Prima di confrontarci e commentare del puro agonismo, apro una breve parentesi sul progressivo rallentamento del fondo di Wimbledon.

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http://www.tennisbest.com/wildcard/?...nnial-ryegrass

Testimonianze "live" di vari interpreti d'eccezione, come Wilander, Rusedski, Henman e Lloyd, miscelate a riflessioni dell'autore; considerazioni tra cui spicca indubbiamente questo passaggio:

"Perché un giocatore come Juan Carlos Ferrero s’è messo a vincere partite sull’erba quando da numero uno al mondo rischiava ogni anno di farsele suonare da uno Stoltenberg, da un Godwin, o peggio perdeva da Jeff Morrison? Perché i campioni del Roland Garros di dieci anni fa e dintorni come Kuerten e Kafelnikov, gente col talento, non riusciva a giocare con efficacia dalla linea di fondo a Wimbledon mentre oggidì Rafa Nadal scambia tranquillamente di rimbalzo e senza mai aver giocato mezza partita sull’erba si procura due finali consecutive? Perché nessuno osa più il serve&volley, neanche un Panda come Henman (che contro Moya quest’anno è andato a rete poco in più del 40% dei punti al servizio!) e perché all’incauto autore di questo articolo nel 2006 Jonas Bjorkman, alla domanda “come mai non segui più il servizio a rete?” rispose “provaci tu su questi campi”? Perché Roger Federer è passato, in meno di una decade dei frequentazione dell’All England Club, da una misura dell’ottanta percento di servizio-volée a meno del venti percento?"

Nella terza parte dell'articolo, risalente a qualche anno fa ma quantomai di moda, si ha una ricostruzione scientifica del fenomeno esaminato, una ricostruzione ampiamente confermata da diverse dichiarazioni rilasciate da Eddie Seaward, il responsabile della manutenzione dei prati di Wimbledon dall'inizio degli anni '90, e dalle parole di Petchey.