Finito Ressentiment, iniziato I am a Hero.
Finito Ressentiment, iniziato I am a Hero.
Io ho letto The Mighty Thor 4 e 5 e mi son così visto la lotta tra Odin e Galactus![]()
Dovreste validare il topic anche per i fumetti americani, dopo Sentry sotto l'occhio vigile di Cloc ho recuperato alcune storie di Castle tra cui Painkiller Jane e Born, molto interessante quest'ultimo e il suo legame col Vietnam, ma soprattutto ho recuperato Wanted, quello vero, il film andrebbe cancellato dalla memoria di tutti, il fumetto è un dananto capolavoro
Iniziato anche il manga di Hokuto No Ken visto che ne ho fatto solo l'anime, invecchiato benissimo, lo adoro
Comprato il secondo movie di Tengen Toppa-Gurren Lagann, Lagann Hen! Non vedo l'ora di ri-guardarlostavolta con le voci in italiano!
Ho rivisto in questi giorni Clannad After Story, e mi sento in vena di recensire, quindi parto direttamente.
Clannad After Story rappresenta una mosca bianca nel panorama shoujo: infatti il mercato è diviso in due rami molto sbilanciati tra di loro.
Il primo è quello che spesso viene definito "harem scolastico": un protagonista che si avvicina a una protagonista con vari personaggi di contorno, e il focus della serie si trova interamente nell'instaurazione di un rapporto prima di amicizia e poi di approccio amoroso (diciamo) e di solito si conclude coi due protagonisti più ovvi (e l'unica eccezione che conosca a questa "regola" è Shuffle, che infatti mi ha sorpreso parecchio sotto quel punto di vista) che si mettono insieme come coppia, di solito siglando l'unione con un bacio decisamente anticlimatico. Questa tipologia forma la stragrande maggioranza degli shoujo che si trovano in commercio. C'è un altro tipo che è molto, molto meno rappresentato: i protagonisti si infilano in una relazione all'inizio della serie e le difficoltà non nascono nell'instaurare un rapporto effettivo, ma nelle inevitabili trial and errors della vita di coppia (di solito è colpa di lui, lol). Appartengono a questo genere l'ottimo Kareshi kanojo no iji, conosciuto in Italia come "Le situazioni di lui e di lei" e Bokura ga ita. After Story nasce da questi, ma si discosta nel presentare la coppia che non si trova in un ambiente scolastico, ma ormai già inoltrati nel mondo del lavoro (specialmente Tomoya) e nella convivenza. Vediamo insomma le vicissitudini di una relazione tra giovani che però sono già adulti (e infatti le problematiche che nascono dall'inesperienza adolescenziale, come la mancanza di fiducia, l'incapacità di capire i sentimenti del partner, qua sono praticamente assenti). Sono invece presenti problemi molto più pragmatici e tangibili, come una casa, un lavoro e uno stipendio. Vediamo anche il cast restringersi in maniera visibile: gli amici di Tomoya e Nagisa, il grande e variegato cast della prima serie, praticamente spariscono, facendo apparizioni estremamente sporadiche per loro stessa ammissione. I personaggi principali diventano la famiglia di Nagisa, e il collega di Tomoya, le persone con cui dopo la scuola si deve entrare di più a contatto, lasciandosi dietro amicizie e ricordi delle superiori. Quello che caratterizza Clannad, cioé il realismo emotivo (persone che si comportano come persone e non come stereotipi umani) e la forza emotiva, c'è ancora, e in misura maggiore. L'approccio che fa un occhiolino forse sarcastico agli harem scolastici viene però totalmente abbandonato. Ciò che viene aumentato è lo spazio psicologico riservato al protagonista maschile, Tomoya (Nagisa invece viene lasciata più all'intuizione), ma non posso dire in quali momenti, visto che si tratta di spoiler.
Insomma, una serie da vedere, solida, capace di smuovere qualcosa e decisamente interessante per quelli che si sono rotti le palle di vedere sempre la solita roba.
Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
Letti tra ieri e oggi i volumi di Thor e Iron Man che chiudono Dark Reign e fanno da apertura ad Assedio: di solito nessuna delle due testate mi entusiasma particolarmente, salvo che per qualche raro episodio del solo Tony Stark (quella con il Mandarino che voleva diffondere una versione volatile di Extremis è forse stata la mia preferita) e le apparizioni di Hood che fino a questo punto è uno dei miei cattivoni preferiti (e le storie di Asgard, ma quelle non possono non piacere), però in questo caso stato abbastanza soddisfatto, specie da come è stata diretta la caccia all'unomo di Osborn, e pure le storie dedicate a Sentry e a Marvel Boy non sono state niente male. Terribili i vendicatori di Pym, invece.
La guerra di Wade Wilson: non amare Deadpool è difficile (sebbene non sia tra i miei personaggi preferiti) e in questo caso si gioca con la sua pazzia e l'abbattimento della quarta parete davvero bene. Molto meglio de "I Re del Suicidio" ma peggio di "Deadpool Corps: Preludio".
Il Ritorno del Cavaliere Oscuro: in realtà l'avevo letto un paio di anni fa grazie al prestito di un amico, ma rileggerlo è comunque un piacere.
Secondo volume di Nexus: posso solo consigliarlo a chiunque ami il genere fantascientifico. Per il resto non saprei cosa dire. Peccato per il costo (15 euro a volume)
Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
Penso che il capitolo 508 di Naruto, "Come muore un ninja", sia uno dei migliori del manga.