Non per dire, ma Amici Miei non è contro i "dogmi della vita", la razionalità e la normalità borghese dell'esistenza. Tutt'altro. I 5 zingari sono da compatire, sono bambini mai cresciuti che non sono riusciti a inserirsi nella società e che non fanno altro che fuggire dalla vita (e dalla morte); non dissacrano l'ipocrisia borghese. Il finale lo fa capire benissimo: prendere sul serio la morte, trattarla come una faccenda seria, significa ammetterne l'esistenza, e loro non ci riescono perché hanno paura, tanta tanta paura.