore con capriole e mosse spettacolari, facendo attenzione a non sbagliare nel prendere le misure, cosa che ci porterebbe a finire in un precipizio dal quale si può solo risalire con una modalità rewind, che porta indietro l'azione per ripetere il pezzo di tracciato fino a un massimo di tre volte durante una discesa, seguendo un po' la moda che sta impazzando sui giochi di guida degli ultimi anni. La visione che ci dà la telecamera è appropriata per dare risalto alla spettacolarità della scena: lanciati nel vuoto, ci libriamo nell'aria con rocce e burroni sotto di noi che si fanno sempre più piccoli, mentre il giubbotto vibra per la velocità e possiamo goderci quei pochi attimi di totale libertà, prima di cominciare a volteggiare con la tavola e divertirci rischiando l'osso del collo... virtuale!Non succede mai due volte!
 Un altro tracciato del survival mode che abbiamo potuto provare e che forse risulta essere quello con più carica adrenalinica è la Valanga, dove si percorre un tratto in cui la neve è fresca e potranno dunque succederne di tutti i colori. La visuale cambia e ci pone di fronte alla montagna mentre scendiamo col nostro personaggio, in modo da poter capire cosa sta succedendo alle nostre spalle. Un motore grafico e fisico studiato appositamente registra i movimenti che compiamo sulla pista con lo snow e a seconda di tagli di traverso o di rettilinei, la neve comincerà a perdere consistenza e a scendere... e scendere... e scendere... fino a quando non dovremo essere velocissimi e scaltri nell'evitarla per non farci travolgere dalla marea bianca!
 
Questo permette di avere ogni volta un'esperienza diversa, a seconda che si riesca a filare dritto, evitando di scomporre il manto su cui si scivola, oppure che si voglia arrivare al limite e creare subito una valanga di dimensioni apocalittiche muovendoci in modo scomposto. La resa è sicuramente di prim'ordine, essendo comunque il gioco in fase di sviluppo. Ci siamo accorti che la difficoltà è alta e che la rapidità con cui il personaggio reagisce ai nostri comandi è sorprendente, il che ci fa ben sperare per chi vorrà cimentarsi in una lotta contro la fisica del motore grafico per slavine. Anche se la valanga ha destato in noi sicuramente più fascino, gli altri tracciati del Survive sono comunque degni di essere considerati anch'essi potenziali schemi che divertiranno il giocatore, come la discesa all'interno di un vulcano in Africa, e quella in una galleria o un'altra ancora in notturna.
 
Ogni tracciato avrà bisogno anche dell'equipaggiamento più adatto: per il tunnel, ad esempio, ci saranno sonar da poter acquistare che ci daranno una visione a reticolo del percorso: più saremo disposti a spendere e più gli impulsi saranno frequenti. Oppure dovremo scegliere quale torcia sarà la più efficiente per affrontare le discese in notturna (in mezzo a pinete, magari). Con una visuale limitata il rischio sarà sempre più alto e la voglia di arrivare al termine prenderà il sopravvento. Non c'è dubbio che la spettacolarità delle immagini e dell'ambientazione la fa da padrona in SSX, aiutata anche dalla personalizzazione del personaggio con tavole e gadget vari per aumentare le prestazioni. Una volta vestiti di tutto punto, l'unica cosa da fare sarà scendere in pista e cominciare a filare lungo questi scenari fantastici.
 
Il brivido delle discese su candidi manti non ci scorrerà sulla schiena solo per il freddo della montagna, ma possiamo sperare che l'adrenalina che ci darà SSX faccia tremare tutto il nostro corpoa, in una prova che aspetta comunque Electronic Arts al varco per un titolo sugli snowboard che dovrà difendersi dallo scetticismo creato negli anni precedenti. La giocabilità sembra tenere il passo della grafica, ma è ancora troppo presto per capire se effettivamente potrà divertire anche dopo le prime di gioco.