Sempre al pari di quel che abbiamo visto dai vari Frank West e Chuck Greene, una particolare enfasi sarà rivolta agli occasionali incontri con altri sopravvissuti, spesso in situazioni di pericolo, che ovviamente richiederanno il nostro intervento per non aggiungere una nuova tacca alla conta delle vittime. Comportarsi da buoni samaritani paga, visto che le persone salvate saranno felici di sdebitarci con oggetti, soldi o fornendoci l'accesso ad aree altrimenti irraggiungibili.
Non dimentichiamo che Dead Island è dichiaratamente un gioco incentrato sul multiplayer, che punta a far compagnia ai più popolari titoli in cooperativa, modalità che sta vivendo un momento di meritata popolarità. La prova di questa modalità (che sarà accessibile in ogni momento , con la possibilità di invitare amici e non a darci manforte anche nel corso di una sessione single player), seppur limitata a un solo spezzone di missione, ci ha dato un buon numero di indicazioni utili. Il gioco di squadra e l'unità del gruppo sono fortemente incoraggiate, complice anche il grado di minaccia non trascurabile che anche un semplice zombie "standard" può garantire.
Naturalmente è da precisare come la monotonia dei nostri nemici sarà felicemente spezzata dalla presenza di diversi non morti "speciali". Nella nostra escursione, abbiamo avuto il "piacere" di conoscerne alcuni: gli Infected, più veloci e aggressivi dei normali "colleghi"; i Ram, colossi capaci di violente cariche e virtualmente invulnerabili se non attaccatti da tergo; e gli esplosivi -letteralmente!- Drowners, da tenere a distanza se non si vuole finire vittime del loro attacco in stile kamikaze.
Nel segmento che abbiamo potuto provare, malgrado gli assalti dei cadaveri ambulanti non ha mai toccato numeri da battaglia campale, abbiamo notato un ritmo frizzante e adrenalinico il giusto, piacevole senza mai essre troppo frenetico, nonostante è balzata all'occhio qualche meccanica ancora da limare (come qualche imprecisione nella hitbox dei nemici), l'idea che ci siamo fatti è che Dead Island punta tantissimo sul puro divertimento, e si presenta con le carte in regola per poter dire la propria senza timore.
Anche dal lato tecnico quel che esce è un lavoro svolto con impegno e mestiere, risultando in un impatto visivo magari non da top del top, ma estremamente piacevole e soddisfacente, grazie a modelli di discreta fattura e ambienti curati fino al più minuscolo dei dettagli; un buon risultato, specie alla luce dei problemi spesso riscontrati da altre produzioni con alle spalle una gestazione lunga e apparentemente travagliata.
Dunque, a due mesi dall'uscita, Dead Island ha finalmente mostrato le proprie carte, e l'impressione è quella di un prodotto onestissimo, in grado di rivelarsi pienamente all'altezza di quello che il pubblico si aspetta. Possiamo quindi rimandare alla fine di quest'estate questa nuova apocalisse zombesca con immutata curiosità e interesse, augurandovi nel frattempo buone vacanze... magari suggerendovi, stavolta di optare per una più tranquilla settimana bianca...
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Mazzate tra amici contro orde di non morti, armi improprie a volontà, elementi ruolistici e un setting paradisiaco... se queste sono le premesse, è più che lecito sperare che il finale di quest'estate videoludica sarà caldissimo...