Dopo qualche minuto di smarrimento, infatti, verrà naturale appendersi alle strutture come novelli Tarzan od agganciare veicoli in fuga quasi fossimo Spiderman, nonché risolvere semplici enigmi basati sul motore fisico del gioco. Non solo, il cavo elastico collegato al rampino consentirà di unire più oggetti, creando utili barricate, o di proiettare i nemici in aria, agganciandoli a pareti e corrimano. Un basista ingaggiato dall'agenzia, inoltre, fornirà a Rico mezzi ed armi in cambio del denaro che riuscirà ad accumulare risolvendo quest e sottoquest, e si rivelerà una valida alternativa ai mezzi di trasporto convezionali trasferendo quasi istantaneamente Rico da un capo all'altro dell'isola di Panau. L'estensione del piccolo stato asiatico è davvero notevole, i ragazzi di Avalanche Studios hanno stimato in un'ora il tempo necessario ad attraversare l'isola con mezzi di trasporto di terra e colpisce la varietà paesaggistica che la caratterizza. Giocando a “Just Cause 2” potremo infatti passare in pochissimi istanti da un paesaggio alpino ad una spiaggia tropicale usando il paracadute, gadget che esalterà le potenzialità tecniche della produzione Eidos.
La profondità di campo, la qualità della modellazione poligonale di strutture e mezzi di trasporto e la saturazione delle texture in alta definizione donano a “Just Cause 2” un look degno dei migliori sandbox attualmente sul mercato e, nonostante le problematiche relative all'ottimizzazione del codice, il gioco ci è parso fluido e ben programmato. Commento sospeso sulla qualità del comparto audio, che nella versione da noi provata non era ancora nella sua forma definitiva.
I ragazzi di Avalanche Studios hanno cercato di correggere quegli aspetti che quattro anni fa non avevano convinto pienamente la critica, che aveva accolto tiepidamente il primo episodio della serie. Possiamo infatti affermare che gli sforzi del team di sviluppo si sono concentrati sull'implementazione di quegli eventi procedurali che rendono un ambientazione plausibile, ma sopratutto piacevole. In sintesi hanno cercato di riempire il “bellissimo vuoto” del primo capitolo e per quanto abbiamo visto durante la prova sembrano esserci riusciti. Sotto il profilo tecnico, la produzione Eidos ci è parsa di ottimo livello ed i mesi che ancora ci separano dalla pubblicazione serviranno ai grafici di Avalanche Studios per ottimizzare un codice che già si distingue per resa grafica e fluidità. non ci resta quindi che seguire con interesse lo sviluppo di "Just Cause 2" che, lo ricordiamo, raggiungerà gli scaffali dei negozi italiani nel prossimo mese di Marzo.