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Giocato Laser League

Laser League ha le carte in regola per essere l'eSport della prossima stagione.
Daniele MarianiDi Daniele Mariani (9 giugno 2017)

Fra tutti i titoli mostrati durante l’anteprima E3 di 505 Games, l’impressione migliore è stata quella lasciata da Laser League -un “tranquillo” giochino indie di Roll7 (gli stessi di OlliOlli e Not A Hero), di quelli che promettono di uscire senza troppa fanfara ma con tutte le carte in regola per essere ricordati a lungo.

C’è solo gameplay in Laser League, cosa che sarebbe già sufficiente a gridare al miracolo di questo periodo: niente lore o velleità artistico/narrative, solo un “arcade multiplayer sport game” con visuale dall’alto dove diverse squadre si affrontano in una arena nel tentativo di attivare dei letali muri laser (rotanti, cangianti, semoventi -insomma, un inferno) e di ingannare, stordire o spingere gli avversari contro i propri muri -evitando allo stesso tempo quelli attivati dall’altra squadra.

Sembra poco? È perché dovreste provarlo. Ogni partita di Laser League è fondamentalmente un frenetico capture the flag -dove le bandiere vanno a spasso per il campo di battaglia e spesso hanno i denti: entrare in contatto con un nodo infatti ne attiva i muri laser collegati (in ogni genere di forma: ad angolo, a raggiera, perpendicolari o altro), che procederanno con i loro movimenti a rendere il resto del campo di battaglia più insidioso.

Ogni arena, tuttavia, è fondamentalmente diversa: non tanto nella forma (stiamo sempre parlando di arene quadrate, o rettangolari, grande giusto un intero schermo per il massimo controllo della campo di battaglia), ma piuttosto nei pattern stabiliti dai vari muri laser: a griglia, a cerchi, a spirale, a quadrati concentrici -ogni arena è caratterizzata dalla forma e dalle figure composte dalle proprie barriere laser, che partono in numero esiguo lasciando ampio spazio ai giocatori ma che andranno a moltiplicarsi e a muoversi sempre più velocemente.

Laser League - Immagine 1

Laser League fa dell’immediatezza il proprio punto focale, in pura tradizione “easy to learn, hard to master”, anche per quanto riguarda i controlli -solo il pad per il movimento, e un pulsante per l’attivazione di un potere speciale, scelto ad inizio partita: Smash, per effettuare una breve carica con uno scudo laser e stordire un avversario; Ghost, per garantirsi alcuni secondi di invulnerabilità alle barriere laser nemiche; Thief, per attivare un’aura capace di convertire al proprio colore tutti i nodi nemici al suo interno; Blade, per un attacco a brevissima distanza ma capace di one-shottare qualsiasi nemico; Shock, un altro attacco ad area ma questa volta capace di stunnare qualsiasi avversario; ed infine Snipe, capace di tracciare delle letali linee sul campo di battaglia fra la propria posizione ed alcuni beacon lasciati in precedenza.

Il risultato è quello di un gameplay tanto adrenalinico quanto strategico, un equilibratissimo mix fra le varie mappe e combinazioni di ruolo che promette di accontentare ogni tipo di giocatore, dal cerebrale (Thief e Shock, per interventi strategici il primo e per il controllo di intere zone il secondo ) ai più aggressivi (come Blade e Smash). La scelta di non inserire un timer ma di utilizzare invece il soft limit di una mappa sempre più veloce e complessa sembra allo stesso modo una intuizione geniale, capace allo stesso tempo di permettere partite rapidissime così come estenuanti sfide al primo errore fra avversari allo stesso livello

Laser League - Immagine 2

Il titolo, provato in versione pre-alpha e quindi privo alcune funzionalità avanzate, si è rivelato sorprendentemente stabile e intuitivo, costruito su una meccanica elementare ed accattivante al tempo stesso. A quello che ci è stato detto, Laser League verrà rilasciato al pubblico attraverso una beta (le cui modalità di accesso sono ancora da decidere), per poi procedere ad un early access questa estate ed una release su PC e console nel più breve tempo possibile. Attendiamo con ansia una release Switch, che fra portabilità e joy-con promette sicuramente di esserne la versione migliore.