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Risultati da 101 a 110 di 154
  1. #101
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Ma invece è proprio il sentimento alla base che dà la misura: il criminale attraverso la pena non vede l'ingiustizia di ciò che ha fatto (come potrebbe del resto?), non capisce di aver sbagliato, semplicemente fa un ragionamento basilare di utlità, la classica scelta fra più o meno dolore e più o meno piacere nel caso del patteggiamento.
    Il criminale che esce fuori di prigione come quelle che rischia d'andarci, pensa e pensarà sempre a non farsi beccare, e sempre e solo per ragioni pratiche, nessuno scontro di ideologia.

    Quindi anche l'eventuale monito della pena dura rientrerebbe in questa logica.

  2. #102
    Yay L'avatar di Feleset
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    Personalmente trovo che sia parecchio infantile dividere le persone in "buoni" e "cattivi". Qui molti hanno parlato di indignazione nei confronti dei pedofili o degli stupratori, ma nessuno pensa che magari ci sono dei motivi per cui uno arriva a fare quelle cose? Pensate che uno si svegli la mattina e decida di violentare un bambino? Non è che magari quel comportamento deriva dal fatto che suo padre l'ha picchiato per tutta l'infanzia? Non è che magari uno stupratore agisce così perché è cresciuto in una famiglia di assassini?
    E chi lo dice che un assassino non sia per esempio un bravo cuoco o un bravo matematico? Con ciò non dico ovviamente che i delinquenti non vadano puniti, però ucciderli significherebbe marchiarli come "il Male", concetto troppo assoluto per essere associato a un qualcosa di reale.
    Per quel che mi riguarda, chi commette un crimine va curato. Non è detto che sia recuperabile, però non provarci significa dare per scontato che non ci sia niente da fare, quindi torniamo al discorso di prima. Il carcere come punizione va bene, però se non ci si associa una cura psichiatrica o psicologica non serve a molto.

    Ah, a me spaventa molto di più la pena di morte del carcere italiano.

  3. #103
    The Man Without Fear L'avatar di Daredevil
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    Ovvio, il carcere italiano è un villaggio vacanze

  4. #104
    Dancing Dude L'avatar di foppa21
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    Citazione Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
    Personalmente trovo che sia parecchio infantile dividere le persone in "buoni" e "cattivi". Qui molti hanno parlato di indignazione nei confronti dei pedofili o degli stupratori, ma nessuno pensa che magari ci sono dei motivi per cui uno arriva a fare quelle cose? Pensate che uno si svegli la mattina e decida di violentare un bambino? Non è che magari quel comportamento deriva dal fatto che suo padre l'ha picchiato per tutta l'infanzia? Non è che magari uno stupratore agisce così perché è cresciuto in una famiglia di assassini?
    E chi lo dice che un assassino non sia per esempio un bravo cuoco o un bravo matematico? Con ciò non dico ovviamente che i delinquenti non vadano puniti, però ucciderli significherebbe marchiarli come "il Male", concetto troppo assoluto per essere associato a un qualcosa di reale.
    Per quel che mi riguarda, chi commette un crimine va curato. Non è detto che sia recuperabile, però non provarci significa dare per scontato che non ci sia niente da fare, quindi torniamo al discorso di prima. Il carcere come punizione va bene, però se non ci si associa una cura psichiatrica o psicologica non serve a molto.

    Ah, a me spaventa molto di più la pena di morte del carcere italiano.


    Hai ragione, ogni persona che si macchia di un certo tipo di crimine efferato ha un proprio background personale. Ma gli esempi che hai citato secondo me aggravano la posizione di chi li commette, non la "allentano".
    Se da piccolo un uomo viene violentato dal padre, ad esempio, con quale faccia può riservare a suo figlio, o un altro bimbo qualunque lo stesso trattamento, visto che si è reso conto, in prima persona, sulla propria pelle, del male e della sofferenza, che quel gesto provoca in chi lo subisce?

    Se mio padre mi avesse picchiato da piccolo, lo avrei ritenuto una merda, e di sicuro non finirei mai per menare mio figlio, o un'altro bambino.

    Molti parlano di curare assassini, pedofili o criminali con lo scopo di reinserrirli in società. Io la vedo diversamente, ed ammetto di essere molto estremista.
    Quando un uomo ammazza una persona, non riesco a pensare "l'assassino va curato". Sarò stronzo e crudele, ma non posso concedere una seconda possibilità a chi ha fatto uno sbaglio di questo calibro.
    Io penso di più alla vittima, alla vita che ha distrutto, alla famiglia di chi rimane senza una persona cara. Ai figli che rimangono orfani, o menomati (vedi il superstite della strage di Erba, per esempio). Con quale faccia possiamo dire a chi uccide una persona "Ok, ti curo, e ti dò un'altra chance?".
    E le vittime? Subiscono e basta? cornute e mazziate?
    Uno cerca di uccidermi, mi spara, io non muoio ma rimango paralizzato.
    E il mio aggressore viene curato, dopo 2 anni torna in società. Risultato: io ho la vita rovinata, lui può ricominciare d'accapo?
    C'è giustizia in questo? C'è equità nel modo di trattare chi non ha mai fatto male ad una mosca, e chi invece ha provocato sofferenza e dolore non cancellabile nel tempo?

    Mi rendo conto che in una dicussione su questo tema le sfaccettature sono molte, ma non posso fare a meno di pensarla così.

    Io sono un forcaiolo convinto, non ne vado fiero ma non me ne vergongo neanche.

    Massimo rispetto però a chi la pensa diversamente. non condivido, ma non criminalizzo nessuno.
    Ultima modifica di foppa21; 16-06-2011 alle 15:50

  5. #105
    Yay L'avatar di Feleset
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    Citazione Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
    Hai ragione, ogni persona che si macchia di un certo tipo di crimine efferato ha un proprio background personale. Ma gli esempi che hai citato secondo me aggravano la posizione di chi li commette, non la "allentano".
    Se da piccolo un uomo viene violentato dal padre, ad esempio, con quale faccia può riservare a suo figlio, o un altro bimbo qualunque lo stesso trattamento, visto che si è reso conto, in prima persona, sulla propria pelle, del male e della sofferenza, che quel gesto provoca in chi lo subisce?

    Se mio padre mi avesse picchiato da piccolo, lo avrei ritenuto una merda, e di sicuro non finirei mai per menare mio figlio, o un'altro bambino.

    Molti parlano di curare assassini, pedofili o criminali con lo scopo di reinserrirli in società. Io la vedo diversamente, ed ammetto di essere molto estremista.
    Quando un uomo ammazza una persona, non riesco a pensare "l'assassino va curato". Sarò stronzo e crudele, ma non posso concedere una seconda possibilità a chi ha fatto uno sbaglio di questo calibro.
    Io penso di più alla vittima, alla vita che ha distrutto, alla famiglia di chi rimane senza una persona cara. Ai figli che rimangono orfani, o menomati (vedi il superstite della strage di Erba, per esempio). Con quale faccia possiamo dire a chi uccide una persona "Ok, ti curo, e ti dò un'altra chance?".
    E le vittime? Subiscono e basta? cornute e mazziate?
    Uno cerca di uccidermi, mi spara, io non muoio ma rimango paralizzato.
    E il mio aggressore viene curato, dopo 2 anni torna in società. Risultato: io ho la vita rovinata, lui può ricominciare d'accapo?
    C'è giustizia in questo? C'è equità nel modo di trattare chi non ha mai fatto male ad una mosca, e chi invece ha provocato sofferenza e dolore non cancellabile nel tempo?

    Mi rendo conto che in una dicussione su questo tema le sfaccettature sono molte, ma non posso fare a meno di pensarla così.

    Io sono un forcaiolo convinto, non ne vado fiero ma non me ne vergongo neanche.

    Massimo rispetto però a chi la pensa diversamente. non condivido, ma non criminalizzo nessuno.
    Chi ha subito violenze da piccolo spesso cresce con dei disturbi mentali che poi gli causano queste deviazioni. Non è una questione di ragionare, qui si parla di persone traumatizzate a vita che badano ben poco alla logica. Certo, non tutti diventano così, e difatti ci sarà anche chi al contrario non farebbe mai del male a una mosca proprio perché è stato picchiato o violentato, però capisci che a volte subire certe cose ti segna a vita dal punto di vista mentale.

    Per quanto riguarda la rieducazione, è ovvio che se uno ha ucciso una persona o ha tentato di ucciderla non la liberi dopo due anni. Ma d'altra parte ucciderla non rimette certo le cose a posto.

  6. #106
    Senior Member L'avatar di Andrew Clemence
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    Pro pena di morte...

  7. #107
    Senior Member L'avatar di Andrew Clemence
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    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
    Ma invece è proprio il sentimento alla base che dà la misura: il criminale attraverso la pena non vede l'ingiustizia di ciò che ha fatto (come potrebbe del resto?), non capisce di aver sbagliato, semplicemente fa un ragionamento basilare di utlità, la classica scelta fra più o meno dolore e più o meno piacere nel caso del patteggiamento.
    Il criminale che esce fuori di prigione come quelle che rischia d'andarci, pensa e pensarà sempre a non farsi beccare, e sempre e solo per ragioni pratiche, nessuno scontro di ideologia.

    Quindi anche l'eventuale monito della pena dura rientrerebbe in questa logica.
    Però la pena di morte eliminerebbe il problema

  8. #108

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    Citazione Originariamente Scritto da Feleset Visualizza Messaggio
    Chi ha subito violenze da piccolo spesso cresce con dei disturbi mentali che poi gli causano queste deviazioni. Non è una questione di ragionare, qui si parla di persone traumatizzate a vita che badano ben poco alla logica. Certo, non tutti diventano così, e difatti ci sarà anche chi al contrario non farebbe mai del male a una mosca proprio perché è stato picchiato o violentato, però capisci che a volte subire certe cose ti segna a vita dal punto di vista mentale.

    Per quanto riguarda la rieducazione, è ovvio che se uno ha ucciso una persona o ha tentato di ucciderla non la liberi dopo due anni. Ma d'altra parte ucciderla non rimette certo le cose a posto.
    Sì, ma stiamo parlando di casi, no? Non possiamo giustificare tutti per questa ragione, perchè è vero che esisteranno casi che dimostrano che esistono delle persone con menti deviate che violentano i bambini perchè da piccoli hanno subito lo stesso, ma esistono altrettanti casi con persone sane di mente e con infanzie immacolate che magari per un nulla, per una giornata storta, fanno altrettanto.

  9. #109
    Senior Member L'avatar di Majin Broly
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    A questo punto mi devi mettere una fonte che citi una persona definita sana che abbia commesso atti di pedofilia perché si è alzata male una mattina però.

  10. #110
    The Man Without Fear L'avatar di Daredevil
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    Che io sappia, da profano quale sono, che un pedofilo prova attrazione sessuale verso i minori così come un uomo perfettamente normale abbia attrazione verso le donne, o un omosessuale verso altri uomini. Ci sono davvero persone che hanno questo tipo di problemi, magari si fanno aiutare pure per poter andare avanti con una vita normale e non pensarci, ma la natura è quella che è. Certo, difficile che basti alzarsi male la mattina per decidere di fregarsi dei limiti auto-imposti, però può capitare che prima o poi il muro ceda.

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