Ecco quello che ha fatto Paine nel pomeriggio:
Il sole splendeva sulla spiaggia privata dove Nooj e Baralai stavano prendendo il sole. Soffiava una leggera brezza rinfrescante, così uno poteva fare la lucertola sulla sdraio e non morire essiccato. Paine si diresse spedita verso i suoi amici. Entrambi erano in costume, Nooj faceva una certa impressione, ma Paine nn si stupì di trovare Leblanc in topless sdraiata su di lui. Baralai sembrava dormire. Paine deglutì alla sua vista: era davvero molto bello...il primo pensiero femminile da anni! Sembravano tutti e tre addormentati e Paine ne approfittò per guardare più da vicino Baralai. Si, sicuramente, lui era meglio di Nooj. Ma prima che potesse eccitarsi abbastanza, Baralai aprì gli occhi. – Oh! Paine! – Anche Nooj e Leblanc si svegliarono. – Cosa...Paine! –
- Oh...il fagiano! –
- Dillo ancora e ti rovino –
- e-ehm.... – borbottò Baralai per allentare la tensione. –Allora Paine? Cosa ti porta qui? –
- Per il matrimonio di Yuna abbiamo pensato di fare un asta e una spada commemorativa, con magari dei ringraziamenti per i loro servigi da parte della Lega e Yevon. Anche Gippal ci aiuterà. Accettate? –
- Non vedo il problema! – esclamò Nooj –anzi, è un ottima idea! Avete già deciso il testo delle dediche? –
- No, Rikku dice che deve essere una cosa “spontanea” –
- Io ci sto. Quando saranno pronte? – chiese Baralai, che Paine trovava, con un po’ di spavento, sempre più attraente.
- ...appena Gippal le avrà finite ve le portiamo noi –
- molto bene, tesoro cara... adesso che hai finito, Noojy, che ne dici di giocare un po’ con me? – chiese Leblanc strusciandosi su Nooj, che nn seppe resistere. – Andiamo, tesoro – e sparirono verso una delle case del villaggio.
- Sembrano felici – notò Paine.
- Si, lo sono. Nooj conta di sposarla fra un mese. –
- E io che pensavo che fosse incinta...-
- Anche volendo, nn potrebbe –
- Perché? –
- Perché Nooj oltre che perdere la gamba ha perso anche qualcos’altro... –
- Oh... – Paine si soffermò su quel pensiero. davvero sconvolgente.
- Allora, Paine – continuò Baralai – Come stai? – Paine rispose dopo alcuni secondi di meditazione. – Meglio. Non troppo bene, ma meglio di prima. –
- C’è qualcosa che nn va? –
- No, è che...dopo la cava delle pene, ho capito molte cose...ho capito che ho sbagliato tutto... –
- Perché dici questo? -
- Io... - esitò. – io sono diventata fredda e distante, solo perché pensavo che voi tutti aveste tradito me e voi stessi. Per dimenticarvi, mi sono ridotta a essere così... –
- Tu nn sei una brutta persona. Tu mi piaci molto. - Paine nn fraintese la frase, ma le diede cmq piacere. Avrebbe tanto voluto che qualcuno l’amasse...
- grazie –
- Di niente - sorrise lui. Si guardarono per lungo tempo, durante il quale Paine si sentì sempre più attratta. Dopotutto, lei era una donna, e Baralai un bell’uomo. – Ehi, mi fai vedere la camera? – gli chiese, un po’ annebbiata.
- Bhe, credo che sia occupata da Nooj e Leblanc. Ma se vuoi puoi vedere la dependance... –
- Guidami. – Baralai la condusse verso la casa che avevano comprato, una lussuosa abitazione a due piani con piscina. I due andarono verso la vasca ed entrarono nel mini appartamento di fronte. Paine aveva deciso: era il momento di tornare donna. Prima che Baralai potesse dire qualcosa, lei lo baciò passionale, come volesse prendergli l’anima. Lui la sansò. – Ma che fai? -
- Tu mi piaci, Baralai. Ho sbagliato per troppo tempo. Ora voglio rimediare. –
- Stando con me? –
- Oh, si...oh...si... – sussurrò prima di baciarlo di nuovo. Baralai si lasciò sedurre, chiuse la porta e si lasciò trasportare in paradiso...