Tutti i personaggi principali, dal già citato Peter Venkman, al mitico contabile Louis Tully, saranno presenti nel gioco, che si avvarrà del doppiaggio originale, anche nella versione italiana. Unica defezione: Dana Barret, l'eterna fidanzata di Peter, interpretata in entrambi i film da Sigourney Weaver, non è stata infatti inserita nel gioco per motivi legati alla licenza ed è stata sostituita da un nuovo carismatico personaggio femminile, che non mancherà di distrarre il Dott. Venkman dalla lotta al paranormale. Come abbiamo detto qualche riga più sopra, la forma scelta da Terminal Reality per raccontare le nuove gesta degli Acchiappafantasmi e quella dell'action in terza persona, dovremo quindi armare il mitico Zaino Protonico ed aprire il fuoco sulle malevole entità che ancora una volta infestano la città di New York.
Protagonista assoluto del gameplay, lo Zaino Protonico integrerà il PKE Meter, nuove modalità di fuoco, frutto delle ricerche di Egon, ed una serie di spie e lucette di facile lettura, che non rovinando il feeling cinematografico del gioco, ne costituiranno l'interfaccia. Rivelatore alla mano, dovremo quindi identificare le minacce che gli sviluppatori hanno disseminato per i livelli, scansionarle per ottenere informazioni e preziosi bonus, ed infine usare l'arma adeguata per catturarle. La cooperazione con gli altri componenti della squadra si rivelerà fondamentale poiché il confluire di più raggi protonici, che come nel film non dovranno mai incrociarsi, indebolirà molto velocemente i malcapitati fantasmi, che dovremo poi guidare, tramite l'uso di grilletti e stick analogici, sopra la trappola aperta più vicina.
La versione che meglio di altre sembra assecondare le caratteristiche di un sistema di combattimento come questo e quella Playstation 3, che sfrutterà il sensore di movimento integrato nel Dual Shock 3 per controllare e, quando necessario, sbatacchiare il fantasma prima della cattura. Naturalmente, l'utilizzo di armi tanto “potenti” devasterà le location di gioco, che hanno mostrato un ottimo livello di interattività, in molti casi funzionale al gameplay. Non sarà raro, ad esempio, affrontare imponenti golem formati dai detriti generati dal combattimento, oppure risolvere enigmi basati sull'ottimo motore fisico del gioco, ed una modalità di fuoco piuttosto originale. In “Ghostbusters: The Video Game”, infatti, potremo armare lo Zainetto Protonico con lo Slime, la verde sostanza prodotta da Slimer, e sfruttarla per incollare più oggetti tra di loro, oppure fiondarli contro eventuali bersagli grazie alle sue proprietà elastiche.
I ragazzi di Terminal Reality hanno anche pensato ad una modalità multiplayer cooperativa, che si integrerà in maniera piuttosto originale alla modalità in singolo giocatore. Trattasi di una serie di missioni secondarie, da affrontare fino ad un massimo di quattro giocatori, che possiamo assimilare agli spezzoni montati dei film originali, quelli dove gli Achiappafantasmi liberavano appartamenti ed uffici da fantasmi minori, non legati alla trama principale. Questi incarichi, anche se affrontati durante l'avventura, non rovineranno il feeling cinematografico del gioco, al contrario acuiranno la sensazione di vivere come un vero Achiappafantasmi.
Sotto il profilo tecnico il titolo Terminal Reality si presenta in ottima forma. Il motore utilizzato è il proprietario Infernal Engine, che ha mostrato una qualità grafica non indifferente ed una scalabilità eccezionale, che ha permesso la realizzazione delle versioni Wii e Playstation 2. Inutile infine sprecare caratteri commentando l'audio, che come detto in precedenza si avvarrà del doppiaggio degli attori originali (ribelle Bill Murray compreso), e dei brani (alcuni inediti) della colonna sonora del film.
Non chiamatelo tie-in. “Ghostbusters: The Video Game” è molto più di una semplice adattamento di una saga cinematografica amata come quella degli Acchiappafantasmi. Quanto abbiamo visto, e provato negli uffici di Atari Italia qualche giorno fa, ci ha fatto intuire le potenzialità di un progetto che ha visto collaborare il mondo del cinema e quello dei videogiochi, allo scopo di creare un'esperienza trasversale e divertente per tutti. Confidando che il codice definitivo del gioco confermi le impressioni positive di questo hands on, non possiamo far altro che incoraggiare iniziative di questo tipo, e sperare che Dan Aykroyd e Harold Ramis facciano tesoro dell'esperienza e ci regalino un nuovo capitolo su celluloide della saga degli Acchiappafantasmi.