Io non lo sono perché dalla fine del suo secondo anno c'è stata un'involuzione palese.
Un inferno di titoli sì (per cui lo ringrazierò per sempre) ma solo nei confini nazionali dove, a parte il primo e bellissimo scudetto vinto sul Milan, non c'è stata concorrenza e si è passati ad un gioco sempre più attendista. Manca un trofeo europeo da 17 anni ma evidentemente a Conte, la possibilità di vincere l'Europa League a TORINO con relativa Supercoppa europea contro i massimi vincitori continentali non frega una cippa. L'importante è vincere lo scudetto con 20 punti di vantaggio dato che con un punto di vantaggio non vale. In europa siamo attualmente come l'Inter di Mancini, poi però cambiarono timoniere...
Ultima modifica di H Sakuragi; 14-03-2014 alle 20:25
In ogni caso spero sei d'accordo sul fatto che in generale tra Mancini e Conte ci sia un abisso.
Poi il calcio è anche soggettivo, ad esempio per me la Juve è addirittura migliorata di anno in anno, il primo scudetto sul Milan è stato tanto bello quanto faticoso, un sacco di pareggi con un attacco che a parte alcuni spunti di Del Piero faceva pena. Quest'anno invece devastiamo tutti.
In Europa è vero, c'è da lavorare ancora, ma sono ottimista pure qui. In campionato all'inizio ci sta che facciamo tanti pareggi anche con le piccole, tanto alla fine si può sempre rimontare e vincere scudetti alla penultima giornata; in europa no, qualche pareggio di troppo con le piccole e sei fuori. Ma come abbiamo risolto la situazione in Italia sono fiducioso che lo faremo anche in Europa, Conte nonostante abbia vinto tanto è un allenatore giovanissimo, migliorerà ancora anche lui e mi auguro che lo faccia con noi, ha la stoffa di un fuoriclasse, è un motivatore straordinario, la tecnica con gli anni la puoi migliorare ma la mentalità no, io terrei Conte bianconero tutta la vita.
Ma, guarda, io giudico per quello che vedo. Per me fare in casa il 3-6-1 sull'1-0 (di fatto diventato un 3-7-0), a partita in corso, è una maialata. Indipendentemente dal passaggio del turno. Così come mettere Giovinco titolare o Pogba alla fine della partita.
Se parliamo del primo Conte sono d'accordo, se parliamo invece dell'ultimo no. I lanci lunghi che facevano per Ibrahimovic all'Inter li facciamo paro paro con Llorente e Tevez. Stesso gioco difensivista.
Nella prima Juve di Conte, per quanto la difesa rimanesse bassa, avevi pressing alto e più varietà offensiva. Nel tempo invece mi ha fatto ricredere in negativo, sembrando sempre più il Napoli di Mazzarri ma con molto più talento a disposizione.
A mio giudizio, invece, siamo migliorati parecchio nella rosa mentre nel frattempo le concorrenti, in questo momento storico, non stanno al passo perché sono in mezzo a delle ricostruzioni. Per fare un esempio, la seconda in classifica, al primo ostacolo (infortunio di Totti), ha frenato completamente. Ma il paradosso, per l'appunto, è che l'allenatore continua a fare gli stessi errori fuori dal campionato. Errori, questi, che hanno poco del soggettivo: turn over discutibili e gioco attendista. Col Bayern pensavo fosse un caso, invece vedo che si persevera.
La pensavo così dopo l'eliminazione col Bayern ma quando non riesci a battere il Copenaghen o subisci il Trabzonspor, con una tra le migliori rose d'europa, il problema è di testa o di tecnica? Per me nessuno dei due. Il problema sta nelle scelte sbagliate dell'allenatore.
Ultima modifica di H Sakuragi; 15-03-2014 alle 02:44
Il pressing alto lo fate finchè non scoppiano i giocatori, è un fatto fisico.
Durante la notte appena passata ho sognato la partita di ritorno, giuro
Recupero e pareggio finale di 3-3 dopo che eravamo sotto di 2 goal.
Sogno premonitore? Forse![]()
"Bando ai sospetti: la Juve ha detto fin dall'estate che l'obiettivo numero uno della sua stagione era il terzo scudetto di fila, quello che, piaccia o meno agli altri, sancirà senza dubbi e polemiche la terza stella. Ma ci sarebbe un motivo in più se è vero che l'Europa, almeno quella minore, sembra essere in secondo piano, nonostante la finale a Torino. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, ai giocatori sarebbe stato promesso sì un premio economico, ma in caso di raggiungimento del traguardo dei 100 punti in campionato.
Come racconta la gazzetta, è forse per questo, insomma, che tutti, da Conte in giù, si stanno impegnando e concentrando soprattutto sulla rincorsa al titolo italiano piuttosto che sull'Europa League. E il traguardo dei "cento" sarebbe storico, scriverebbe un'altra pagina nella storia del calcio italiano targato Juventus. Insomma, la classica ciliegina sulla torta tricolore. E' per questo che lo stesso Agnelli lo avrebbe messo tra gli obiettivi più importanti. E allora, spazio a chi ha giocato meno in coppa, e massimo sforzo da parte di tutti in campionato. Anche così si potrebbe spiegare la serenità con cui la Juve ha accettato l'eliminazione dalla Coppa Italia e la situazione delicata in Europa League dopo il confronto d'andata contro la storica nemica Fiorentina. Certo, se i parla di Champions League, l'umore cambia, ma ormai quella, almeno per quest'anno, è acqua passata. Difficile dire si sia giusto o meno mettere un record davanti a un trofeo, ma l'impressione è che all'Europa si penserà da dopo l'estate."
Sportmediaset.it
Bastano un paio di giornate no per non raggiungere più i 100 punti, cosa altamente probabile a fine campionato.
Buttiamo la coppa per una stronzata.
Sì, ma se Conte vinceva con le seconde linee senza prendere gol, cosa avremmo e avrebbero detto di lui? Sicuro grande giocata di Conte, che ipoteca il passaggio facendo riposare la metà dei titolari.
E se non era per quell'unico tiro di Gomez così sarebbe stato. Un episodio è proprio il discrimine, nel calcio, fra la gloria e la lapidazione.