In pratica al momento è... il futuro come si sarebbe svolto senza il viaggio di Trunks?
In pratica al momento è... il futuro come si sarebbe svolto senza il viaggio di Trunks?
Magari però non fa ammalare Goku.![]()
Esatto! Ora si comincia a spiegare il titolo della fanfiction! L'arrivo di Goku al posto di Trunks è il momento in cui la storia si biforca creando una nuova linea temporale.
Del resto questa è LA storia mai raccontata, quella su cui Toriyama ci ha detto poche cose a grandi linee, senza mai scendere nei dettagli... Non pretendo che la mia storia sia la sola versione possibile: sarà una delle varie possibili che la fantasia potrebbe concepire; ma in linea con le informazioni di cui disponiamo su quella dimensione temporale.
Del resto, era stato proprio Trunks del futuro a dire che Freezer e re Cold sarebbero dovuti essere sconfitti da Goku. E, se vi ricordate, parlando con Goku, disse anche "Allora ho cambiato il futuro per niente...", perchè Goku sarebbe riuscito comunque ad arrivare sulla Terra e compiere il suo dovere.![]()
Bene, considerato che il mio pg preferito è Gohan del futuro, con questa scelta mi avrai in qualità di lettore a vita
Sto leggendo anche la fanmade del multiverse sull'universo di Trunks (in inglese) quindi sarà interessante un paragone su come sono state differentemente sviluppate le due trame. Premetto che quell'altra mi piace, anche se non condivido alcune scelte.
Immagino che anche la tua storia si svilupperà su toni abbastanza dark.
Un lieto fine a sorpresa non guasterebbe![]()
Ecco, hai fatto un commento intelligente. Più che essere l'insieme di tante piccole storie, è la storia parallela di tanti personaggi (ormai li abbiamo tutti sul campo!) colti in un determinato periodo, del quale il manga ci ha raccontato poco o niente.
Per rispondere adeguatamente dovrei farti un mucchio di spoiler ma, visto che hai intenzione di seguire, evito.Originariamente Scritto da Ssj 3
(non avrei spoilerato nulla comunque!)
Sto seguendo anche io quello speciale (quello dove Gohan del futuro lotta contro Darbula, intendo), ti dirò solo che la mia storia procede su "binari diversi" - giusto per non dire di più. Quindi non ti sarà possibile fare un vero e proprio paragone.![]()
Aspetta, quello di cui parlo io è questa fanfic: http://www.dragonball-multiverse.com...chapter-1.html
narra dalle primissime apparizioni dei cyborg in poi, mentre lo special di Gohan vs Darbula è già un bel pezzo avanti![]()
Non la conoscevo, onestamente. Seguo solo le uscite settimanali del fanmanga, special inclusi.
Per il momento non la leggerò neanche, un po' per pigrizia (sono un sacco di capitoli, peraltro in inglese, e non ho molto tempo da dedicare a questo genere di letture), ma soprattutto per non farmi influenzare troppo, visto che c'è il rischio di intersecarmi con loro... se narra a partire dalle prime apparizioni dei cyborg in poi, confermo: mi muovo su binari diversi rispetto al Multiverse.
Prestissimo il prossimo capitolo, su queste pagine!![]()
Cap. 11 – Titanomachia, parte I.
Probabilmente, gli eventi che caratterizzarono quel giorno, quell'incontro/scontro, si articolarono su una stessa parola-chiave, uno stesso filo conduttore, il fattore “sorpresa”. Avete presente quando si dice “una giornata ricca di sorprese”? Orbene, quello ne era solo l'inizio. La sorpresa fu grande, per i due alieni; per Freezer in particolare, che non si aspettava di vedersi comparire la sua nemesi così, all'improvviso, in modo relativamente inaspettato. Il suo atterraggio, secondo i calcoli, sarebbe dovuto avvenire qualche ora più tardi. Invece no: Goku stava ritto in piedi davanti a loro. Aveva un'espressione ferma e un sorriso sicuro di sé. Freezer guardava quel personaggio; poteva sentire una colata di odio allo stato liquido che gli scorreva bollente nei vasi sanguigni. Goku indossava degli indumenti insoliti per chiunque lo conoscesse, e comunque diversi da quelli dentro i quali era stato visto l'ultima volta: larghi pantaloni bianchi e larga camicia bianca a girocollo alto, percorsi in tutta la loro lunghezza da pieghe di tessuto. Il suo torso era inoltre rivestito da un busto nero metallico dotato di una sola spallina, che ricopriva la spalla sinistra lasciando scoperta quella destra, mentre un'altra applicazione nera metallica scendeva sul lato destro del bacino. Doveva aver rimediato quell'abbigliamento su un pianeta dove era stato in visita... magari proprio in uno dei possedimenti dell'impero. Freezer non riuscì a ricordare quale dei tanti popoli a lui assoggettati vestisse in quel modo: quando si è a capo di un dominio così vasto, non si possono tenere a mente usi e costumi di tutte le popolazioni esistenti. A parte gli abiti, Goku conservava un'apparenza da Saiyan tanto semplice e ordinaria, che Re Cold ruppe il ghiaccio domandando: «Figlio mio... è lui il Saiyan che ti ha sconfitto? Sembra così misero... non mi sembra nulla di speciale...»
A qualche centinaio di metri di distanza, gli amici di Goku riconobbero l'aura della persona a cui tutti loro erano legati, in un modo o nell'altro.
«Quest'immensa aura benigna...?» rilevò Yamcha per primo.
«Ma è Goku...? Mi sembra lui...» disse Crilin.
«Sì, è papà! Mi basta sentire la sua aura per avvertire una profonda nostalgia!» esclamò trionfante il piccolo Gohan.
«È arrivato? Ma se è lui, com'è che abbiamo iniziato a percepirlo solo ora? Voglio dire... prima non sentivamo niente... e ora, tutto a un tratto, sembra che Goku sia comparso dal nulla» rifletté Tenshinhan.
«Ma sì, chi se ne frega!» commentò Bulma sollevata. «Se c'è Goku, siamo fuori dai guai!»
Piccolo e Vegeta tacevano, con i sensi allertati, nel tentativo di captare i nuovi sviluppi della vicenda.
«Sei davvero tu, Freezer? È questo il tuo nuovo aspetto? Che ti è successo?» chiese Goku muovendo qualche passo in avanti e portandosi le mani ai fianchi, curioso come sempre.
«Taci, scimmione! Sei stato tu a ridurmi in queste condizioni!» sbraitò Freezer, la cui calma era andata a farsi benedire con la comparsa del suo nemico numero uno.
«Veramente hai fatto tutto da solo...» ricordò Goku con voce grave, rinfacciandogli in modo sottinteso la sua condotta negli ultimi minuti del loro ultimo confronto. Un riferimento che il padre di Freezer sembrò non cogliere.
«Non avresti mai dovuto sfidarmi! Ti sei messo contro la famiglia più potente dell'universo! Siamo noi la razza prescelta dalla natura, affermatasi come tale da generazioni e destinata a predominare in eterno sui popoli!» esclamò con un tono alterato che non piacque a Re Cold. Al sovrano piaceva la compostezza, mentre credeva che l'isteria fosse indice di uno scarso autocontrollo.
«Non mi interessa la conquista dell'universo... io non sono come gli altri Saiyan. Per quanto mi riguarda, il nostra sfida si è conclusa un anno fa: la vendetta di tutti quegli innocenti che hai sterminato senza motivo è stata compiuta e, da parte mia, sono soddisfatto dei miei risultati... Perché sei venuto a cercarmi fino a casa mia? Ho sentito dire che hai molti possedimenti nello spazio... vattene via da qui, e cerca di regnare con bontà e gentilezza.»
«Insolente Saiyan... Non ti azzardare a darmi lezioncine spicciole di buon governo! Tu mi hai umiliato.... ma ora ho ottenuto questa nuova potenza. Ciononostante, il ricordo del nostro scontro è una ferita bruciante per il mio orgoglio di guerriero.»
«Avresti dovuto addestrarti meglio, se ti consideri un vero guerriero, e non adagiarti sulla potenza che già hai. Una volta mi hanno insegnato che, da qualche parte nell'universo, esiste sempre qualcuno più forte di ognuno di noi.»
Era quella la differenza sostanziale tra Goku e Freezer. Davanti a un avversario più forte, Freezer rifiutava di accettarne l'esistenza e di riconoscerne la superiorità; la sua supremazia gli sembrava una questione di principio necessaria ed indiscutibile, perché forte era nato e tale sarebbe dovuto rimanere... e con le Sfere del Drago, sarebbe potuto rimanere il più potente del creato in eterno. Goku, invece, avrebbe umilmente e felicemente ammesso la superiorità del suo rivale, ma avrebbe colto quella sfida come un'occasione per migliorarsi e crescere ulteriormente. La storia della sua vita era interamente attraversata da quel filo rosso.
«Avresti dovuto seguire il mio consiglio.» continuò il Saiyan. «Ma tu ti sei rifiutato di capire quanto è importante rispettare la vita e i valori di giustizia e pace, e sei sopravvissuto solo per venire a cercare me... Hai usato molto male l'energia che ti ho concesso...»
«Cosa? Hai detto di avere concesso a mio figlio dell'energia, Saiyan?» chiese con meraviglia il grande Re Cold.
«Sì... in realtà più volte ho cercato di evitare che lo scontro si protraesse, ma alla fine lui mi ha messo alle strette e abbiamo continuato fino a quando tuo figlio non fu gravemente ferito... A quel punto era in gravi condizioni, implorava pietà, non me la sono sentita di lasciarlo così e...». Così, quella realtà che prima era stata solo rapidamente accennata, in modo da essere comprensibile solo a chi in quelle ultime fasi era presente, venne rivelato anche al genitore di Freezer. Poi il Super Saiyan candidamente aggiunse: «In realtà, prima di donargli parte della mia aura, gli avevo consigliato di stare giù e di non alzarsi di colpo, ma lui non mi ha dato retta o forse non mi ha sentito ed è finito affettato dalle sue stesse lame energetiche.»
Come si sarà capito, Re Cold non era una personalità dalle reazioni eccessive: lasciarsi trascinare dalle emozioni del momento era un vizio così plebeo, così indegno per un nobile... Tuttavia, a sentire il breve racconto di Goku, mancò poco che montasse su tutte le furie. Il suo volto trasudava un furioso disappunto: «Freezer! È forse vero quello che sta raccontando il Super Saiyan?!»
«Ma papà... non è vero! Quella scimmia inferiore vuole solo mettermi in cattiva luce ai tuoi occhi!» mentì il figlio colpito nel vivo.
«Vergognati... un essere che si ritiene così superiore non dovrebbe dire bugie. Non ne dovrebbe avere il motivo, così come nemmeno io ho ragione di mentire...»
Freezer digrignò i denti. La sua espressione confermava la vergogna di sentir rievocare quei fatti davanti a suo padre. La ferita nel suo orgoglio bruciava sempre di più, come un incendio che divampa secondo dopo secondo.
Al grande sovrano fu sufficiente decifrare il volto del figlio per rendersi conto, con tono serio ed imperioso, che Goku diceva la verità e suo figlio gli aveva narrato una versione censurata degli eventi. Del resto, quel Saiyan non dava l'impressione di una mente abbastanza scaltra da congegnare una qualsiasi strategia della menzogna. Il Re, sdegnato, rinfacciò a Freezer i suoi errori passati: «Già questa storia del genocidio dei Saiyan, ai tempi, andava contro la mia volontà… un inutile spreco di forza-lavoro. Sai come la penso sull’uso del capitale umano… ma io ho cercato di perdonarti per quella tua bravata senza giudizio, dato che all'epoca eri ancora giovane e inesperto. Tuttavia, il fatto che tu ti sia comportato con così tanta leggerezza nel gestire l'opera, Freezer, non gioca certo a tuo favore! La tua negligenza ti è stata fatale e ora sei salvo per miracolo... per cui non lamentarti se darò a Cooler qualche pianeta in più da governare, quando torneremo a casa. Per il momento, l'unica certezza è che la nostra famiglia non può tollerare altre vergogne.»
Freezer al momento tacque, più che imbarazzato. Lui onorava e rispettava il padre, non solo per timore nei suoi confronti. Sperava un giorno di prenderne il posto e il titolo, ma nella corsa verso il trono avrebbe dovuto battere la concorrenza del fratello maggiore, che era comunque poco meno forte di lui. Ognuno dei due fratelli covava una profonda gelosia quando il Re premiava l'uno solo per penalizzare l'altro: un'abitudine con la quale il genitore pensava di spronare i figli in una competizione verso il massimo. Probabilmente la lotta per la successione in futuro si sarebbe conclusa con uno duello fratricida all'ultimo sangue, ma Freezer desiderava di tutto cuore che suo padre investisse lui, il figlio minore, del titolo di legittimo erede. Una famigliola affettuosa, non c'è che dire. Ad ogni modo, l'incombenza del momento era quella di recuperare di nuovo la stima del genitore: per questo, quando aprì bocca, fu solo per dire: «Obbedisco, padre. Ho ottimi motivi per fare a pezzi quello schifoso verme.»
«Bene... sappi che non avrei tollerato una risposta diversa da parte tua.» Del resto una risposta diversa non era logicamente concepibile; tuttavia Cold sentiva l'impulso di riaffermare con poche chiare parole la propria autorità e porre fine a quella scena incresciosa.
«Papà... ti chiedo un ultimo favore.» asserì Freezer a bassa voce, in modo da non farsi sentire dal guerriero Saiyan. «Vorrei torturarlo e straziare le sue carni finché morte non lo colga. Ti chiedo solo di bloccarlo e tenerlo fermo.»
«Ne hai di faccia tosta per avanzare di queste richieste, figlio... ma te lo concedo. Il volto del Saiyan contratto per il dolore sarà il più adeguato risarcimento per il disonore subito.» Quindi il possente alieno si portò a super velocità alle spalle del Saiyan e, con uno scatto rapidissimo, lo attanagliò stringendogli da dietro le braccia e le gambe, rendendogli impossibile la fuga. Goku si sentì uno stupido per essersi fatto acchiappare come uno sprovveduto.
«Forza, Saiyan, trasformati... ho voglia di pestarti a sangue mentre sei alla massima potenza! Non godo, se posso metterti a tappeto con troppa facilità!»
Goku obbedì nel proprio interesse: sapeva che da Super Saiyan avrebbe resistito più a lungo ai colpi del nemico, per quanto potesse essere potente. In quella sua nuova versione, Freezer poteva essere anche più forte di prima. Il Super Saiyan iniziò a sforzarsi per liberarsi dalla stretta di re Cold, senza riuscirci; ad onor del vero, anche Re Cold si stava sforzando con estremo impegno nell'impresa di tenere a freno quel moscerino scatenato. Freezer sfruttò subito la situazione a suo favore: fletté le ginocchia in avanti e, senza risparmiarsi né esitare, iniziò a sferrare al suo vecchio nemico pugni e calci poderosi, schiaffi e unghiate. Goku resistette; tuttavia provava un atroce dolore fisico e si contorceva dalla rabbia. La sua mente da guerriero Saiyan, però, non si fermava, e lo portava ad analizzare – pur a fatica - la situazione. Quanto potevano essere forti, quei due? Freezer era certamente migliorato, rispetto a un anno prima: l'intensità di quei colpi e la celerità con cui si susseguivano non potevano essere dovuti solo allo stato d'agitazione psicologica in cui versava Freezer. Quanto a suo padre... poteva essere addirittura più forte di lui. Goku non riusciva a capirlo bene, ma era chiaro che avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per non soccombere alla tattica combinata dei due mostri... “Dovrò puntare sull'effetto sorpresa...”.
Dal luogo dove erano nascosti, gli amici di Goku commentavano le loro percezioni. «Quello è Goku? Ha un'aura... incredibile!» osservò banalmente Tenshinhan. «Quindi il combattimento è iniziato...»
«E la sua aura è ancora in crescita...» rifletté Crilin.
«Però è strano... non mi sembra l'aura di un combattente in azione...» ribatté Piccolo, sospettoso. Vegeta scattò in aria; era prevedibile che nemmeno il rischio rappresentato da quei due alieni lo avrebbe trattenuto nascosto davanti all'incomprensibile evolversi di quegli eventi. Non poteva stare nascosto mentre si stava svolgendo una battaglia così decisiva.
Bulma strillò con la sua voce squillante per farsi sentire: «Vegeta! Dove cavolo vai!?»
Yamcha la trattenne per il braccio con decisione. «Lascialo perdere, quell'incosciente... se vuole morire di nuovo, noi non siamo nessuno per fermarlo.»
«Come “di nuovo”?» chiese Bulma.
«Non lo sai? Su Namecc, Vegeta era stato ucciso da Freezer, ma poi fu riportato in vita dal drago Shenron... re Kaioh ci teneva informati di tutti gli eventi.»
Gohan, che fino ad allora si era trattenuto meditando sul da farsi, con convinzione dichiarò: «Vado anch'io!»
«Cosa vai a fare? Saresti solo d'intralcio!» chiese Piccolo.
«Già all'epoca sono stato costretto a lasciare solo il mio papà mentre combatteva col nemico! Ora la situazione è più terribile di prima, non posso abbandonarlo!» Caricò l'aura e si preparò a partire; Piccolo, con uno scatto felino, lo acchiappò tenendolo per il collo dell'armatura Saiyan che Gohan aveva indossato in precedenza su Namecc. «Vuoi andare a morire?! Idiota!» urlò.
Gohan iniziò a dimenarsi, protestando: «Lasciami! Lasciami, Piccolo!» Finché di colpo la sua rabbia non lo fece esplodere e, con uno slancio improvviso di energia spirituale, sbraitò con tono adirato: «NON ME NE IMPORTA NULLA SE MORIRO', LASCIAMI IN PACE!», strattonando Piccolo e facendolo arretrare di botto di qualche metro, volò via.
Bulma era sconvolta. «Ma quello è davvero Gohan...?»
«È nervosissimo... e non hai ancora visto niente: quando si arrabbia, diventa ingestibile... potrebbe scatenare il putiferio... fidati, lo conosco bene.» rispose Crilin.
Gohan si andò a collocare accanto a Vegeta, che si era posizionato su un'alta roccia più vicina al luogo dello scontro, ma a prudente distanza.
«Dimmi cosa sta succedendo, Vegeta!» ordinò Gohan con tono duro, reduce dalla sfuriata. Il Principe osservava lo scontro con atteggiamento forzatamente calmo, ma la sua fronte esibiva gocce di freddo sudore. Nel frattempo, anche gli altri del gruppetto si erano avvicinati, compresi Tenshinhan e Jiaozi, mentre Yamcha portava in braccio la sua donna. Piccolo, ancora irritato per il comportamento di Gohan, non volle nemmeno rivolgere lo sguardo al suo allievo. «Nemmeno un Super Saiyan può competere con due mostri di quel genere in una volta...» asserì con un tono che tradiva sconforto: il Principe dei Saiyan non aveva mai superato il trauma della sconfitta per mano del suo ex superiore.
Quel che videro fu tutt'altro che incoraggiante. Freezer si portava ad alta quota. A un certo punto, il più giovane tiranno proclamò, rivolgendosi al padre: «Papà, facciamola finita! Preparati a scansarti quando vedrai arrivare la Death Ball!»