Il personaggio che sceglierete sarà diverso non solo nell'aspetto, ma anche nell'equipaggiamento e nelle abilità, questa volta
Giocare bene significherà, anche una volta, mescolarsi tra la folla ed attaccare silenziosamente, quando il nemico meno se lo aspetta
In fin dei conti fu un esperimento tutto sommato simpatico, a patto che si riuscisse a sopportare i ritmi di gioco non proprio elevatissimi. Con Revelations, Ubisoft ci riprova, questa volta conscia di aver guadagnato l'esperienza necessaria per gettare nuovamente la sua creazione nel famelico mondo dell'online, magari cercando di non ricadere negli errori passati. Più che di rivoluzione, qui parliamo di evoluzione. Come era anche più che lecito aspettarsi, la base è rimasta praticamente invariata: sono andate ad unirsi però delle aggiunte e dei ritocchi che promettono di rendere il tutto più interessante, soprattutto sul lungo termine.
Partendo dal principio, facciamo notare come i personaggi selezionabili non si differenzieranno più solo nell'aspetto, ma anche nelle abilità e negli sbloccabili. Guadagnando Esperienza e moneta sonante, infatti, potremo guadagnare nuovi gingilli con cui perfezionare il nostro avatar virtuale, dal semplice vestiario alle armi vere e proprie. Questo va ad unirsi ad un rinnovato editor, che ci permetterà di ritoccare l'alter-ego come più ci aggrada, dai singoli capi d'abbigliamento al colore degli stessi (anche se, ovviamente, nella Beta le opzioni non sono complete). Come qualcuno avrà già intuito, questa nuova possibilità andrà letteralmente a distruggere uno dei fondamenti principali di Brotherhood: la mimetizzazione tra la folla. Da adesso, la città non sarà più stracolma di nostri cloni, al fine di farci nascondere meglio. I giocatori “umani” saranno unici nel loro genere, e quindi leggermente più facili da individuare, anche se tutti i vecchi trucchi sembrano funzionare ancora. Nonostante le differenze estetiche con le Intelligenze Artificiali, mischiarsi tra i civili aiuterà lo stesso a far perdere le nostre tracce, anche se con meno sicurezza che in passato.
Tutte le mosse che abbiamo imparato a conoscere durante gli anni, saranno presenti anche nel multigiocatore, scalate comprese
Mettendo a segno uccisioni particolari, otterremo più Punti Esperienza. Grazie a questi e ai soldi, potremo sbloccare nuovo armamentario e vestiario per i nostri alter-ego digitali
È qui che entra in gioco la nuova modalità Deathmatch. Apparentemente è una normale Caccia, ma stavolta dovremo arrivare alla vittoria senza radar o segnalini di sorta, affidandoci solo ai nostri occhi. L'unico nostro aiuto sarà l'immagine del bersaglio, che si illuminerà prontamente quando quest'ultimo sarà nella nostra linea di tiro. Gli indizi per portare a compimento la missione sono piuttosto vaghi, come potete capire, e rende il tutto molto più hardcore. C'è poi Caccia all'Uomo, una sorta di Caccia a squadre, dove due team si alterneranno i ruoli di cacciatori e prede, costringendo i giocatori della stessa bandiera a cooperare per il bene comune. Proprio per rimanere in tema di “bandiere”, come non nominare Assalto alla Bandiera? Come il nome lascia intuire, è un Capture the Flag piuttosto classico, come ormai se ne sono visti a migliaia in tanti altri titoli. Lo scopo delle due squadre sarà quello di infiltrarsi nella base nemica, ovviamente dall'altra parte della mappa, rubare una bandiera e tornare al proprio Quartier Generale con il bottino ancora tra le mani.
Quello che differenzia Assassin's Creed dalla concorrenza, ancora una volta, è il fatto che tutto il ben di Dio disponibile nella campagna in singolo sarà riutilizzabile anche nel multiplayer. Parliamo ovviamente del parco mosse, capace di rendere i protagonisti dei serial killer spietati e pieni di risorse, anche online. Così come succede in altri prodotti dallo stampo più adventure (come Uncharted, per dirne uno), anche qui sarà possibile arrampicarsi e sfruttare la conformazione dei livelli per avvantaggiarsi in fase di fuga o di attacco. Inoltre, sono stati aggiunti tanti premi, medagliette e potenziamenti ottenibili nei modi più disparati, una sorta di assicurazione che dovrebbe tranquillizzarci riguardo l'appeal del gioco a lungo andare.
Anche graficamente abbiamo notato dei miglioramenti più o meno marcati, sia sul sistema d'illuminazione che sulla realizzazione delle ambientazioni in sé. Come ben saprete, Ubisoft ha deciso di abbandonare definitivamente il contesto italiano per uno più orientale, e stilisticamente ci siamo. Colori ed elementi dello scenario risultano azzeccati, anche se il resto sembra essere ancora una volta un copia-incolla dai predecessori (animazioni in primis, identiche ormai da troppi anni).
Sono state aggiunte tante medaglietti e premi particolari ottenibili per mezzo di azioni altrettanto particolari. Date uno sguardo al menù, per farvi un'idea
Non aspettatevi chissà quanti cambiamenti rispetto a Brotherhood. Bene o male, tutto è rimasto lì com'era, ma con qualche chicca in più. Che il gioco completo abbia qualche asso nella manica di cui ancora non siamo al corrente?
Difficile esprimersi riguardo al multigiocatore di Revelations ma, visti i precedenti, siamo sicuri non ci sia più il rischio di un buco nell'acqua. Il lavoro di Ubisoft si è basato maggiormente sul perfezionare tutto quello che già aveva a disposizione, più che rivoltarlo come un calzino. Tutti coloro che avevano apprezzato l'esperimento di Brotherhood troveranno in questo nuovo episodio pane per i propri denti, con vari ritocchi che vanno ad inficiare principalmente la personalizzazione dei protagonisti e le modalità di gioco a disposizione. Per non parlare del fatto che, contenutisticamente, la Beta offre la metà della metà del prodotto completo. Convinti ancora una volta che sarà la storia in singolo a farla da padrone, non possiamo però che essere contenti del fatto che il multigiocatore - ancora una volta - si presenterà come un simpatico diversivo tra una... rivelazione e l'altra!