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La cosiddetta omologazione va pure contestualizzata... tecnicamente sono stati fatti passi avanti enormi per tutti, oggi si serve meglio, si è più costanti da fondocampo, dal fondo si tira più forte sbagliando molto meno. E questo vale per tutti.
Per non dire che si sono eliminate tutte le superfici diverse dalle solite tre: via la terra verde, via i tappeti sintetici e legno indoor, etc... per il rallentamento degli slam, su Wimbledon si è discusso sino alla nausea, l'Aus Open ha cambiato superficie anche per motivi climatici (tralasciando che in teoria dovrebbe essere un po' più veloce). Il più inspiegabile cambiamento rimane ovviamente quello del Roland Garros, vergognosamente velocizzato sino ad alcune edizioni in cui si è veramente giocato su una sorta di cemento rosso... il resto riguarda soprattutto parti di stagione non propriamente memorabili, o sono fluttuazioni che si registravano anche prima, tra le edizioni dello stesso torneo.
Per il resto è un concorso di fattori già elencati, più che l'esclusivo peso dell'omologazione. Soprattutto se dietro i primi 4 c'è al massimo Wawrinka, e il resto sono più che altro loro coetanei in tremendo calo come Berdych, Tsonga e Ferret, o giovani con sbocciano mai, non mi pare ci sia altro da dire.
E poi, a parte Murray sulla terra, questi 4 sono (o erano) talmente forti che l'upset sarebbe stato difficile da vedere anche allora su qualsiasi superficie.
Oggi vincerà quasi sicuramente Djokovic. Partirà sicuramente meglio di Murray, e quello farà la differenza.
Edit: ecco, appunto
Ultima modifica di Red; 05-06-2016 alle 17:02
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