Aumentando di grado, sbloccheremo utili Punti per comprare nuove armi e abilità per le 5 classi disponibili
I Punti guadagnati a fine partita ci faranno progredire attraverso la cinquantina di gradi offerti dal gioco. Ogni volta che saliremo di livello, vinceremo un “Unlock Point”. Con questa moneta in-game, si potranno sbloccare le varie abilità delle classi, 10 per ognuna, ed armamentario a seguito. Un'altra novità, visto che una volta si vinceva tutto restando su dei binari invisibili. Anche le classi hanno subìto dei cambiamenti. Principalmente, facciamo notare la mancanza del Soldato Semplice e dell'Assaltatore. Per farla breve, le due classi peggiori (rispettivamente, la più forte e la più debole) sono state cestinate. Cinque in totale, sono:
- L'Ingegnere: può costruire torrette fisse (e non) per il campo, partecipando alla battaglia spesso indirettamente. Questo non significa che sia debole, tutt'altro. Parte equipaggiato con mitragliatrici pesanti (ma poco precise) e fucili a pompa. Questo lo rende un avversario temibile dalla breve distanza, anche se l'eccessivo attaccamento all'IA dei propri bot lo rende una continua terna al lotto.
- L'Infiltratore: ha la fastidiosa capacità di travestirsi temporaneamente da soldato nemico, e può ora equipaggiare sia armi pesanti che leggere. Adesso che è scomparso l'Assaltatore, è lui l'eletto portatore del Lanciarazzi e dell'abilità Sprint. Da sottolineare come il travestimento crolli nel momento in cui fa un'uccisione, quando viene anche solo mirato e se passa in prossimità di torrette, a meno che non abbia un'abilità più avanzata. Anche il Lanciarazzi è stato sensibilmente depotenziato. Ora funziona solo a breve o media distanza, vista la scarsa precisione del colpo e il danno d'urto diminuito, ed ha un colpo solo.- Il Cecchino: il solito furbetto che preferisce acquattarsi nell'ombra e colpire da posti che nessuno mai controllerebbe. Letteralmente! Come in Killzone 2, ha il potere di diventare invisibile (anche se per un lasso di tempo ancora più breve), a patto che resti immobile o che non spari a nessuno.
- Il Tattico: con i suoi fumogeni riesce a creare nuovi punti di Respawn per la squadra, diventando di fatto un aiuto imprescindibile per ogni team che voglia vincere anche usando un pizzico di cervello. Equipaggia sia armi leggere che pesanti, tra i quali anche il Lanciarazzi.
- Il Medico: è l'unità di supporto più importante del gioco. Può rivivere i compagni caduti e ancora in fin di vita, oltre che far recuperare energie grazie al piccolo bot che gli svolazza attorno. È anche un ottimo combattente.
I ritocchi, come potete vedere, sono tanti. Alcune abilità sono scomparse, altre sono state modificate, altre ancora sono state spostate ad altre classi. La scelta delle armi è molto più ampia che in passato, così come sono più bilanciati i loro effetti sul campo di battaglia. Il risultato finale è un Killzone sempre familiare, ma con regole più ponderate. Non sappiamo ancora dire quanto possa tenere incollati nei mesi dopo l'acquisto, però. In primis, non siamo neanche sicuri che le abilità sbloccabili nella beta siano già tutte o solo una parte di quelle previste nel gioco finale. Sicuramente, però, ci sono stati dei passi in avanti sugli extra. Tra decine di mostrine e medagliette ottenibili coi requisiti più disparati, siamo certi che ci sarà abbastanza carne al fuoco da far accendere l'interesse anche ai proseliti della concorrenza.
Inutile dirlo, l'impatto tecnico generale lascia a bocca aperta. I bug visivi sono tanti, così come è ancora piuttosto marcato il “filtro sporco”, ma siamo lo stesso fiduciosi, voltandoci al passato. Del resto, lo stesso Killzone 2 fece dei passi da gigante nei mesi che lo separavano dall'uscita sugli scaffali. In Killzone 3, i livelli sono ancora più complessi - poligonalmente parlando - con texture più definite ed effetti speciali curati all'inverosimile. Le esplosioni sono notevolmente migliorate, così come le animazioni e la resa generale. Già da adesso, supera in buona parte degli aspetti la stragrande maggioranza delle produzioni odierne. Invece, risultano piuttosto fastidiosi i rallentamenti, che la partita sia popolata o meno. Ma, anche qui, siamo sicuri che il problema sarà limitato col tempo.
12
Squadra che vince, non si cambia. Probabilmente, Guerrilla non avrà visto Killzone 2 come un cavallo vincente, visti i tanti ritocchi. Gli amanti della serie possono stare sicuri che l'anima e il gameplay siano rimasti immutati, mentre chi ha sempre preferito qualcosa di più intuitivo sarà per la prima volta accontentato. La più alta sensibilità di base, uniti alle medagliette, alla “moneta” per sbloccare abilità e a lobby pensate anche per gli Amici, oltre che per il matchmaking, aprono Killzone 3 ad un pubblico maggiore, facendolo andare incontro un po' a tutti i gusti. Rimane ancora un grosso punto interrogativo sulla campagna in singolo, ma il rischio di un multigiocatore scialbo sembra essere per ora scongiurato. Aspettiamo il prossimo Febbraio per poter confermare o rivedere le buone impressioni di questa prima prova.