-
Senior Member
Un'altra notte, un altro falò...
Gatsu, Gaston ed altri membri dei falchi erano seduti intorno a quelle fiamme, bevendo, mangiando e scherzando.
<< E così quella pollastra ti ha rifiutato, fai davvero pena con le donne. >> disse Molith, uno dei soldati ridendo a crepapelle.
<< Ma stai zitto Molith, che tu vai solo avanti a seghe, /rispose di tutto getto il diretto interessato/ e comunque in futuro ci riproverò. Ha detto che non vuole solo perché sono un semplice mercenario, ma se diventassi un ufficiale potrebbe cambiare idea. >>
<< Sempre che tu non venga ammazzato prima. >> disse Gatsu punzecchiandolo.
<< Comandante, non sia così tragico! /intervenne Gaston/ nemmeno all'inferno vorrebbero tenersi Nikol, e comunque ora che diventa un sergente faccio in tempo io a sposarmela, quella Melanie[la donna in questione Ndr] >>
I mercenari scoppiarono in una risata di gruppo mentre il povero bersagliato li malediva.
<< Tu invece dicevi che volevi aprire un negozio di vestiti a Windham, sbaglio Gaston? >> disse Gatsu
<< Corretto, comandante. Le sembrerà strano, ma me ne intendo abbastanza di abiti,cucitura e via dicendo. Mia madre mi ha insegnato ogni segreto della tessitura. >>
<< Ad essere sincero però, non credo che tu abbia la faccia da mercante. >>
<< Che carino, perché non mi fai un bel maglione di lana tesorino? >> disse Molith prendendolo in giro, intervento però che gli costò un bel ceffone sulla nuca pelata da parte dei vicini.
<< Ma dimmi, Gaston... hai forse capito che la vita da mercenario non fa per te? >> disse Gatsu, con tono molto più serio.
<< Comandante. Non rimpiangerò mai di essermi unito alla squadra dei falchi. Questa è la mia famiglia, e tutta la mia fedeltà è posta in lei e in Grifis. Però sa, non posso combattere per sempre, e se questa guerra mai finirà non mi dispiacerebbe sistemarmi, trovare moglie, avere dei figli... >>
<< Basta che quella moglie non sia Melanie. >> disse sarcasticamente Nikol
<< E lei, comandante? Non ha qualche sogno nel cassetto? >>
Domanda bomba. Gatsu era così impegnato ad affettare e menare fendenti che non aveva mai ragionato seriamente sul suo futuro.
Rimase in silenzio per un minuto buono, cercando una risposta valida. Nonostante tutta la baldoria, la musica, che circondava il falò, i soldati vicino a lui rimasero in religioso silenzio. Era molto rispettato.
<< Penso che aiutare Grifis a realizzare il suo sogno possa bastare per ora. >>
Tornando al falò iniziale...
<< Amici. >> Gaston cercò di richiamare l'attenzione di tutti. << Qui è il comandante delle truppe d'assalto che vi parla. >> Tentennava vistosamente. Era imbarazzato, aveva la gola secca come un deserto, non sapeva cosa dire.
(<< Comandante, lei ha risposto la sua fiducia in me... non posso deluderla ora. >>)
<< So che questi sono stati mesi difficili. Ci hanno cacciato come criminali, ci hanno traditi, pugnalati alle spalle come vigliacchi, privandoci del nostro onore e delle nostre conquiste.
Non è giusto. Tutti noi abbiamo sudato per guadagnarci quello che avevamo. Siamo partiti mangiando tozzi di pane ammuffiti, e siamo arrivati a gustarci i prelibati banchetti del castello reale. Ma abbiamo combattuto per questo, lo abbiamo fatto duramente.
Abbiamo visto i nostri amici cadere dinnanzi ai nostri occhi. Abbiamo sfiorato più volte la morte, ce la siamo vista brutte più volte, abbiamo perfino visto mostri come Zodd...
Ma non ci siamo mai arresi. >>
Tutti i mercenari, perfino i più affranti, ascoltavano emozionati il discorso del timido Gaston.
<< Io... dai, non me la cavo bene con i discorsi. Mi dicono che non ho la stoffa del mercante, ed è vero. Ma io quella fottuta sartoria la volevo aprire! Ed ognuno di voi aveva qualcosa che gli è stato sottratto. Io non ci sto! Abbiamo sempre imparato che la vita è una grossa e grassa puttana, sempre pronta a fregarti ogni moneta che possiedi e a spingerti in un mare di letame.
Non so voi, ma io quando cado nella merda mi rialzo e vado a lavarmi, non ci rimango dentro a sguazzare. Lo so che siamo tornati a mangiare quel pane schifoso e quella pessima birra, ma non possiamo arrenderci così. >>
Gaston effettivamente non era un granché come oratore. Inizialmente era partito bene, ma cadde subito nella volgarità da mercenario. Gaston si lamentò, bestemmiò, lanciò insulti pesanti verso il Re e tutta la sua cricca.
Ben presto a lui si aggiunsero altri suoi compagni, ed altri ancora, fino a quando tutti non si alzarono e cominciarono a gridare.
Caska guardava la scena compiaciuta, aveva lavorato duro per tenere saldo il gruppo e questa era la prima reazione vitale che dimostravano dopo tanto tempo.
<< Noi ci riprenderemo tutto quello che abbiamo perso. Quella faccia di culo del re non ha il diritto di trattarci così. Noi ci riprenderemo Grifis. Lui ci ha dato un scopo, ci ha tenuto uniti contro ogni avversità La Squadra dei Falchi rinascerà, e se sarà necessario, conquisteremo il regno delle Midlands con la forza! >>
“Prendiamoli a calci in culo!”
“Ben detto”
“Voglio una birra vera, basta con questo piscio caldo”
Gaston ce l'aveva fatta. Aveva aizzato i suoi compagni, aveva dato loro una ragione per lottare e sopravvivere.
Non era un bravo oratore, decisamente no. Però disse quelle cose con il cuore. Sentimenti condivisi da tutti, che nessuno aveva il coraggio di esprimere deliberatamente.
Fu una bolgia, tutti sembravano rinati e per una notte si dimenticarono delle pietose circostanze in cui navigavano. Era una magia destinata a spezzarsi in breve tempo, ma era valsa la pena di lottare anche solo per quei momenti preziosi.
Quella sera, per la prima volta si sentì davvero il comandante delle truppe d'assalto.
All'alba
Gaston si svegliò frastornato, aveva dormito poco. Fece una breve passeggiata all'interno dell'accampamento per verificare che tutto fosse al suo posto, quando una persona si avvicinò a lui.
<< Bel discorso ieri sera. >>
<< Oh, buongiorno Judo! Ti ringrazio, è stato piuttosto imbarazzante, però devo dire che ora mi sento meglio, mal di testa a parte... >>
<< Il tuo comandante sarebbe fiero di te. >>
<< Me lo auguro. Sai... se mai tornasse, sarei pronto a ridargli immediatamente il comando. Non fa proprio per me. Però i miei compagni ne hanno bisogno e non mi tirerò indietro. >>
<< Quando tutto questo sarà finito, dovrai fare un bel vestito da dama per Caska. Ha fatto tanto per noi, dovremmo esserle riconoscenti. E poi conosco una certa persona a cui farebbe piacere vederla con quel look... >> sghignazzò Judo.
<< Ne sarò ben lieto, sarà l'abito da damigella più bello del mondo. >>
Ultima modifica di Dragon Slayer; 02-08-2012 alle 00:57
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum