Ma infatti Lo Hobbit e ISDA sono poco confrontabili sotto molti aspetti, se uno legge l'uno pensando di trovarci l'altro rimane deluso per forza. Lo hobbit è un libro bello per il target per cui è pensato, ma probabilmente non ha troppo da dare agli adulti (escludendo alcuni spunti interessanti).
Per quanto riguarda il film, non dico che lì i nani diventino caratterizzati in maniera eccelsa, però quantomeno si distinguono un minimo l'uno dall'altro e il loro numero sembra servire a qualcosa (le parti cantate per esempio nel film rendono bene l'idea del coro che si diverte, mentre nel libro uno legge il testo ma di fatto non "sente" la presenza del gruppo).
Poi sulla questione del rendere in parte epica una cosa che in origine non lo era molto va a gusto, a me per esempio questa scelta è piaciuta. Sicuramente Jackson non avrebbe potuto fare un film diverso, nel senso che dopo la sua trilogia nessun fan avrebbe mai accettato una trasposizione del tutto fedele (e quindi per bambini) di Lo Hobbit. Quindi o si faceva così o non si faceva proprio, secondo me.
"Il leone, la strega e l'armadio" l'ho letto alle medie, ma non ho ancora visto il film. Ricordo che come libro era carino ma non mi aveva entusiasmato, dovrò recuperare la pellicola.