Io amo l'Italia - Magdi Cristiano Allam
Rivoluzione Civile - Ingroia
Lega Nord - Maroni
Moderati in Rivoluzione - Samorì
Il Popolo delle Libertà - Berlusconi
La Destra - Storace
Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale
Movimento Cinque Stelle - Beppe Grillo
Partito Democratico
Sinistra Ecologia Livertà - Vendola
Diritti e Libertà - Centro Democratico
Forza Nuova
Partito Comunista dei Lavoratori
Fare per Fermare il Declino
Con Monti per l'Italia
Futuro e Libertà - Fini
Unione di Centro - Casini
Partito Socialista Italiano
Altro (specificare)
Astenuto
Non vorrei fare il guastafeste, ma la piattaforma non serve per votare i partiti alle elezioni, ma per far esprimere la propria opinione riguardo proposte di legge da approvare, da contrastare o da proporre.
Non vedo quindi la necessità del voto segreto.
Mi è piaciuto questo articolo del sole 24 ore con cui sono abbastanza d' accordo.
http://www.ilsole24ore.com/art/comme...?uuid=AbBqjgcH
Si parlava di referendum, eh.
La piattaforma (che sono curioso di vedere), ha lo scopo di far decidere alle persone le proposte da portare in parlamento, attraeverso sondaggi, che diventerebbero così come dei piccoli referendum. Se la maggioranza vota a favore della proposta, i parlamentari a 5 stelle la portano in parlamento, se viene stroncata no.
Fare un referendum nazionale non spetta certo a Grillo o alla sua futura piattaforma, state facendo confusione.
Quello è un "sogno", cioè che tutti i cittadini possano esprimere il loro voto, in generale, via internet. Ma chissà quando e se sarà realizzabile una cosa del genere.
La correlazione che vedo io è questa: Se attraverso la piattaforma viene fuori un certo disegno di legge, e i parlamentari del movimento non lo votano, non sono più autorizzati ad essere rappresentanti dei cittadini, perchè difatto non stanno facendo quello per cui sono stati eletti.
Io comunque non sono d' accordo con la revisione dell' articolo 67, anche se con le liste bloccate perde qualsiasi senso logico. Perchè l' articolo 67 presuppone che il parlamentare che fa la stronzata venga segato dai propri elettori all' elezione successiva. Secondo me è questo il principio base secondo il quale è stato scritto quell' articolo. libertà al parlamentare, ma poi ne risponde ai suoi elettori. Sacrosanto.
Ci si rendo conto però che con le liste bloccate tutto questo castello crolli in un minuto.
Comunque quando si parla di piattaforma adesso, ci si riferisce al movimento 5 stelle, non ci si riferisce al governo o al popolo intero. Il movimento promuove e vota ciò che la piattaforma suggerisce. E' questo il concetto di democrazia diretta. Che poi possa essere applicato alla totalità della popolazione è un altro paio di maniche, quello che stanno tentando grillo e casaleggio è di provare questa idea nel "piccolo" del loro movimento.
Sì, ma quello che intendevo io è: si fa una votazione sulla piattaforma; ad esempio, se accordarsi o meno col PD. Poniamo che in uno dei due "schieramenti" (sì, è la parola sbagliata ma non è questo il punto, spero che le virgolette bastino a farlo capire) ci siano delle teste calde. Poniamo che queste teste calde abbiano anche una discreta competenza informatica (tutto in linea teorica). Bene, cosa impedirebbe loro di agire contro chi avesse votato per la "fazione" opposta? Oppure, cosa impedirebbe a qualcuno di comprarsi i voti per pilotare le manovre del movimento?
Se questi rischi non sussistono, allora della cosa si può discutere.
Secondo me un voto di questo tipo dovrebbe restare segreto comunque. Non vedo perché una persona debba sentirsi obbligata a dichiarare pubblicamente se è d'accordo o meno in qualcosa.