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  1. #251
    Senior Member L'avatar di Ssj 3
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    Divertente la prima schermaglia tra Vegeta e Cooler, primi assaggi di quello che sarà il loro epico confronto, anche (sono molto curioso, vista la caratura e il carisma dei due) a livello verbale.

    Bella anche l'immagine di Sauzer costretto giocoforza a guardare anche solo per un secondo dal basso verso l'alto l'odiata subordinata (in gran spolvero tra l'altro ).
    E ora son cazzi

    La morte di Kreezer è arrivata come un fulmine a ciel sereno, come fosse una personalità di poco conto, quasi a voler sottolineare la sua pochezza generale (è sempre stato un viziatello solo forza e spocchia). E' una scelta voluta in questo senso?

  2. #252
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Citazione Originariamente Scritto da calogero99 Visualizza Messaggio
    Comunque a disegnare sei bravissimo, seriamente O.O
    Grazie Più avanti dovrò postare qualche altro disegno allora (PS: bella la foto profilo dei Queen )

    Citazione Originariamente Scritto da Ssj 3 Visualizza Messaggio
    La morte di Kreezer è arrivata come un fulmine a ciel sereno, come fosse una personalità di poco conto, quasi a voler sottolineare la sua pochezza generale (è sempre stato un viziatello solo forza e spocchia). E' una scelta voluta in questo senso?
    Grazie anche a te!

    Rispondo a questa tua curiosità dicendo che hai colto nel segno. Non è tanto una personalità di poco conto (è un pivello, ma la sua personalità è ben definita nel suo essere un ragazzino superficiale e presuntuso), più che altro è un combattente di scarsa esperienza: basti pensare che si è deciso a fare sul serio solo alla fine, quando Gohan era ormai uno scimmione (dopo essersi goduto uno spettacolino che è andato tutto a suo discapito ). Ha pagato il prezzo della sua pischellaggine (che fa da contraltare all'esperienza di Gohan). Ad ogni modo, quello che c'è stato tra Gohan e Kreezer non resterà una vicenda senza conseguenze, e avremo modo di riparlarne.

    Presto il prossimo capitolo.

  3. #253
    Senior Member L'avatar di calogero99
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    Citazione Originariamente Scritto da VirusImpazzito Visualizza Messaggio
    Grazie Più avanti dovrò postare qualche altro disegno allora (PS: bella la foto profilo dei Queen )
    Ahah, già, sei molto bravo

    Freddie <3
    Adoro i Queen, se il signor Bulsara fosse ancora qui...
    L'immagine &#232; molto simile a quella presa da Bohemian Rhapsody, per&#242; &#232; un po' pi&#249; recente, anni '80 credo, si capisce dai capelli corti di Freddie e dai suoi baffi, ma anche dai capelli, qui pi&#249; corti, di John Deacon e di Roger Taylor... Brian May invece non cambia molto dalla foto originale.
    Ultima modifica di calogero99; 20-12-2013 alle 14:30

  4. #254
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Ecco il capitolo successivo... nemmeno a farlo apposta, mi riallaccio ai Queen, visto che il titolo è:

    Cap. 39: We Are The Champions, My Friends!

    Dal momento che Kodinya non sembra intenzionata a fornire troppe spiegazioni al detestato luogotenente di Cooler, ci racconteremo tra noi come l’alta e possente guerriera sia riuscita a conseguire una potenza così straordinaria. Quando l’abbiamo incontrata la prima volta, alla sua ultima rimpatriata con Vegeta - ossia circa tre anni prima della battaglia attualmente in corso – si vantava di aver raggiunto con strenui allenamenti un indice numerico di 20.000 punti; ora, la ritroviamo ad un livello di 200.000, come indicato dallo scouter e confermato dalla realtà dei fatti, che vedeva la donna affrontare agevolmente il Capitano dei guerrieri d’élite di Cooler.
    Facciamo un passo indietro, tornando al giorno in cui Kodinya, dopo essersi congedata da Vegeta, aveva preso con sé l’ex avversaria Kapirinha. Quest’ultima, che come si ricorderà era rimasta svenuta dopo il primo violento incontro/scontro con Kodinya, riprese i sensi qualche ora dopo, scoprendo con sorpresa che era stato merito della sua avversaria di poche ore prima se aveva ricevuto medicazioni per le contusioni e i lividi. Stranamente, niente medical machine, ma rudimentali applicazioni, cerotti e bende. Appena riavutasi, si guardò attorno, trovando il volto soddisfatto dell'alta guerriera. «Ben svegliata, principessa...»
    «Che ci fai tu qui con me, spilungona?» replicò di slancio la guerriera più bassa, ponendosi in posizione se-miseduta. Ottimo segno: non aveva subito danni alla testa, sembrava. «Dove sono i miei compagni di squadra??»
    «I due imbecilli sono morti. Disintegrati dal mio amico Vegeta.» iniziò Kodinya, narrando di seguito come erano andate le cose.
    «Ma no! Poveri i miei dolci compagnetti! E tutto per colpa di quell’insopportabile individuo di un Saiyan!» esclamò Kapirinha, con la bocca che si allargava incurvandosi verso il basso, per il sincero dolore causato dalla perdita. I tre si conoscevano da diverso tempo, dall’epoca della militanza fra le fila di Freezer agli ordini di Kyui, ma era stato il periodo trascorso come pirati spaziali a rafforzare i loro legami, e insieme ave-vano allegramente eseguito numerose razzie ai danni di popoli civili di vari pianeti. Fra i tre, poi, era lei quella più affettuosa, nonostante temesse le ire del suo suscettibile leader.
    «I tuo amici non ci sono più, e pure Vegeta è andato per la sua strada. E adesso, prima che tu faccia o dica qualsiasi altra cosa, apri bene le orecchie, cuccioletta! O tu fai quello che dico io, o sei morta... anche perché io ho recuperato le forze, e tu no! Va bene?»
    «Oddio... cosa vuoi farmi...?» Il volto rosa della ragazzetta impallidì, atterrita all'idea che dietro quell'ultimatum si celassero pratiche bisessuali o roba simile.
    «Ascoltami. Voglio che mi porti dalla vecchia che vi ha potenziato tramite quel suo potere misterioso... se una stupida come te è stata in grado di ottenere quella potenza di tutto rispetto, io potrò fare di meglio! Sicuramente.» spiegò Kodinya, molto poco gentilmente.
    Kapirinha sospirò sollevata, per il fatto che le venisse richiesto solo questo. «Ma ti avverto, bellezza... per precauzione, continuerò a tenerti a stecchetto, così saremo sicure che non avrai la forza di commettere scemenze. Buon digiuno, tesoro.»
    Naturalmente, Kapirinha non ebbe modo né motivo per rifiutarsi. Si limitò a brontolare: «Sei proprio catti-va….»
    «Prega i tuoi dei di non scoprire quanto…» ammiccò Kodinya maliziosa, sorridendo sinistramente.
    Compirono il viaggio. Kodinya capì perché nessuno aveva mai sentito parlare di quella vecchia di nome Zoltan e del suo rituale, che avrebbe potuto portare tanti vantaggi a chi ne avesse avuto conoscenza: il pianeta, di piccole dimensioni, era praticamente nascosto in un'area impervia e difficilmente raggiungibile, fra nubi di polveri spaziali e cinture di asteroidi: una serie di ostacoli naturali che fu possibile aggirare dopo alcuni giorni di viaggio, e che il Peyote Team a suo tempo aveva superato un po' per scommessa, un po' per fortuna e un po' per temerarietà. Quello trascorso con Peyote e Zabov era stato un bel periodo, tutto sommato, per Kapirinha: nonostante le manie del loro permaloso capo, il trio era abbastanza affiatato da vivere in un’atmosfera generale serena ed allegra. Persino quel musone di Zabov, di tanto in tanto, si era concesso il lusso di capovolgere l’arco delle proprie labbra, trasformandolo da un broncio in un sorriso. Era la vita dei pirati spaziali, coloro che nulla avevano da perdere nella perigliosa ricerca del bottino quotidiano; del resto, è più logico che la buona sorte aiuti i temerari che se ne vanno incoscientemente in giro in cerca di occasioni, che quelli che se ne stanno comodamente sprofondati in poltrona a rigirarsi i pollici. Sul rituale e sulla vecchia Zoltan, non vogliamo e non possiamo approfondire: era una tecnica potente e misteriosa, il cui mistero era superato solo dalla sua potenza... per cui segreto è, e tale vogliamo che resti, per il bene dell'universo. Basti dire che Kodinya si ritrovò molto, ma molto più forte di quanto a sua memoria fosse mai stato qualcuno nell'esercito di Freezer. “Ci ho guadagnato pure quelle strane capacità sensoriali che avevano Vegeta e i tre del Peyote... sento la presenza e l'energia di questa bambolina, anche se si sta trattenendo...” constatò fra sé Kodinya, compiaciuta.
    Il resto è storia facilmente immaginabile. Kapirinha tecnicamente sarebbe dovuta rientrare nei ranghi di Freezer; che non era morto come Kodinya credeva stando ai racconti di Vegeta, ma nel frattempo stava seguendo la terapia riabilitativa. Grazie a qualche espediente messo in atto dall’alta guerriera, la piccola fu introdotta furbescamente fra le fila dell’esercito di Cooler. Questa situazione durò finché, dopo la sconfitta di Freezer e Re Cold, Cooler raccolse l’immensa eredità dell’impero, e Kapirinha, come tutti coloro che erano o sarebbero dovuti essere al soldo di Freezer, divenne una dipendente nel nuovo sovrano; quanto a Kodinya, tornò ai suoi compiti ordinari. Le due divennero ufficialmente colleghe; da allora le due avevano lavorato sempre in squadra, sempre insieme, gomito a gomito. Solo tenendo in considerazione questo legame si poteva capire quale cocktail di sentimenti stesse agitando Kodinya nel momento in cui affrontava Sauzer, e nessuno nell’universo avrebbe potuto comprenderla se non ella stessa. Al contempo, esercitò e tenne in allenamento le sue nuove capacità fisiche e mentali ma, non avendo nessun avversario alla sua altezza con cui confrontarsi, ebbe sempre alcune difficoltà nel gestire e mettere alla prova la sua vera forza. Adesso, finalmente, si trovava davanti ad un nemico, il Capitano Sauzer, con cui non aveva bisogno di trattenersi… tanto meglio, avrebbe potuto lottare senza troppi scrupoli.
    La guerriera continuava a lottare con furia. Mollò un pugno rabbioso e potentissimo alla guancia del nemi-co. Lo raggiunse in fretta e furia, gridandogli in faccia: «Dei tre bastardi eri tu quello che amava fare battute sul mio naso, non è vero? Ora vediamo se potrai permetterti di farlo ancora, per il poco che ti resta da vivere…» detto ciò, gli diede un pugno sul naso rompendoglielo con tale forza da far sentire un secco “crick”; poi glielo afferrò tra l’indice e il medio e, stringendoglielo con forza, gli schiaffeggiò il viso.
    «Basta con le scemenze!» gridò Sauzer, frustrato, con voce nasale, al termine di quegli atti di spregio. D’impeto, riuscì a mettere a segno qualche pugno: caricò poi un ultimo pugno potentissimo, pregno di energia spirituale, e colpì la donna alla pancia, bucandole l’armatura; dalla mano chiusa sul ventre della donna, deflagrò con un rimbombo considerevole una bolla d’energia gialla, scagliando all’indietro verso il basso la guerriera, la cui pelle rimase abrasa in corrispondenza del colpo.
    «Tutto qui?!» rimbrottò il guerriero contemplando basito gli scarsi risultati dei suoi sforzi. «Come mai non riesco a ferirti come si deve??»
    «Non ci arrivi, tesoro…? O forse semplicemente non vuoi accettare la realtà…?» chiese la donna con sguardo provocatorio. Lui guardava a sguardo accigliato e bocca aperta.

  5. #255
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    «A scanso di equivoci te la dico io la verità, stronzo: sono più forte di te! E, come un guerriero che si reputa abile come te dovrebbe sapere, a combattere con quelli più forti ci si consuma prima…» A completamento di questo concetto, Kodinya lo bloccò stringendo le braccia di lui fra le sue braccia e i fianchi in una morsa d’acciaio. Così iniziò a sferrargli ginocchiate, e poi urlò: «Ora ti darò una doppia testata! », mentre sparava una dolorosissima capocciata sulla fronte e sul naso di Sauzer, lasciandogli un livido bluastro-purpureo sulla prima e facendogli sanguinare ancor più il secondo. «Questa era la prima testata!!»
    «E… e la second..a..? » rantolò Sauzer rintontito dal colpo.
    «Ci speravo che me lo chiedessi…! La seconda andrà a colpire la tua seconda testa…» disse al nemico che la guardava interrogativo e stordito, lasciando la presa delle braccia e calciandolo all’inguine: «…quella di cazzo che ti ritrovi!! Ho sempre sognato di farlo!»
    «che… volgare bastar... da…» mugolò Sauzer tenendosi con sofferenza i genitali.
    A quella scena, i componenti maschili del gruppetto terrestre si portarono automaticamente e coralmente le mani al cavallo dei pantaloni, digrignando i denti e strabuzzando gli occhi. Le ragazze, altrettanto coral-mente, con occhi maliziosamente socchiusi a fessura chiesero: «Fa male, eh?» I ragazzi annuirono lentamente e silenziosamente. Il drappello di allievi e maestri, terminate le scosse telluriche causate dai pestoni di Gohan scimmione sul terreno, era tornato con i piedi per terra.
    Ganja, che insieme alla sorella non la smetteva di ballonzolare euforica per l’andamento dello scontro di Kodinya, propose: «Ouh, sorè… non pensi che una come Kodinya sia un esempio per tutte noi??»
    Kaya le fece eco: «Yesss! Io credo che dovremmo esercitarci per diventare come lei, a cominciare dal lin-guaggio! Inizio io: CAAAZZ…»
    «Volete tacere, stupide!? Basta con questi discorsi!» le interruppe Soya prima che dessero inizio al turpilo-quio. Yamcha infatti spiegò: «Già… Non si può usare un linguaggio volgare nel nostro genere di avventure! Nessuno lo fa mai!» Tutti lo fissarono, con occhio stranito ed interrogativo.

    Dopo aver compiuto la sua impresa animalesca, Gohan – ancora nelle sembianze del terribile scimmione – perse interesse per quella minuta carcassa ormai coperta da lividi e contusioni, piena di fratture e dalla pelle mezza carbonizzata. Adesso impazzava e correva da una parte all’altra. Non aveva un nemico su cui sfogare la propria indole impetuosamente distruttiva, essendo venuto a mancare quel surrogato di Freezer davanti a sé… con chi prendersela?
    «Se è durata fino ad ora, la battaglia tra Gohan e Kreezer deve essersi rivelata un confronto accesissimo!» commentò Crilin, riflettendo sullo scontro appena terminato.
    «Già…» assentì Piccolo. «In parte si è prolungato perché a un certo punto sono intervenuto anche io. Mi sono sforzato di sconfiggere quel marmocchio, invano… chissà cosa avevo in mente di fare…» accennò poi, ghignando con un barlume di rimpianto. «Se quel Kreezer è stato sconfitto, lo si deve principalmente alla sua immaturità caratteriale: con la sua forza avrebbe potuto sconfiggerci quando voleva, ma il suo atteggiamento lo ha fregato. Ha deciso di impegnarsi seriamente solo alla fine, ma è stato colto alla sprovvista…»
    Adesso che non aveva un nemico da distruggere, Gohan iniziava a seguire nuovamente l’impulso primordiale, proprio della razza a cui apparteneva per metà. Andò incontro ad una roccia e la frantumò, e cominciò a prendere a pestoni le pietre in cui si imbatteva; più distruggeva, più gli veniva voglia di distruggere ed impazzare.
    Crilin parve titubante: «Ma ora che ha abbattuto il nemico, che farà??»
    «Non so che farà, ma credo che non vogliamo scoprirlo…» ghignò ancora il namecciano, stavolta sarcastico, per poi continuare: «Prima di riuscire a farlo ragionare, ho provato a tagliargli la coda in vari modi… ma c’è troppa differenza tra me e lui perché i miei attacchi possano risultare efficaci su un corpo così robusto e carico di energia interiore! Quindi dubito che anche quella tua lama di energia possa servire… Hai qualche idea, genio? Prima ti vantavi di conoscere bene Gohan!»
    «Ragioniamo…» disse Crilin, portandosi una mano al mento in atteggiamento pensieroso. «Cosa sappiamo di questi scimmioni? Si trasformano con la luna piena…»
    «Ci ho pensato: ho già provato a distruggerla, ma invano.» spiegò Piccolo.
    «La coda è troppo difficile da tagliare… Idea!» saltò su Crilin, trionfante. «Mi è venuta un’ideuzza… in realtà è quasi una carnevalata, ma se ci riesco Gohan starà buonino per un po’! Sta’ a vedere!» E così, il giovane pelato scese in volata davanti al muso dello scimmione. «Ehi, Gohan! Guardami! Sono Crilin!» esclamò il giovane, tentando di rivolgersi alla parte umana della psiche del bambino trasformato. Il bestione voltò il muso, attratto da quel bizzarro giocattolino che gli si era posato sulla punta del muso. Crilin cominciò a muovere le mani in maniera alquanto lenta ed ammaliante, accompagnando i gesti con uno sguardo penetrante e con una cantilena sonnacchiosamente monotona e soporifera: «Dormi dormi, bel bambino… fai la ninna, fai la nanna… tesorino della mamma… Dormi come un angioletto… sogni d’oro nel tuo letto…» A quella nenia, Gohan sprofondò gradatamente in un torpore che lo costrinse irresistibilmente a chiudere le enormi palpebre. Persa conoscenza, lo scimmione crollò e, dalla posizione eretta in cui si trovava, rovinò pesantemente e fragorosamente al suolo, addormentato; Crilin, compiuta la missione, tornò al fianco di Piccolo per assistere allo spettacolo della caduta dello scimmione, con tanto di polverone che si levò in maniera iperbolica, e in sottofondo un tonfo rombante.
    «Piaciuta la Tecnica della Ninna nanna? Me la sono fatta insegnare apposta dal Maestro Muten per fare bella figura come Maestro di arti marziali!»
    «Tsk… che sciocchezza! Una potenza tanto enorme da battere un nemico del calibro di un Freezer, e una mente tanto semplice e primitiva da farsi stendere da uno stupido gioco di magia» commentò il namecciano incrociando le braccia, disgustato e quasi offeso da quel trucchetto da prestigiatore.
    «Te l’avevo detto che era una carnevalata, ma che importa??» replicò Crilin facendo spallucce. «L’importante è il risultato: l’ho steso… ci sono riuscito…!» esclamò poi, incredulo a propria volta del risultato raggiunto. «E questo perché…. Sono il nuovo Maestro della Scuola della Tartaruga!! Ahahahah!» esultò gasatissimo con una giravolta, portandosi le mani a fianchi, quasi come se avesse gli squilli di tromba nelle orecchie. Ci fu un momento di silenzio… Piccolo lo fissò, scuro e imbronciato come suo solito, con sguardo lievemente interrogativo.
    «E-ehm…» balbettò Crilin, arrossendo dall’imbarazzo.
    «Tagliamo la coda a Gohan: ora che le sue difese sono azzerate, basterà la tua lama circolare per troncarla di netto, fenomeno.» lo derise con sarcasmo Piccolo. Così fecero: Piccolo tese la coda mentre Crilin recideva di netto l’enorme appendice dal posteriore di Gohan. In pochi secondi il figlio di Goku abbandonò le sue mostruose fattezze per tornare a sembianze e dimensioni fanciullesche. Poi, Piccolo stabilì che si sarebbe preso lui cura di Gohan, che aveva bisogno di un po’ di riposo, e subito sarebbe andato a seguire lo svolgimento dello scontro tra Vegeta e Cooler; Crilin, invece, sarebbe tornato a vedere come procedeva il combattimento che lo riguardava in prima persona, ossia quello contro Sauzer. Se tutto fosse andato per il meglio, Crilin, Piccolo e gli altri si sarebbero presentati anche loro a fare da pubblico ai due aristocratici alieni.
    Rimasto solo con Gohan dormiente, Piccolo concluse: «Ormai le tue abilità superano ciò che ti ho insegnato: il tuo compito, per il futuro, sarà quello di mantenerti costante negli allenamenti e crescere sempre più.» Poi puntò un dito verso il ragazzino e, con un tocco di magia, materializzò addosso al suo corpo una nuova tuta da combattimento, ad imitazione delle ultime uniformi indossate da Goku. “Stavolta mi sembra giusto dare spazio a tuo padre: hai sfoderato una Kamehameha magistrale…”

  6. #256
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    Kodinya proseguì per alcuni minuti con foga entusiasta un pestaggio furioso e cruento ai danni del Capitano: su questa fase taceremo, ed ognuno di voi lettori potrà immaginare nella propria mente il susseguirsi delle botte, magari pensando a come sfogherebbe la propria collera gonfiando di botte una persona che gli sta prepotentemente sulle scatole. Sta di fatto che, al termine del linciaggio, Sauzer era pieno di lividi bluastri che trasparivano attraverso le lacerazioni dell’undersuit viola, mentre della corazza non restava più nulla. Il viso era uno spettacolo raccapricciante, con il sangue amaranto scuro che affiorava da ferite sulla fronte e ai lati della bocca, gli occhi cerchiati di blu-nero e un grosso bernoccolo rigonfio sopra l’orbita dell’occhio destro; dalla bocca semichiusa si intravedevano alcune finestrelle nere, corrispondenti ai denti che erano saltati. Il danno doveva essere stato ancora più incisivo per la stabilità mentale del combattente, che versava in stato confusionale, dovuto al fatto che non si era mai trovato in così grosse difficoltà in combattimento. D’altro canto, non è che Kodinya non avesse subito colpi: ma, in confronto al nemico, aveva incassato meravigliosamente bene ogni offensiva.
    Jiaozi osservò, tra il divertito e lo sconvolto: «Questa donna è una furia cieca ed isterica! È decisamente meglio averla come alleata, che come nemica!»
    Yamcha a sua volta replicò: «In realtà credo che, tra i due, Sauzer sia dotato di un maggior assortimento di tecniche… non a caso è un guerriero di altissimo rango, a quanto sembra!»
    Tenshinhan aggiunse: «Però la ragazza ha dalla sua il fatto di essere più forte… e, oltre a questo, è arrabbiata a morte…» Il pensiero del treocchi era supportato dalla considerazione che, in una situazione analoga, anche lui si sarebbe comportato allo stesso modo per vendicare Jiaozi. «E può darsi che ci siano anche vecchie ruggini tra i due, che noi non conosciamo…»
    Il braccio destro del Re colse quel brevissimo attimo di pausa per tentare una nuova offensiva; con lo sguardo spiritato di una persona che non era ben presente a sé stessa, sibilò: «La classe non è acqua! Èpée de noblesse!» E, ancora una volta, la lunga spada di energia si accese attorno al suo braccio. Balzò in modo sorprendentemente agile verso la guerriera, e iniziò a rivolgerle un fendente dopo l’altro, che la donna riusciva a schivare solo grazie alla sua velocità superiore. L’abilità del guerriero d’élite nella scherma era talmente innata che si esibiva in quest’arte con movimenti naturali ed automatici, senza che la riduzione di lucidità mentale influisse sul suo stile. Da abile ed impulsivo moschettiere, scelse di eseguire una finta; spinse la spada di punta in direzione dello stomaco della donna, che indietreggiò per schivare la stoccata; a quel punto Sauzer si spinse nel tentativo di decapitarla, ma la ragazza, più rapida, si spostò in modo che fu la spalla destra a ritrovarsi sulla traiettoria del taglio: la lama energetica prima spezzò la spallina dell’armatura, poi penetrò in profondità fin dentro l’osso, ed in un secondo una larga apertura attraversava la parte alta del braccio, da cui fluiva abbondante il sangue di Kodinya. «Bastarda la miseriaaa…!!» imprecò la donna dal dolore che, unito alla lesione, rendeva l’arto superiore inutilizzabile in battaglia. «Ahahah!» rise sguaiatamente il guerriero. «Il primo braccio è andato…!» esclamò, lasciando presupporre che uno dei suoi prossimi obiettivi immediati sarebbe stato quello di colpire l’altro braccio.
    «Hai commesso la tua ultima mossa sbagliata, merda…» ringhiò la donna abbassando lo sguardo e stringendosi il braccio invalido. «Ma finché mi resta la mia velocità, nulla è perduto…» A queste parole, Sauzer si mise sulla difensiva: non riuscì però a vedere che Kodinya, a super velocità, portatasi alle sue spalle, gli sferrò una pedata con la punta del piede alla nuca. «Mi basta un braccio solo, coglione!» disse, sollevando il braccio sinistro e caricando tutta l’energia residua di cui disponeva in un colpo di grazia che sarebbe dovuto risultare fatale al Capitano; la guerriera sapeva che, perdendo sangue, da quel momento in poi si sarebbe indebolita; e ciò significava che ben presto lei sarebbe potuta finire alla mercé del nemico, e di conseguenza Kapirinha non sarebbe stata vendicata né resuscitata, com’era previsto dagli accordi. Quella che rimaneva era la sua sola ed ultima chance di mettere fine a quello scontro… con pensieri simili che le si concentravano in testa in meno di un secondo, Kodinya effettuò una torsione del busto portando all’indietro il braccio sinistro, riversandovi tutta la propria aura. «GAAARRICK…. CANNOOON!! MASSIMA POTENZAAAA!» urlò la donna, dalla cui mano sinistra proiettata in avanti scaturì la famosa onda viola di energia spirituale, in voga nel mondo dei Saiyan fin da tempi immemorabili. Il colpo si abbatté impietoso su Sauzer, i cui occhi sbarrati riflettevano la luce che incombeva sempre più verso di lui, mentre la sua bocca balbettava confusamente: «N-no… no, ti prego, no… non voglio morir…» Ma non arrivò a concludere il concetto perché, travolto dall’attacco, finì polverizzato. Fu così che l’uomo che aveva guidato per anni l’invincibile braccio armato di Cooler morì come un patetico codardo, spazzato via definitivamente da quella tecnica Saiyan che Kodinya aveva appreso anni addietro da Vegeta. Strano sentimento… adesso Kodinya avvertiva una forte spossatezza, dovuta sia all’ultimo attacco lanciato che alla sua condizione fisica debilitata; allo stesso tempo, era proprio felice, perché quello era il giorno in cui la famosa Squadra Sauzer aveva cessato di esistere… e la parte migliore era che a chiudere la partita era stata lei, la donna su cui i vertici dell’impero non avrebbero voluto scommettere! «Che figlio di puttana, però…! Non ne voleva proprio sapere di morire!!» rantolò, scendendo verso terra lentamente.
    A quella vista, i quattro allievi adolescenti esplosero in grida di festeggiamento. Fu Ganja a dare inizio al casino: «Gyeeeaaaaaahhh! Abbiamo vinto!!» esultò portando i pugni in alto in segno di trionfo.
    Soya commentò: «Dire che è stata eccezionale è riduttivo… la sminuisce! E la morte della sua amica non è stata vana.»
    Poi Kaya, Ganja, Ramen ed Ivanovich si presero sotto braccio e cominciarono a ballare sgambettando viva-cemente varie canzoni:
    «We are the champions, my frieeends!!»
    «Senza pensieri, la tua vita saràààà… chi vorrà, vivrà… in libertà… Hakuna Matata!!!»
    «Piantatela!» li rimproverò Soya. «…o l’autore di questa storia sarà citato in giudizio per violazione dei diritti d’autore!!» Loro non la piantarono, ed andarono avanti con altre canzoncine ancora, sulle quali glissiamo perché non vale la pena di seguire la loro baldoria, ma soprattutto l’autore non desidera in alcun modo che qualcuno gli faccia causa per ripetuta violazione dei diritti d’autore. Crilin tornò in quel momento, annunciando la vittoria di Gohan sul figlio di Freezer e chiedendo quali fossero le ultime svolte da quelle parti: «Ehehe… buon sangue non mente!» commentarono Tenshinhan, Yamcha e Jiaozi in riferimento allo scontro di Gohan; così gli amici si scambiarono due rapidissimi resoconti degli ultimi sviluppi delle loro vicende. In quel momento Kodinya scese dai terrestri reggendosi la spalla copiosamente insanguinata: ancor più pallida del naturale, con gli occhi infossati e cerchiati di nero, continuava a perdere molto sangue. Stancamente imprecò, dolorante: «Porco cazzo! Io vado a ricoverarmi in una medical machine per guarire da questa ferita, anche se vorrei assistere alla battaglia di Vegeta… sento che ci sta dando dentro con Cooler. Adesso voialtri… datevi una mossa, e andatemi a recuperare la bambolina dall’Oltretomba…»
    «Lascia stare la medical machine e prendi uno di questi» disse lanciandole un senzu, che avrebbe assicurato all’alta guerriera una magica guarigione immediata. «E poi andiamo tutti a seguire la grande potenza del tuo amico Vegeta!»
    Kodinya lo acchiappò al volo, e lo esaminò con calma. «E se fosse velenoso? Un modo per sbarazzarvi anche di me e non correre ulteriori rischi?? Badate che al primo sintomo di malessere faccio in tempo ad ammazzare qualcuno di voi…»
    Yamcha replicò sbalordito ancora una volta dalla diffidenza della donna: «Scherzi?? Guarda che qua ti ado-riamo tutti!!» disse, indicando gli allievi delle due scuole che la guardavano con gli occhi letteralmente a forma di cuoricini che pulsavano.
    Tenshinhan da parte sua aggiunse: «E poi, ne abbiamo mangiati anche noi… ricordi? Anche tu hai visto co-me ho salvato Crilin prima!»
    «Già… è vero» replicò, guardando il senzu. Poi, senza ulteriori indugi, lo inghiottì ricevendone in un secondo i prodigiosi effetti. «Perfetto! Sei guarita perfettamente, com’era prevedibile!» osservò Yamcha.

  7. #257
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    Poi Tenshinhan, teso sul da farsi, comment&#242;: &#171;Incredibile a dirsi, ma siamo riusciti a sconfiggere i tirapiedi di quel Cooler!&#187;
    &#171;Gi&#224;! Incredibile davvero! Sappiate che quei tre stronzi erano famosissimi, per essere davvero i pi&#249; forti guerrieri di cui disponeva Cooler… a parte me! Ma questa &#232; un’altra storia…&#187; ghign&#242; Kodinya, intimamente compiaciuta. &#171;Cooler e Vegeta stanno gi&#224; combattendo… com’era prevedibile, era palese che non ci avrebbero messo molto a venire alle mani! Non ci resta che fare affidamento sul Principe dei Saiyan e sperare che si riveli all’altezza!&#187;
    Cos&#236; il gruppetto si invol&#242; in direzione del campo di battaglia ove si stava svolgendo quello che, a tutti gli effetti, sarebbe stato il combattimento finale, che avrebbe segnato il destino della Terra e di molti altri pianeti. Crilin e Yamcha avanzarono una richiesta all’alta guerriera, affiancandola nel breve spostamento: &#171;Scusa, volevamo chiederti un favore… potresti evitare di usare un linguaggio volgare e triviale? Sei diseducativa…&#187;
    &#171;Cazzomenefrega!? Scordatevelo, signorine…!&#187; rispose Kodinya; seccamente, ma per la prima volta con un sorriso un po’ pi&#249; sereno di quanto lo fosse stato negli ultimi anni.

    *****************************
    L’ANGOLO DELL’AUTORE
    E fu cos&#236; che i nostri eroi riuscirono a disfarsi degli uomini di Cooler; ora non resta che seguire lo scontro finale tra i due esseri pi&#249; forti dell’universo.
    Non mi pare che ci siano precisazioni importanti su quanto accaduto in questo capitolo. Dico solo, per chi non lo ricordasse, che la Tecnica della ninna nanna &#232; quella usata dal maestro Muten nei panni di Jackie Chun contro Goku, nella prima serie; e poi in questo capitolo viene finalmente spiegata l’origine della super potenza di Kodinya.
    Vabb&#232;, le poche citazioni sono molto famose (We are the champion, Hakuna Matata), immagino non ci sia bisogno di dire altro. Alla prossima!!

  8. #258
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    Ahahah, che coincidenza
    Io mi devo leggere ancora il capitolo 35, sono un po' indietro... Ora comunque vado a dormire, domani (iniziano le VACANZE!) lo leggo xD

  9. #259
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    Letto il capitolo 35! Assolutamente il mio capitolo preferito, la storia sugli antenati è assolutamente eccezionale, potresti fare una fanfiction incentrata solo su quello xD. Scherzi a parte, ti faccio davvero i miei complimenti, capitolo fantastico, a dir poco.

  10. #260
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    Letto il 39!
    Sono contento che sia stata data una spiegazione al mostruoso power up di Kodinya, cos&#236; come della citazione alla prima parte di DB: ottima idea ripescare una tecnica surreale ma assolutamente divertente, tra l'altro collegandola bene alla storia (il nuovo maestro della tartaruga dovr&#224; pur essere a conoscenza di tutti i trucchi del mestiere del vecchio ) inserendola nel godibile siparietto Piccolo-Crilin

    Particolarmente ben scritta la seconda e ultima fase della battaglia tra i due pi&#249; potenti guerrieri dell'esercito di Cooler, ho trovato poi divertenti gli ultimi scambi di battute del capitolo

    E, incredibile ma vero, i nostri terrestri ne sono usciti ancora vincitori, non solo grazie ai costanti allenamenti ma anche alla loro capacit&#224;, (forse ereditata da Goku), di crearsi almeno tanti alleati quanti nemici ovunque vadano.

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