Il ritorno di Dragon Quest
Il titolo ci introduce subito ai due protagonisti, Lucyus e Aurora, guardie del corpo del re. Il mondo di Dragon Quest Heroes vede umani e mostri convivere pacifici, finché un giorno a causa di un incantesimo, quest'ultimi impazziscono diventando improvvisamente ostili. Ovviamente, alla base di questa "trasformazione" ci sarà un misterioso figuro, che immaginiamo sarà il villain principale del titolo. I nostri avventurieri non si perdono d'animo e correndo a difendere il loro Re, ci danno l'occasione per apprendere le basi del gameplay. Se conoscete il genere Musou, sappiate che Dragon Quest Heroes ne riprende la formula abbastanza pedissequamente. In pratica Omega Force ha applicato la propria professionalità e profonda conoscenza videoludica per confezionare un prodotto capace di mescolare un buon uso della licenza Square Enix e, appunto, i dettami di questo particolare genere.Se temete di trovarvi per le mani un Dynasty Warriors con skin e modelli diversi, però, vogliamo rassicurarvi, visto che da quanto provato questo nuovo titolo Koei Tecmo sembra disporre di una personalità tutta propria, che semplifica alcune tediosità delle meccaniche e strizza l'occhio anche al genere JRPG, senza tralasciare il fattore trama ed atmosfera, davvero azzeccati. Partendo proprio da qui, i personaggi, a parte i due protagonisti, ripresi da vari capitoli della saga, godono di una buona caratterizzazione, e le situazioni proposte sono simpatiche e ben congegnate.
Dragon Quest Heroes: l'Albero del Mondo e le Radici del Male










Meniamo le mani
Come dicevamo, il nostro party è composto da personaggi differenti, e potremo assemblare il gruppo che più si addice alle nostre esigenze, e durante il combattimento, semplicemente premendo L2, passare dal controllo di uno all'altro, così da sfruttarli al massimo.I controlli sono immediati, gestibili con due impostazioni differenti, una semplificata, che automatizza le varie mosse e combo, ed una manuale, che ci permetterà di essere chirurgici nel nostro approccio. I combattimenti sono molto concitati e la soddisfazione che abbiamo provato durante la nostra prova è stata molta, segno che il battle system è ben studiato e piacevole.
Questo grazie al buon numero di attacchi possibili, conditi da super mosse e colpo devastante da utilizzare una volta completata la barra della tensione. La ripetitività tipica del genere musou sembra affievolita da un lato dallo svolgimento narrativo, e dall'altro da situazioni di gioco un po' differenziate.
Già nelle prime due ore siamo passati da sterminare orde di nemici, a difendere un obiettivo in movimento ed abbattere un enorme ciclope. Il titolo ci ha poi messo in una nave volante, nuova stazione operativa dalla quale poter gestire il party e spostarsi sulla mappa liberamente, da una missione principale all'altra. Nella nave possiamo comprare nuovi parti d'equipaggiamento, evolvere le abilità del nostro gruppo, creare item utilizzando i consumabili raccolti in giro e così via.
Insomma, nelle due ore passate insieme a Dragon Quest Heroes ci siamo divertiti, questo tra l'altro, nonostante il sottscritto non sia fan del genere musou. La caratterizzazione dei personaggi, l'atmosfera e anche l'ottima componente grafica limano gli spigoli di una tipologia ludica certamente di nicchia, per questo consigliamo di tenere d'occhio il titolo, sia agli amanti dei prodotti Omega Force che ai fan della saga. Appuntamento fissato al 16 ottobre per la recensione completa.