Cap.16 Angel Of Darkness III° parte
Il serpente fumava di rabbia. Aveva perso il suo braccio destro. I due Junior, trovandosi faccia a faccia si erano visti come in un riflesso. Entrambi le parti del namecciano avevano visto nell’altro i propri occhi rossi e l’incantesimo si era spezzato. Però avvertiva la presenza di Vegeta, caduto in trappola, e solo questo gli dava nuova energia.
“Hai sbagliato a sottovalutarmi. Sarò anche rimasto solo io, ma il mio incredibile potere è intatto. In fondo, sono il serpente. Morirai discendente di Vargas. Perché sono io il tuo avversario. Sono secoli che aspetto la mia vendetta, e l’avrò”.
Goku aveva abbassato la guardia. In fondo per lui il serpente era stato sconfitto da Vegeta e pensava fosse rimasto solo il Demon Prince. Vegeta, nel suo stato di lupo, e Bulma invece non potevano percepire le auree. Questa situazione divenne potenzialmente esplosiva, quando silenzioso il serpente scivolando era arrivato alle loro spalle. Fu il sesto senso del principe dei saiyan, che per puro caso lo fece voltare, facendogli scoprire la presenza del mostro.
“Nemmeno lui, nonostante la sua incredibile potenza, può sopravvivere a un colpo simile. Se solo si voltasse lo vedrebbe, ma Goku continua a parlare tranquillamente. Non si aspetta il pericolo. Comincio a ululare con tutta la mia forza, mentre il mio lugubre richiamo rimbalza sulle pareti. Ma che… Non mi ascolta. Solo Bulma mi guarda, ma non capisce cosa voglio dire. Ormai l’onda è vicinissima, lo annienterà. Un idea mi attraversa la mente, ma la scarto. Ed ecco la mia coscienza che sancisce la mia condanna. “Lui per te lo avrebbe fatto”. Chiudo gli occhi e spicco il salto”.
“Un guaito, terribile, fugace e pieno di dolore. Mi volto e rimango pietrificato. Davanti a me quel mostro che credevo morto, sconfitto. Era dietro di me invece. Mi ha lanciato addosso un onda mortale. Un deat beam, ma in fondo quel raggio sparato dagli occhi è la sua mossa migliore. Da vivo, prima di essere solo potere, probabilmente doveva lanciarlo esattamente come il suo discendente Freezer. Solo che quel colpo fatale non è giunto fino a me. Ha preso in pieno il lupo, facendolo volare via. Il contraccolpo l’ha fatto andare a sbattere contro il muro e dopo essere precipitato è rimasto fermo, immobile. Di sicuro la vita l’ha abbandonato. Si è sacrificato per salvarmi. E’ morto perché sono stato così stupido da non accorgermi di quello che stava succedendo. Lui ha cercato di avvertirmi e io nemmeno l’ho ascoltato. Adesso è lì, a terra. Il suo nero manto sta cominciando a macchiarsi di vermiglio. Il sangue esce a fiotti da quella ferita, poco più grande di una fessura che ricorda un fiore rosso. Bulma lancia un urlo. E’ una reazione eccessiva a quello che è successo, ma io non riesco a sorprendermi. E’ come se lo avessi sempre saputo, ma non avevo voluto ammetterlo. Era troppo assurdo perfino per me. Vorrei potermi dire che è solo un lupo, vorrei con tutto me stesso che fosse così. Però in questo modo come si spiegherebbe un simile gesto? Mi tremano le gambe. Adesso che sembrava essersi tutto sistemato, proprio adesso. Vorrei cadere per terra, lasciarmi andare, ma se lo facessi non potrei massacrare colui che ha osato tanto. La mia amica prende il corpo del lupo e lo scuote piangendo. Non le risponderà. Non percepisco più la sua aura. Se n’è andato. Mi dico che sto sbagliando, che l’aura non corrispondeva, ma da quando un lupo e un uomo hanno la stessa aura? Quel mostro ride divertito e mi si acceca la vista dalla rabbia. “Quel lupo era…”comincio, ma le parole mi muoiono in gola. “Ti devo fare i complimenti. Sei riuscito a farlo ammazzare due volte in così poco tempo. Certo che come amico Vegeta non poteva sceglierne uno migliore”conclude quello per me ridendo a crepapelle. Una risata malvagia, anzi malefica e incredibilmente snervante. E’ sceso il silenzio. Adesso sono io a urlare, di rabbia però. “Me la pagherai cara!!!!”urlo con tutto il fiato che riesco a metterci, mentre tutte le emozioni terribili che mi hanno agitato il petto dall’inizio di questa disavventura confluiscono ricoprendomi d’oro. Però non è l’oro del supersaiyan. E’ potente come un sole e vedo i miei compagni chiudere gli occhi accecati. Sono un supersaiyan di sesto livello. “Che vuoi fare? Lo vuoi capire che contro il mio “potere” quelli ordinari non servono?”mi dice quello e finalmente la smette di ridere. Dietro di lui è apparso un orribile serpente in carne e ossa con gli occhi di brace, mentre il suo gigantesco cuore batte seguendo la luce del simbolo rosso rubino sulla fronte del mio avversario. “Chi ti ha detto che non mi serva solo per caricare il mio vero “potere””rispondo. Il mio tono sa di superiorità, ma in realtà è solo astio, voglia di fargliela pagare. Il mio compito come uomo è di proteggere la mia famiglia. Il mio compito come terrestre è di proteggere i miei amici. Il mio compito come eroe è di proteggere la terra e i suoi abitanti. Il mio compito come servitore del bene è di proteggere l’universo. Però per fare tutto questo ho dimenticato un compito altrettanto importante. Il mio compito come saiyan era di proteggere il mio principe. Sento l’energia divagare intorno a me. La mia aura dorata si diffonde come polvere e prende via via consistenza. Un po’ come quando il fumo dava vita a un Majinbu, ma ammetto che è più in grande. Ed ecco che con un ruggito direttamente dal simbolo dorato dalla mia fronte esce un drago dorato. Ora io e il mio avversario siamo pari. Il potere del drago ha fallito lasciando che il portatore del potere reale perdesse la vita, ma ha deciso di avere la sua vendetta. Anche se Vegeta non c’è più sento che il potere reale è rimasto qui, aleggiando come uno spettro. E’ per quello che il mio avversario non vuole morire, non vuole arrendersi. Spera ancora di riuscire ad appropriarsene”