
Originariamente Scritto da
Red
A parte che in una discussione il piano emozionale non conta assolutamente niente (ma questo mi pare ovvio, al massimo conta nel vissuto, e perchè è da lì che si comincia a guardare assiduamente).
Ma poi questa cosa che non si può mettere a confronto tennisti del passato manco per niente, ecco, io non la capirò mai.
Mi spiego meglio: è ovvio (per non dire altro) che non si può dire chi è stato il più forte e neanche il più significativo della storia di uno sport, e addirittura nemmeno confrontare individui più rappresentativi di epoche diverse. Infatti quello che si fa normalmente è sottolineare l'importanza di questi qua. Per esempio, non è che nella musica classica si chiedono chi è stato migliore o chi è stato più importante, non è che confrontano Bach ed Hendel, Mozart e Beethoven, Chopin e Liszt e così via. Il confronto è sciocco, perchè hanno tutti capacità diverse, attitudini diverse che hanno in comune solo l'aver portato al massimo le loro abilità diventando dei compositori/esecutori di spicco della loro epoca. Quando si fanno questi confronti, l'unica cosa che si può fare e sottolineare l'eccezionalità di queste figure e al massimo indicare la propria preferenza verso la figura che si sente più vicina ai propri gusti.
Come si traduce questo nello sport? Lo sport vive continuamente di confronti e diversamente dall'arte non ha alcun significato storico per quello che i loro principali esponenti producono, perchè riguarda mere abilità di cose che normalmente si fanno pure per mero svago. Quindi, la storia di una disciplina sportiva attraverso gli atleti è capire come questi fessi che giocano oggi a tennis siano arrivati a fare quello che fanno e perchè... senza ovviamente scendere in tecnicismi che conoscono soltanto gli atleti e chi gli allena, perchè siamo soltanto tra appassionati che a loro volta discutono per svago.
E di conseguenza, l'eccezionalità e il significato di certe figure la puoi almeno capire leggendo e guardando (sì, anche guardando) le fonti, ed è questo che si fa quando si parla della storia dello sport. Perchè tutti questi fessi avranno avuto carattere, mentalità, predisposizioni fisiche e/o tecniche (il cosiddetto talento), ma alla fine sempre di abilità si parla, e quelle cambiano e si superano nel giro di un decennio, a volte anche prima.
Quindi il confronto tra Federer e Laver (per dirne uno) si può assolutamente fare, ma soltanto come gioco tra appassionati che hanno l'interesse di informarsi su tutte queste cose, perchè può essere divertente e addirittura costruttivo scambiare opinioni e anche informazioni con chi condivide lo stesso interesse (e pensa te, è lo stesso scopo per cui esistono i forum). Perchè loro lo sanno che lascia il tempo che trova e che hanno avuto la "sfiga" di non nascere negli anni '30... non è che sono distratti spettatori che a malapena sanno interpretare quello che guardano, ma che in compenso a fine partita si trovano la pappa pronta e digerita tramite letteratura di dubbio gusto, interessati dalla questione giusto perchè vedono questa immagine emotivamente potente dei duellanti, immagine ormai confinata ai fumetti e altra roba simile e di cui lo sport al massimo offre un surrogato.
Spero di essermi spiegato, anche se probabilmente quando rileggerò sta roba mi chiederò io stesso che cazzo ho scritto
Ma non è solo questo, io manco su Federer e Sampras potrei dare la mia opinione completa. Ma neanche su Federer e Nadal, ed ho seguito fin dall'inizio le carriere di entrambi, e pur riconoscendo che Nadal nel suo prime è stato il tennista più forte (che è diverso da più grande, più vincente e bla bla bla) che abbia calcato un campo di tennis nel giro di chissà quanto tempo. Perchè anche se sono separati da appena 5 anni, ognuno è figlio del suo tempo e tutto si evolve, l'insana illusione che tutto sia immutabile la si può solo lasciare a qualche poverino che non sa vedere al di là del suo naso.