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Hands On D4: Dark Dreams Don't Die

Abbiamo provato il nuovo titolo di Swery!
Roberto VicarioDi Roberto Vicario (13 novembre 2013)
Un veloce viaggio nella fredda Monaco di Baviera ci ha permesso di toccare con mano alcuni dei giochi che andranno a comporre l'ormai imminente line up di lancio di Xbox One. Tra i tanti titolo presenti, l'unico intruso con uscita post lancio, era nientemeno che il nuovo gioco di Hidetaka Suehiro, meglio conosciuto come Swery65. Ovviamente, l'abbiamo provato per voi e ve ne parliamo all'interno di questo articolo.

Un detective paranormale


Chiunque abbia avuto modo di giocare, anche in maniera fugace, Deadly Premonition è sicuramente a conoscenza delle enormi potenzialità che lo sviluppatore possiede in termini di story telling, design dei mondi di gioco e soprattutto caratterizzazione dei personaggi.

Tutti questi elementi traspaiono in maniera piuttosto netta anche in questo D4 - Dark Dreams Don't Die, con l'inedita variante di un comparto visivo che, grazie alla potenza della next gen, offre finalmente un prodotto godibile sotto l'aspetto grafico.

La demo era ambientata all'interno di un aereo, la stessa location che si era palesata agli occhi dei giocatori giapponesi durante il Tokio Game Show. Prima di farci agitare le mani davanti a Kinect, lo sviluppatore ci ha introdotto a quello che sarà il contesto e la storia su cui si basa D4.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 1
Ecco qui il nostro bel protagonista, dal look trasandato.
Il nostro personaggio si chiama David Young, un giovane detective con un potere alquanto particolare: viaggiare indietro nel tempo. Questo potere, suo malgrado, gli tornerà ancor più utile nel momento in cui sua moglie, Peggy, verrà brutalmente assassinata. Spetterà quindi al nostro “eroe” capire chi può aver ucciso la moglie partendo da un semplice indizio, una lettera D - da cui prende il nome anche il titolo - pronunciata dalla moglie prima di spirare. David dovrà quindi sfruttare diversi oggetti chiamati “Memento” che gli permetteranno di viaggiare a ritroso nel tempo, modificando gli eventi e cercando così di salvare la moglie.

Il suo potere ha però un limite, i Memento spediscono il nostro investigatore in luoghi che vedono persone coinvolte nell'omicidio della moglie oppure in cui si sono verificati eventi che hanno portato all'omicidio, senza però dargli precise indicazioni. Starà quindi al giocatore investigare e capire quali collegamenti ci sono tra quella situazione e sua moglie Peggy.

Per far questo il titolo di Swery si basa su un giusto mix tra fasi investigative in cui l'avventura assomiglia in tutto e per tutto ai classici punta e clicca, alternando delle fasi più action in cui dovremo agitare le mani sulla schermo per compiere determinate azioni.

Essendo un titolo pensato per Kinect, la nostra maggiore preoccupazione era la risposta della periferica ai nostri comandi, ed in questo senso siamo usciti piuttosto rinfrancati dalla nostra prova. I comandi sono stati ben implementati e con dei semplici gesti saremo in grado di interagire sia con i personaggi quanto con i vari oggetti presenti nell'ambiente di gioco.

Muovendo la mano verso destra o sinistra sposteremo la visuale d'interesse, mentre muovendo il cursore su un oggetto e compiendo un rapido gesto, potremo analizzarlo. Anche tutti i movimenti contestuali si effettueranno in base a quello che dovremo fare. Aprire una porta o l'alloggiamento del bagaglio, sedersi e così via, dovranno essere tutti movimenti mimati. Non mancheranno inoltre le interazioni con i personaggi. in questo caso oltre a poter rispondere a voce utilizzando il microfono della periferica, potremo muovere liberamente il nostro collo per vedere il personaggio da diverse inquadrature.

Pur trattandosi di un ambiente relativamente piccolo, l'aereo è stata l'occasione di conoscere personaggi che dimostrano quanto il gioco sia intriso della follia visionaria di Swery. Personaggi quali l'agente US Marshall Derek Buchanan o il criminale Antonio Zapatero, per non parlare poi di un improbabile stilita che si fa accompagnare da un manico da donna, sono tutti esempi di come il titolo - esattamente come visto in Deadly Premonition - riesca a far convivere elementi quasi comici ad altri decisamente più maturi. In questo senso, anche i dialoghi dimostrano quanto il titolo si ponga su un piano decisamente surrealistico, elemento mai ripudiato da Swery.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 2
La follia di Swery è pienamente percepibile anche dai personaggi che incontreremo.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 3
Antonio Zapatero, un pericoloso criminale, anche se non sembra.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 4
Le scene di azione ci chiederanno diversi movimento mimandoli con le mani.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 5
Questa Hostess sarà protagnista di un simpatico siparietto con David.
Quello che più ci ha colpito però è l'enorme interazione che possiamo avere all'interno dell'area di gioco. Puntando due dita alle tempie attiveremo una particolare visione che ci permetterà di vedere tutti gli elementi sensibili, e con il quale poter interagire, che ci circondando. Questa particolare modalità ci permetterà anche di scovare nuovi memento che, come ci è stato sottolineato, non sempre serviranno ad attivare nuovi viaggi temporali, ma a volte saranno semplici oggetti utili a scoprire qualcosa di più sui protagonisti dell'avventura.

Usare questa particolare visione e compiere in generale azioni, ci farà consumare stamina, rappresentata sullo schermo da una barra posta in alto a sinistra. Dovremo fare sempre molta attenzione a non consumare mai del tutto la nostra energia, pena l'uscita dal viaggio temporale. Per evitare questo fastidioso inghippo dovremo far mangiare a David del cibo che troveremo in giro oppure acquistandolo da uno strano shop gestito da un gatto di cui però non ci è stato rivelato altro.

Come detto il titolo non è semplice investigazione, ed in più di una occasione saremo costretti a far uso della forza o dell'agilità utilizzando le mani. Nel nostro caso ci siamo trovati a dover fermare il criminale Zapatero, sfuggito al controllo dell' US Marshall, con una scazzottata che si è consumata tra i sedili dell'aeromobile.

Queste fasi mischiano diversi elementi come: muovere le mani in diversi punti, effettuare movimenti particolari (come simulare il movimento di dare un pugno), urlare all'interno del microfono qualcosa utilizzando la voce, e infine compiere quelle sono chiamate Synchro Stunt. Queste altro non sono che azioni chiave all'interno dello scontro, come simulare la battuta con una mazza da baseball. Tutto questo oltre ad essere divertente, rende a livello coreografico le scazzottate estremamente divertenti e coinvolgenti, senza contare il fatto che sbagliando un'azione la scena si modificherà in maniera contestuale, rendendo così sempre diversa ed imprevedibile la sequenza. Il titolo è anche giocabile con il pad della Xbox One, anche se per stessa ammissione dello sviluppatore, il progetto è stato pensato principalmente per Kinect.

Sotto l'aspetto visivo il titolo fa un pesante uso di cel shading, e dobbiamo ammettere che quest'ultimo sembra essere stato usato in maniera davvero impeccabile. I modelli poligonali dei personaggi sono estremamente dettagliati e carismatici, così come gli ambienti di gioco che regalano un sacco di spunti di interesse. Rimaniamo in attesa di capire come si comporterà il titolo in spazi più ampi e complessi, anche se lo sviluppatore ci ha assicurato che non mancheranno spazi aperti all'interno dell'avventura. Come annunciato, il titolo uscirà sotto forma di episodi che alla pari di The Walking Dead, usciranno a cadenza regolare una volta rilasciato il primo.

Nonostante la prova si stata abbastanza breve e limitata ad un'area abbastanza contenuta, D4 ha stuzzicato la nostra fantasia. La storia sembra molto interessante e fuori dagli schemi, la caratterizzazione dei personaggi è ottima e la risposta della periferica sembra essere più che soddisfacente. Il titolo di Swery potrebbe rivelarsi davvero una freccia in più nella già ricca faretra di Xbox One, staremo a vedere.
D4: Dark Dreams Don't Die - Immagine 6
Nelle tante azioni che si posso compiere, ce ne sono alcune abbastana futili, tra cui prendere un caffé.
il nuovo titolo di Swery si è dimostrato un prodotto interessante e progettato in maniera molto intelligente per la periferica Kinect. Una storia accattivante e una serie di persoanggi fuori dal comunce potrebberemo essere elementi importanti in grado di portare al successo questo particolare progetto.