Citazione Originariamente Scritto da !gohanssj2! Visualizza Messaggio
Il mio era un auspicio, non una constatazione anche perchè, se non sbaglio, al tempo del post doveva ancora partecipare al torneo di vina del mar.

Che la strada sia lunga non c'è dubbio ma, a quanto pare, le premesse ci sono tutte visto che non è da tutti vincere, dopo due mesi dal rientro, vincere al Rolan Garros, nonostante sia il suo torneo per eccellenza.

Detto ciò, per quanto la strada sembri lunga, direi che Nadal la sta percorrendo molto velocemente. E anche per quanto riguarda il ranking, d'ora in poi, se non erro, ogni gara gli farà guadagnare punti non avendole disputate lo scorso anno
Ah sì certo, ho usato il post per fare un discorso un po' più generale. Per dire, me l'auguro anch'io che Rafa torni quello di prima
Comunque è difficile da dire, quasi impossibile: se Rafa torna quello degli ultimi anni allora non c'è storia e potrebbe anche diventare numero 1 entro la fine dell'anno, ma solo (e forse neanche) lui, sa quali sono le sue condizioni. Per ora lo vedo faticare troppo nei primi turni, come quando ancora era dietro a Federer in classifica, alla fine sono energie che non si recuperano facilmente.

Citazione Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
Mah, per come la vedo io, proprio perché la loro rivalità è la migliore della storia del tennis (sulla quale l'esito dei confronti sul cemento, in assoluta parità, pesa pochissimo, considerando che il livello dello svizzero su questa superficie è indubbiamente superiore) entrambi sono riusciti ad innalzare l'asticella a dei livelli assurdamente alti, che trascendono la concezione di specialista.

Soprattutto Nadal, che a Wimbledon nel giro di un anno passò dal rischiare l'eliminazione contro Kendrick (2006, secondo turno) a costringere Federer al quinto set (2007, finale).

Ti consiglio "Wimbledon", di Clerici (colui che, peraltro, ha coniato l'espressione "erba battuta", relativamente al progressivo rallentamento del fondo dello slam inglese ).

Non posso che quotare l'invito a godere semplicemente di questi fenomeni, a prescindere che si parteggi per il "Divino" (il più talentuoso, secondo John McEnroe, uno del quale il tennista a cui accenni implicitamente vorrebbe tramandare le gesta sportive ai propri figli , nonché riconosciuto come più completo dallo stesso Nadal) o per l' "Arrotino" (considerato da CHIUNQUE possegga più di un neurone il più grande tennista di sempre sulla terra battuta, che, per quanto a ben vedere rimanga un'affermazione difficilmente contestualizzabile, mai come in questo caso diventa una riflessione onnicomprensiva) .
Diciamo che hai un tennista più unico che raro, e un altro che è l'espressione massima dell'agonismo applicato al tennis. Messi insieme hai una rivalità che infatti ha portato moltissimi nuovi spettatori, che ha prodotto partite che resteranno per sempre nella storia di questo sport, autentiche perle per gli appassionati. Ma per chi va avanti a tifo, formulette e luoghi comuni, ovviamente sono solo perle ai porci. Ma appunto, meglio lasciar perdere.

Per quanto riguarda il più forte/grande di sempre. Federer stesso ha detto che se lui vincesse 35 slam, allora forse potrebbe essere considerato il più grande di sempre... va da sè dunque il perchè Nadal viene considerato il più forte che abbia mai giocato sulla terra: nessuno, neanche Borg (che pure al Roland Garros era praticamente ingiocabile), ha dominato come lui sul rosso, dominando non solo a Parigi ma anche a Roma, a Barcellona, a Montecarlo. Sulla rivalità, sì, nei campi veloci outdoor Federer è superiore, ma insomma, lì Nadal lo batteva anche prima di diventare numero 1... è proprio una questione di accoppiamento, insomma, la differenza sarebbe stata minima a mio modo di vedere.

Poi certo che entrambi possono giocare meglio di uno specialista su una superficie a loro indigesta, ma insomma... Nadal nella prima settimana ha sempre avuto qualche difficoltà (nel 2010 andò al quinto due volte, prima di vincere il torneo), Federer pure ha lasciato dei set per strada anche contro specialisti modesti, poi è anche vero che alla fine hanno lasciato le briciole entrambi di certo i miglioramenti tecnici di Nadal (non solo sull'erba, che sono SPAVENTOSI, ma anche in generale) sono stati fin troppo sottovalutati dalla solita marmaglia.

L'espressione "erba battuta" venne coniata in un edizione in cui non piovve un solo giorno (mi pare il 93) e i campi erano consumatissimi, il rallentamento è avvenuto nel 2002 (quindi prima ancora che Federer vincesse Wimbledon) perchè ormai era chiaro da tempo che la superficie favoriva fin troppo chi serviva meglio... finita l'era Sampras si potè voltare pagina, anche per evitare che uno come Ivanisevic vincesse di nuovo Wimbledon.
Poi ti ringrazio del consiglio, ma Clerici mi sta già deludendo con 500 anni di tennis. Cioè, davvero, non lo reggo più di 10 pagine a lettura, e paradossalmente trovo più interessante la storia del tennis prima della sua creazione nei circoli della Londra vittoriana che dopo. Lo trovo veramente troppo legato a clichè e a snobismi tipici di un mondo che non esiste più (e che, del resto, per il 90% della gente, non esisteva più neanche ai suoi tempi). Cioè, dell'estetica dei colpi me ne importa sino ad un certo punto, così come tutte le sue annotazioni classiste e sessiste, per non parlare di tutte le sue stilettate acide, che non riesce a farsi perdonare neanche con quell'aria (oltretutto autoreferenziale) da gentiluomo dandy-radical chic-snob-passatista. E a me la deriva che sta prendendo lo sport non sta neppure piacendo, per dire.