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    Senior Member L'avatar di Andrew Clemence
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    Citazione Originariamente Scritto da cattivocervello Visualizza Messaggio
    Io credo che il punto fondamentale stia nell'assumere un dato di fatto per me centrale: la legge non produce coscienza.
    Quindi va benissimo il dibattito riguardo alle discriminazioni (tutte le discriminazioni), ma bisogna anche sapere che tutto ciò che viene prodotto dalla giurisprudenza serve a chi ne ha facoltà per sanzionare un comportamento considerato deviante o, nella migliore delle ipotesi, dissuadere dal commettere l'atto stesso. Il che va benissimo, ci mancherebbe, ma questo non serve a far progredire la coscienza morale e la statura etica di chi è sottoposto alla tutela della legge nè, dall'altro lato, di coloro che la infrangono. Con questo non voglio certo negare che la codifica e l'applicazione delle leggi non possa dare una spinta in più nella direzione giusta, ritengo solo che la relazione non sia di causa/effetto.
    Il merito del caso di cui parliamo è piuttosto paradigmatico in tal senso: se una legge che sanziona i comportamenti discriminatori sulla base dell'orientamento sessuale (perchè se non ho capito male di questo si tratterebbe) esistesse già, e se fosse stato possibile applicarla per tempo (nunc et semper tasto dolente, va detto) il ragazzo si sarebbe suicidato in ogni caso oppure no?
    E se si potesse pervenire con assoluta certezza ad una risposta negativa, in ogni caso il clima di ostilità e non-accettazione in cui m'è parso di capire fosse immerso il ragazzo non sarebbe di sicuro venuto meno, perchè quello dipende, in ultima analisi, dalla moralità e dalla coscienza di ciascuno, oltre che dal tipo di educazione ricevuta in famiglia, dalla pressione sociale esercitata dal gruppo dei pari e da un tot di altre variabili che per loro stessa natura non possono essere nè sancite nè tantomeno controllate dalla dotazione giuridica di un Paese.

    Premesso tutto questo, e sperando di non averla fatta fuori dal vaso, bisogna assolutamente abituare i pischelli di oggidì a credere fermamente che la discriminazione fa schifo e fa malissimo a tutte le parti coinvolte, e se non altro abituarli a sperimentarsi in contesti il più possibile ricchi di stimoli sociali tra loro il più possbile variabili.
    Vero. Però secondo me sottovaluti sia l'importanza della legge, sia tutte le iniziative che vengono attuate una volta emessa tale legge. Ad esempio una volta emesse norme restrittive contro la droga, viene anche attuata una campagna informativa/sociale. Pensa ad esempio alla Germania, passata dal nazismo (non credo ci sia bisogno di dirti cosa facevano agli omosessuali) alla tolleranza più totale in mezzo secolo. Pensa all'italia (in negativo) in un quinquennio, passata dall'odio assoluto per il gioco d'azzardo alla totale liceità. Per certi versi peggio di quella di las Vegas, visto che mi pare che le slot non si possono mettere dappertutto, mentre qui si possono mettere in ogni angolo. Insomma, non sottovalutiamo le novità portate dal binomio legge+comunicazione. Sono uno strumento che può fare meraviglie se correttamente usato.
    Ultima modifica di Andrew Clemence; 25-08-2013 alle 11:27

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