Quella che pur avendo fatto i miliardi non ha cambiato idea, che ha detto che la saga era di sette libri e sette libri sono stati, che gli approfondimenti li ha fatti per beneficenza, che quando ha deciso di rimettersi in gioco l'ha fatto con il genere che voleva e con il target che voleva, mandando in tilt tutti i pubblicitari del pianeta che non concepiscono come uno scrittore famosissimo possa evitare di sfornare settordicimila libri tutti uguali che tanto venderebbero solo perché è fantasy, perché c'è il suo nome.

E perché i libri commerciali spesso sono scritti dannatamente male, ma a volte ci sono pure quelli scritti dannatamente bene.

J.K. Rowling, what else?