Io invece faccio l'hipster e ho recuperato altra roba di Fritz Lang.
In particolare Il dottor Mabuse che consolida gli stilemi del regista con apparizioni oniriche e incubi che tornano dall'aldilà e Il mostro di Dusseldorf con un interprete principale straordinario e con l'avvento del sonoro Lang non lascia mai a casa, giustamente, l'espressionismo. Avevo letto ovunque che quest'ultimo è un film quasi enciclopedico e ora capisco il perché.







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