Burnout Paradise - Xbox 360

gioko favoloso ve lo consiglio

secondo me quaeto gioco farà scintille + di burnout revenge 4 e Dominator

Il free roaming, croce e delizia dei videogiochi dopo il successo di GTA, decine di titoli ci hanno provato quasi sempre con risultati da dimenticare. Ed ecco che anche Burnout dopo NFSU2 lo inserisce nel suo contesto di velocita'. Vi ricordate in San Andreas lo stupore di passare dalla citta' alle distese campagnole? Bene ecco il primo difetto, niente di simile in BP, si passa dal centro ai tornanti di montagna con alcune variazioni (per esempio seguire la ferrovia), la citta' non e' tutta uguale ma onestamente mi sarei aspettato qualche prateria o qualche passaggio in terre desolate che avrebbero reso piu' facile la memorizzazione delle strade.
Secondo. Nessun navigatore, solo una minimappa sempre presente e degli indicatori stradali nella parte alta dello schermo...Provate voi durante una gara a 300 allora a seguire la mappa, per non parlare delle scorciatoie che magari vi portano in direzione ostinata e contraria rispetto all'arrivo.
Terzo. Nessun passaggio giorno notte, nessun cambio climatico.
Ci saranno con gli aggiornamenti? Waw! 70 euro e in piu' devo pagarmi gli aggiornamenti...
Andando avanti ne;l gioco aumenta la difficolta' e le gare divengono spesso frustranti sopratutto a causa della difficolta di tenere d'occhio la mappa.
Parlando in positivo ci sono i 60 fps (li amo), una fluidita' costante e nessun caricamento,e, il modello di guida arcade piu' appagante di sempre.
Un bel gioco indispensabile su PS3 ma si doveva fare di piu'.

un gioco completamente reinventato 400km
di strada da esplorare e 75 vetture.quest anno need for speed mi ha deluso ma EA è riuscita a creare un gioco fantastico che è alla pari di halo3

fortyssimo

stratosferico

Il primo impatto con Burnout Paradise è stato come schiantarsi contro un muro a duecento chilometri orari: l'obiettivo unico, che poi non è altro che il divertimento principale, è il puro gusto di superare ogni limite, infrangendo qualsiasi voglia codice stradale (e morale) con la propria vettura per poi assistere ad uno degli spettacoli più elaborati nella storia dei videogiochi di guida.
Gli incidenti a Paradise City non sono altro che la proiezione castrata, censurata di quanto la nostra immaginazione vorrebbe assistere nella vita quotidiana di tutti i giorni: speronare quel pendolare che viaggia a quaranta chilometri orari davanti a noi.
Questo gioco rappresenta una sorta di cura contro ogni stress, gli incidenti non sono condannati bensì valorizzati, essi sono le nostre paure da esorcizzare.
Non si finisce in quel labirinto di elaborazioni per incrementare le prestazioni del proprio bolide come accade in altri titoli, non si parla di "tuning" ma di immediatezza, non si tratta di pianificare ma di agire.
Una nota del tutto particolare va anche a quegli elementi trasversali quali cartelloni pubblicitari, elementi che fungono da sponsor e abbattono finalmente il discorso della pubblicità occulta, basti pensare alla voce femminile della dj che invita i giocatori a collegarsi al sito ufficiale per ottenere ulteriori informazioni riguardanti il gioco.
Concludendo Burnout Paradise è un titolo che non raggiunge la perfezione ma osa spingere dove altri non osano (da prendere in considerazione gli incidenti in Need For Speed Pro Street o l'esagerazione di Flatout Ultimate Carnage) si tratta insomma di una sana dose di arcade, ciò a cui i primi videogiochi puntavano.

Pur non avendo mai posseduto un Burnout li conoscevo già tutti e sempre mi hanno colpito per la loro maestosità grafica e per il loro infinito divertimento......Questo sicuramente non è da meno......(9 e non 8 e mezzo per il coraggio che ha avuto Criterion di aggiungere il free roaming)