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Divorced Member
Ok, pensavo di aver detto di tutto già allora, ma in realtà sono (ancora adesso) continuamente stimolato dallo stravagante (quanto incoerente e incasinato) processo creativo di Dragon Ball.
Inoltre, questo thread è diventato davvero troppo caotico: sono partito introducendo il tutto con la storia della prima serie in Italia, poi la "trattazione" del doppiaggio Wolfgang, poi sono passato ai contenuti dell'intera prima serie (prima sulla narrativa dell'autore, poi del primo adattamento del manga, poi di nuovo in riguardo alla narrativa dell'autore), e infine sul processo creativo dell'opera (in particolar modo la prima parte).
Questo post, oltre che per evitare che il thread finisca in seconda pagina, serve a far chiudere il cerchio (almeno con questo topic): sono partito con la storia della trasmissione della prima serie di Dragon Ball in Italia, finirò con lo stesso argomento.
Le censure dell'anime
Dalla mia nuova ricerca, è emerso fuori che la responsabilità dei tagli si deve con sempre più probabilità al distributore internazionale di Dragon Ball, l'AB Groupe.
In pratica, intorno al 1987 pare ci fosse questo imprenditore italiano (tale Silvio Berlusconi) che possedeva i diritti europei di qualsiasi anime, principalmente per trasmetterli sui canali Fininvest (anche internazionali, come la Cinq e Telecinco).
Poi però arrivarono tutta una serie di anime con presenti contenuti violenti e sessuali, e tra questi c'era Dragon Ball. I francesi (e l'AB Groupe) furono costretti a fiondarsi su questi anime... ma quando vennero trasmessi in TV in versione integrale, successe il finimondo.
Tra le lamentele principali a scatenare il tutto, si ricorda un'orribile frase da Hokuto no Ken, in cui uno dei personaggi dice ad un altro: "Sei già morto".
Questo credo sia successo perchè sino agli anni '80 i cartoni animati erano una forma di narrazione proveniente da una letteratura per ragazzi ben più ingentilita, infantile e didattica di qualsiasi cosa sarebbe stata diretta presso ragazzi ed adolescenti in seguito. Così, questi nuovi prodotti hanno portato a confusione ed incertezza presso diversi editori, e ovviamente presso il pubblico.
In Francia poi c'era un team di psicologi a decidere cosa e come dovesse andare in onda, e con questo si spiega la versione tagliata della prima serie di DB arrivata qui da noi.
Fininvest entrò in diversi contenziosi con i francesi, per poter acquistare i diritti di questi nuovi anime... molti di questi, nel frattempo, vennero comprati (anche a pezzi) da una società italiana nota come Doro. Nel caso di Dragon Ball, il doppiaggio venne affidato a Play World, che così curò (da cani) una versione integrale della prima tranche di episodi, poi trasmessi su JTV per anni.
Ora, è ampiamente probabile che Fininvest/Mediaset si sia decisa a comprare i diritti italiani di Dragon Ball visto il successo che il manga stava riscuotendo, e risolti i contenziosi con i francesi.
Tra l'altro vale la pena segnalare che Mediaset non comprò le sigle di DB francese, usando quelle originali (anche se riassunte) trasmesse da JTV... sempre a proposito di fedeltà e tanto per ripetere che siamo tra i pochi paesi europei ad essersi evitati quest'autentica porcata di sigla:
E guardacaso, quando DBZ è stata trasmessa la prima volta qua da noi, era in versione quasi integrale (perchè, come detto, era stata comprata da un altro distributore, la Funanimation). Così come in Francia, è stato solo dopo le lamentele di varie associazioni che ci sono stati anche da noi tagli, censure etc.
Così come nella prima serie di DB, in Italia il problema è stato l'adattamento... problema comune, in modi diversi, a QUALSIASI SERIE TV ARRIVATA DA NOI. Attribuire a Mediaset svariate censure fatte su DB, sembra così la classica faziosità di fan che si ergono a paladini di cause perse, senza sapere poi nemmeno granchè non solo del vero Dragon Ball, ma nemmeno di questioni editoriali.
Va segnalato inoltre che addirittura - tra gli editori nostrani - Star Comics ha poi cercato di cavalcare, amplificandola, tutta questa patetica ignoranza, pubblicandola sulla posta delle loro svariate edizioni del manga di Dragon Ball.
Addirittura un lettore, a pag. 125 del 30° vol. dell'edizione cosiddetta "Blu" si chiede perchè "TORIYAMA E SHUEISHA abbiano fatto tante storie per il ribaltamento del fumetto (sic!) e invece approvino la messa in onda di codesti episodi stravolti e snaturati".
Ed è micidiale leggere che, invece di tirare in ballo la Toei, che produce l'anime, questi tirino in ballo la Shueisha (la casa editrice del manga) a casissimo, e che soprattutto Star Comics faccia pubblicare un aborto simile di lettera 
La verità è che solo il cercare di saperne di più del vero Dragon Ball - soprattutto andando oltre polemicucce, lagne infondate e sterili nozioni - è attività degna di un fan. Mi ha spinto a fare ricerche per tutto questo tempo, cercando di condividere non solo le mie "scoperte", ma anche l'entusiasmo nel cercare, trovare ed apprendere tutto questo.
Anzi: tutto sommato, è questo che ci definisce "fan".
Ultima modifica di Red; 11-05-2019 alle 18:53
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