Io sul discorso sono pessimista, cioè... siamo in Italia, l'intelletto è quello che è, l'onestà non ne parliamo proprio. E c'è persino chi la memoria storica ce l'ha, ma è pronto a sacrificarla per le ragioni più frivole ed egoistiche possibili, gente che si colloca tra i peggiori.
Del resto è proprio il campionato italiano a vivere di queste cose, senza neanche riferirsi per forza alla Juventus: se una tra Juve, Milan e Inter (quest'ultima poi nell'esilarante situazione di essere da entrambe le parti negli ultimi 10 anni) è favorita per la vittoria dello scudetto, la giostra delle frasi fatte ripartirà alla prima occasione. Giornalismo pecoreccio per un pubblico di frustrati, con uno chiamato "Er Pupone" a far partire la giostra, quando l'ideale sarebbe un pubblico di addetti ai lavori navigato ed equilibrato per un pubblico che si appassiona prima di tutto a veri uomini di sport.
E personalmente non mi meraviglio che ci volesse un'americano per dire cose sensate su questa ridicola situazione, anzi penso che in futuro gli americani possano diventare indispensabili per questo sport, visto il declino degli sport europei (e il calcio, per quanto sia lo sport più seguito al mondo, è pur sempre uno sport europeo sino al midollo).