Sostanzialmente concordo, anche se non per le ragioni che molti potrebbero addurre alle differenze di prezzo tra i due prodotti. Nel senso che se da una parte paghi tutti i costi di produzione/distribuzione, dall'altra paghi i costi di distribuzione elettronica, server e, non da ultimo, la comodità di avere il tuo prodotto sempre disponibile (a patto di avere una connessione, ovvio). Quello che invece mi fa un pò girare le palle è che il publisher trattiene per sè la quota che versa al venditore (ai miei tempi era un 25-30%), che potrebbero anche andare ad abbassare il costo globale. Da qui, però, il punto del contendere. Se ogni gioco digitale costasse mediamente un 30% in meno rispetto a quello scatolato, i negozi sarebbero sempre meno battuti da chi non gli frega una ceppa di fare collezionismo. Ma siccome publisher/produttori/quellochevuoi hanno ancora bisogno delle catene distributive, ecco che cercano di stare in pareggio per accontentare tutti e, quello che è meglio, intascare molti più soldi dando una falsa liberà di scelta all'utente.
E siccome oggi non ho molta voglia di discutere, facciamo finta che abbia ragione a prescindere.