«Non lo so, Gohan, l’ho chiamata già da parecchie ore.»
Radish passa con una lattina di birra in mano e origlia per caso le ultime frasi. «Ehi, moccioso, di’ un po’: tua madre per caso è una donna giovane che sembra vecchia, isterica, con gli occhi scuri e i capelli lisci legati in alto?»
Gohan sorride. «Sì, proprio lei! Perché?»
Una scena scorre nella testa dell’uomo.

«Dov’è mio figlio?!» grida una donna alla porta della Capsule Corporation, e va a sbattere contro il saiyan. «Dimmi dov’è, subito!»
Radish la scruta inarcando un sopracciglio. «Ah, questi maledetti promoter! Non li ho mai sopportati! Si vede che ormai non sanno più cosa inventarsi per convincerti a firmare un contratto!» esclama, poi lancia un ki blast e la disintegra.


«Allora, signore? Dov’è mia madre?»
L’uomo lo fissa. «Oh, non preoccuparti, sono sicuro che potrai riabbracciarla presto.»
Gohan sorride. «Grazie!»

Nel frattempo, all’altro mondo, Dio ha rigenerato il corpo di Son Goku.
«Ascoltami bene» gli dice la divinità.
Goku sorride. «Sono tutto orecchi!»
«Ho una notizia cattiva e una buona» continua Dio, e inspira profondamente. «La prima è che forse non riuscirai mai a tornare sulla Terra.»
«E quella cattiva?»
Il namecciano spalanca gli occhi. «Era quella la cattiva, ovviamente!»
«Ah, ok. Quella buona?»
«Quella buona è che dato che con il saiyan sulla Terra è inutile resuscitarti adesso, percorrerai questo serpentone in modo da poter fare un allenamento con Re Kaioh e acquisire la potenza necessaria a...»
Dio non riesce a finire la frase perché Goku è già sparito sull’enorme serpente gridando: «Yahoo!»

E così un anno trascorre velocemente sulla Terra, finché una nuova minaccia giunge dallo spazio.
Le due navicelle attraversano l’atmosfera e si fiondano sul terreno a gran velocità. L’impatto fa tremare il suolo, e un enorme silenzio cala non appena si aprono i portelli.
«Ehi, Vegeta?»
«Che vuoi, Nappa?»
I due saiyan, appena risvegliati dal letargo, si sgranchiscono i muscoli.
«Stavo pensando...»
Vegeta fa un respiro profondo.
«... quale sarà la prima cosa che farai una volta che saremo immortali?»
Il principe incrocia le braccia. «Tsk! Che domande! Ovviamente proverò i miei nuovi poteri! Dopodiché, prima di sterminare l'intera razza umana, userò il tempo che la vita eterna mi concede per trovare finalmente un nome appropriato alla tecnica che soppianterà il Garrick Cannon.»
«Ah, parli del Final Flash?»
La tempia di Vegeta inizia a pulsare. «Nappa, quante volte te lo devo dire? Quel nome non mi piace, non mi convince la seconda parte. È l'unico motivo per cui non ho ancora usato quell’attacco!»
Nappa si porta una mano al mento. «Che ne dici allora di Final Power?»
«Di male in peggio.»
«Final Energy?»
«Orribile.»
«Final Ball?»
«Insensata.»
«Final Fire?»
«No.»
«Final Goku?»
«Tu stai male.»
Nappa si batte un pugno sul palmo della mano. «E va bene, ho deciso! Passerò i primi tempi della mia immortalità a proporti nomi!»
Vegeta sussulta.
«E ad allenarmi con il corso di inglese!»
Vegeta sussulta di nuovo.
«E continuerò ad affidarmi a te ogni volta che mi passerà qualcosa per la testa. Per l’eternità!»
Vegeta rimane immobile per qualche minuto, poi si avvicina al compagno. «Sai, Nappa?» lo chiama, il sopracciglio inarcato. «Stavo pensando...»
«Oh, anche tu? Sono contagioso allora!»
«... in fondo trovare un nome per quella tecnica non è importante.» Vegeta afferra Nappa e lo lancia in aria. «Dato che posso uccidere anche senza usarla!»
«Hai perfettamente ragione, principe Vegeta!» urla l'altro saiyan mentre sale in cielo. «Infatti, stavo pensando...»
Nessuno saprà mai cosa, perché il suo corpo finisce disintegrato dal suo stesso alleato.

Al limitare di un bosco misterioso, le sette sfere del drago sono state riunite.
Bulma ha agito con cautela. Origliando le conversazioni di Radish con gli altri saiyan, ha scoperto che i tre avevano intenzione di diventare immortali. Così, trascorso un anno, ha rubato di nascosto lo scouter al suo ospite e si è recata in un luogo sperduto per resuscitare Son Goku.
«Non ho capito,» dice Gohan vicino a lei, «perché sono dovuto venire anch'io?»
Bulma gli sorride. «Perché tu sei l'unico che è riuscito a danneggiare quel saiyan, quindi se questo scouter rileverà il suo arrivo potrai distrarlo finché non resusciterò tuo padre.»
«Capito» risponde il bambino, e si guarda intorno annoiato. «Posso giocare intanto?»
«Ok.»
Gohan accende la console portatile, mentre la donna attiva le sfere.
Il cielo diventa buio.
Tuoni e fulmini invadono la zona, mentre l'imponente figura del dio dei desideri si allunga verso l'alto in uno scintillio accecante.
«Qualcuno mi ha evocato» dice il drago con tono solenne. «Qual è il vostro desiderio?»
La scienziata sta per esprimerlo, quando qualcuno la contatta telepaticamente.
«Bulma, mi senti?»
«Goku!» La donna si guarda intorno. «Ma dove sei? Non ti ho ancora resuscitato!»
«Sono ancora morto, ti sto parlando dall'altro mondo» dice lui. «Senti, mi dispiace disturbarti proprio adesso, ma devo dirti una cosa molto importante. Il fatto è che Re Kaioh ha fatto male i conti, e non ha calcolato il tempo che mi ci vorrà a ripercorrere da vivo il serpentone per raggiungere di nuovo la Terra.»
«Cosa? Ma che razza di divinità farebbe mai un errore tanto idiota?»
Nessuno ha tempo di ribattere, perché lo scouter all'orecchio della donna inizia a suonare.
«Oh, no! Il saiyan ci ha scoperto!» esclama Bulma. «E adesso mi spieghi cosa faccio, Goku?! Quello ci ammazzerà tutti mentre tu cerchi di tornare!»
«Beh,» risponde l’amico, «tu intanto resuscitami, poi vedrai che in qualche modo sistemerò le cose.»
«Oh, ma certo!» grida la donna, e stringe i pugni. «Tanto va sempre a finire così, vero? Tu sei il vero eroe, e nessuno che si ricordi mai che sono stata io a far partire tutto!»
Radish nel frattempo atterra vicino a loro e scruta il drago con attenzione.
Bulma sussulta. «E va bene, Goku, esprimerò il desiderio, ma sappi che poi faremo i conti!»
Radish fa un passo avanti. «Sbagliato. Sarò io a esprimere il desiderio, e i conti li farai con me.»
«Un attimo!» esclama Gohan.
Bulma guarda il bambino. «Bravo, tienilo buono un secondo!»
Gohan solleva gli occhi dal gioco. «Eh? Sta succedendo qualcosa?»
Bulma s’infiamma. «Non è il momento di giocare con la funzione vocale dell’avvocato, Gohan! Pensavo che volessi collaborare!»
Radish nel frattempo ha raggiunto il drago. «Bene, direi che possiamo procedere» dice, e dà un colpo di tosse. «Voglio la vit…»
«Dammi un marito ideale!» lo interrompe Bulma d’istinto.
Tutti, compreso Goku dall’altro mondo, si bloccano sul posto, gli occhi sbarrati.
«Scusate» dice lei, rossa in viso. «Nella foga ho sbagliato cosa da esprimere.»
«Non posso esaudire questo desiderio» dice il dio drago.
Questa volta è Bulma a sbarrare gli occhi. «Eh? E perché mai?!»
«Perché il tuo marito ideale si trova già qui.»
La donna gira il capo prima verso Radish, poi verso Gohan, e infine inarca un sopracciglio. «Sarebbe?»
In quel momento da un cespuglio esce la testa di Yamcha. «Ops!» esclama grattandosi la testa. «Sono stato scoperto!»
Radish dà un nuovo colpo di tosse. «Dunque, dove eravamo rimasti?» dice, e prende fiato. «Drago, voglio la vita eterna!»
Bulma e Yamcha si pietrificano.
«L-l’ha espresso davvero?» domanda l’uomo con le cicatrici.