Citazione Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
Lo sto aspettando.
C'hai ragionissima, pardon.
Allora visto che ignoro totalmente che gruppi tu abbia ascoltato (e soprattutto quali dischi), non darò per scontato nemmeno la band più banale, nemmeno i Big Black che hai citato tu stesso.
Senza considerare i precursori anni '60 di tutta la musica noise (e quindi i Velvet Underground di White Light/White Heat e i Red Crayola di Parable of Arable Land) e altri complessi che ebbero una certa influenza sul genere come attitudine o come sonorità (vedi l'immenso Generic Flipper dei Flipper, o Psychic, Powerless... Another Man's Sac dei Butthole Surfers), del noise devi conoscere innanzitutto ogni cosa fatta da Albini: quindi non solo Atomizer che è il suo classicone, ma anche i primi tre EP (poi raccolti su The Hammer Party), che non sono altrettanto grandi ma contengono anche loro dei pezzoni davvero enormi e sono soprattutto importantissimi storicamente, e anche Songs About Fucking, poi devi ascoltare Two Nuns and a Pack Mule dei Rapeman (che è sulla stessa scia dei Big Black), e infine At Action Park degli Shellac (su cui entrano anche elementi geometrici del post-rock e del math rock ma conserva l'attitudine rumorosa e distorta degli altri due progetti).
Poi essenzialmente ci sono vari tipi di noise che sono stati portati avanti da diverse scene: in Inghilterra (a parte i Membranes che negli stessi anni portavano avanti più o meno lo stesso discorso dei Big Black) il noise era molto più melodioso ed etereo grazie ai Jesus & The Mary Chain (di cui ti consiglio Psychocandy, io non lo amo quanto fanno i vari indie-kid però rimane una pietra miliare per comprendere lo shoegaze dei successivi My Bloody Valentine e Ride - non per nulla, irlandesi e inglesi rispettivamente -), mentre in Australia il noise vantava produzioni molto più lo-fi, strutture più deliranti e una deficienza tecnica estrema (vedi Plays the Devil's Music dei Lubricated Goat, l'omonimo dei Feedtime e soprattutto Things That Play Themselves dei King Snake Roost, che però più che deliranti erano estremamente granitici e rocciosi, prevedendo il post-hardcore degli Unsane).
In America probabilmente c'è stato il noise più rilevante a livello qualitativo, perché oltre ai Big Black ci sono stati gli immensi Sonic Youth (che a dir il vero sono anche poco ascrivibili al noise, ma rimane il fatto che il loro rock flirtava comunque con dissonanze, uso improprio degli strumenti e distorsioni atipiche, e dischi come Daydream Nation, Badmoon Rising, EVOL e Sister rimangono in ogni caso fondamentali per la scena alternativa anni '80). In generale comunque negli USA c'è stata una scena floridissima e in generale più sperimentale, non solo perché il post-hardcore spesso flirtava con il noise (vedi Saccharine Trust, Laughing Hyenas o Scratch Acid), ma anche perché spesso venivano iniettate ingenti dosi di garage e blues (vedi Right Now! dei Pussy Galore - e soprattutto l'immenso Twin Infinitives dei Royal Trux, formati da un membro dei Pussy Galore e della propria ragazza, che riscriveva anni di garage, blues e rock n'roll in composizioni cacofoniche, dissonanti, distorte e lo-fi -), oppure con manipolazioni di nastri e strutture pseudo-psichedeliche (vedi il capolavoro Destroy Me, Lover dei Pain Teens, oppure Love Poke Here degli Ed Hall).
Sempre statunitensi erano i Cows (di cui dovresti provare Daddy Has a Tail!, uno dei capolavori del noise americano), i Missing Foundation (1933 è uno dei dischi più rumorosi che abbia mai provato, al limite dell'inascoltabile per via della sua produzione scarsissima e per le distorsioni estreme che utilizzano), e soprattutto i Jesus Lizard (prodotti da Albini e formati dal vocalist degli Scratch Acid, hanno prodotto almeno tre lavori degni di nota - ovvero Head, Goat e Liar - che riprendono il noise dei Big Black inserendolo in strutture più propriamente hardcore punk).
Negli anni '90 poi la musica industriale dei Cop Shoot Cop comincia a intaccare pure le strutture punk ed heavy-metal, dando vita a forme di noise più particolari e contaminate: è il caso dei Distorted Pony (che estremizzavano il discorso intrapreso dai Laughing Hyenas in un'ottica heavy metal), e soprattutto dei Barkmarket (che fondevano noise, hardcore, heavy metal e industrial in una maniera molto più colta rispetto alla media in Vegas Throat).
Poi durante gli anni '90 il noise ha assunto derive totalmente diverse rispetto a quelle che aveva alla sua nascita, che in comune avevano solo la forte componente rumoristica (ma non sempre raggiunta tramite la distorsione): vedi i Flying Luttenbachers (che erano dissonanti, deviati e rumoristici nella maniera anarchica e "inascoltabile" degli Half Japanese negli anni '70), i Rake (estremamente parodici e sperimentali, erano fortemente rumoristi ma il loro stile non riprendeva tanto dal punk quanto dal krautrock, dal free-jazz e dalle avanguardie storiche del secolo, io personalmente adoro il doppio The Art Ensemble of Chicago/The Tell-Tale Moog) e infine i Today Is the Day (che nelle strutture del grindcore e del metal estremo inserivano distorsioni efferate ed elementi noise/math, hanno fatto un sacco di capolavori quindi ti consiglierei per partire il doppio Sadness Will Prevail e Temple of the Morning Star).
Io credo di aver finito, per ora, probabilmente ho consigliato roba che conoscevi già ma sticazzi.